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Spassionati annunci

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«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male». Inizia anche così la Quaresima. Perché vivere è sempre compiere delle scelte. E noi siamo sempre davanti ad un bivio. Da quanto il Vangelo è risuonato ai nostri orecchi, da quando Gesù di Nazareth ha mosso i suoi passi su questa terra, noi non possiamo più solo percepirci come fuggitivi, come persone che cercano scampo. La vita è piuttosto una sequela. La quaresima è il tempo per maturare scelte e muovere i  conseguenti passi.

Data :18 Febbraio 2021
Apriti un lucernario nel cuore

Apriti un lucernario nel cuore

Quella sottile e impalpabile cenere sussurra alle nostre teste grevi il pensiero della consumazione, della fine di ogni cosa. Quella cenere sottile viene a noi accompagnata da alcune parole: «Convertiti e credi al Vangelo». Tutto il Vangelo è qui: credere che Egli è con noi fino alla consumazione del mondo. È nuovamente tempo di aprire un lucernario nel cuore, di dare alle nostre case un'apertura verso il Cielo... "Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti..."

Data :17 Febbraio 2021
Malsane lievitazioni…

Malsane lievitazioni…

In tempi burrascosi da attraversare - di cui lo spostamento in barca potrebbe essere un simbolo già che non si hanno i piedi a terra e per il fatto che una tempesta potrebbe sempre giungere all'improvviso - cresce a dismisura un senso di incertezza, la paura del futuro, il bisogno di avere sicurezza e garanzie. Almeno il pane! Non c'è nulla di più rassicurante per l'uomo che fare scorte e provviste per sopperire all'incertezza sul futuro. Il potente bisogno di accumulare è dentro nella pasta umana. Si finisce per ascoltare soltanto la propria fame dimenticandosi che potrebbe essere pure quella di tanti nostri simili.

Data :16 Febbraio 2021
Più o meno… un segno

Più o meno… un segno

Parte di ciò che noi insegniamo è una scuola di comprensione e di decifrazione di segni. Scrivere, leggere, fare calcoli, disegnare, dipingere, progettare: è tutto un insegnamento. A scuola ci siamo andati anzitutto proprio per imparare il linguaggio dei segni, per comprenderne il significato e la portata. Che differenza c'è tra il segno «meno» e il segno «più»? Fate due calcoli utilizzando questi segni e vi troverete impoveriti o arricchiti.  Un bambino è un uomo in più sulla terra, la sua morte una vera sottrazione. Più o meno... ecco inquadrata l'esistenza. Tra questi due segni estremi, nell'arco della sua esistenza terrena fece altri segni di condivisione... e moltiplicava la gioia, lo stupore, cresceva il regno di Dio come da un chicco di grano si ricava il trenta, il sessanta, il cento per uno.

Data :15 Febbraio 2021
Umani stillicidi e tocchi di compassione

Umani stillicidi e tocchi di compassione

La compassione è un contatto interiore che sempre precede una manifestazione di tenerezza. Quanto più il segno esteriore che esprimerà la compassione è deciso e coraggioso, tanto più grande è la cassa di risonanza interiore. Ogni situazione di malattia, di morte e di esclusione, ogni domanda che trova una eco dentro di noi è un contraddittorio stillicidio. Sentiamo che non è nella lontananza la soluzione del mal di vivere ma non sappiamo più come fare a raggiungerci, a metterci nuovamente in contatto. Cerchiamo guarigioni profonde, non superficiali.

Data :14 Febbraio 2021
L’uomo ha risorse sconosciute

L’uomo ha risorse sconosciute

Nel deserto ebbe fame. Gli si propose di trasformare pietre in pane. Si sarebbe procurato il pane soltanto per la sua fame, separandosi così dagli uomini e il divisore avrebbe avuto la meglio. Nel deserto ebbe fame anche il popolo che dall'Egitto camminava verso la terra promessa. Ma fu l'inizio dei lamenti e dei rimpianti. Si stava meglio quando si stava peggio... "L’uomo ha risorse sconosciute, e la stessa vita è nella sua imprevedibilità assai più grande di tutte le nostre statistiche. Questa in fondo è la razionalità più grande: sapere che la vita è ben di più di tutti i nostri conti, di ogni nostra ragionevole previsione"

Data :13 Febbraio 2021
Siamo già dentro il segno

Siamo già dentro il segno

Gridare al miracolo sarebbe ingenuità da prima vista, per questo intendere la fede come qualcosa di magico. Non sapere più a chi rivolgersi e a che santo votarsi, è espressione che meglio traduce i nostri umanissimi smarrimenti. Serve qualcuno che ci faccia ascoltare il Vangelo, una parola veramente buona. Pensiamoci un istante: quando ci siamo aperti all'ascolto del Vangelo? Quello sguardo rivolto al cielo - e quel sospiro - prima di pronunciare quell'unica parola «Apriti» indica l'origine della Parola stessa e mette la firma di Colui che disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza». Cosa sento in ciò che vedo? Cosa vedo quando ascolto?

Data :12 Febbraio 2021
Accucciati per fede

Accucciati per fede

Ogni volta che troverete il vostro fedele amico a quattro zampe ai piedi del tavolo mentre state mangiando, sarà proprio lui a farvi ricordare questa pagina di Vangelo. Un cane è forse la prova per l'uomo che ci sono linguaggi che oltrepassano la parola stessa. È un bello scacco per l'essere umano, che pur vantando il dono della parola, non sempre ne fa uso appropriato. C'è un'infinita, estenuante e fiduciosa attesa negli occhi dei cani ai piedi della tavola. Il loro sguardo implora e interroga la nostra capacità di condividere. Ai piedi di quella tavola dove Gesù stesso siede, c'è un frammento di quella misericordia che non avrà né fine né confine. Fu anche questa una grande storia di comunione e di condivisione... per noi e per tutti. 

Data :11 Febbraio 2021
Cosa c’è nel cuore?

Cosa c’è nel cuore?

Non sopporterei l'idea di non sapere più come gira il mondo e quanto costa il latte: espressione per dire... quanto costa vivere! (E non nel senso di fare la spesa). È sempre attraverso le cose più quotidiane che noi cerchiamo di comprenderci. Comprendere questo mistero che è l'uomo, l'abisso del suo cuore, tentando di conoscere anche il mondo in cui ci troviamo a vivere. Non abbiamo bisogno di macchine e tecnologie che aumentino l'efficienza e la produttività. Siamo di quelli che hanno ancora bisogno degli altri e davvero non si può accettare di interagire con l'automatismo. E non basta nemmeno pensare alla mente geniale che ha pensato quel sofisticato meccanismo. Non basta per conoscere l'uomo. Occorre ritornare al cuore.

Data :10 Febbraio 2021
Parlano solo i numeri… e a conti fatti?

Parlano solo i numeri… e a conti fatti?

Questa di oggi - preciso subito - non sarebbe proprio una riflessione a commento del Vangelo. Piuttosto un pensiero a margine di cose che accadono nel corso di una giornata. Spero tuttavia possa contribuire a questo nostro umano vivere. E siccome al Vangelo importa molto la nostra umanità, mi dico che anche queste considerazioni, per un verso così scontate, potrebbero essere urgenti. Di questi tempi non abbiamo altro che questo potere: farci accoglienti con la parola. Il fatto è che ci siamo convinti che di questi convenevoli non ci sia più bisogno, mentre non molto tempo fa stavano alla base di solidi rapporti di stima, di rispetto, di amicizia, di solidarietà. Se l'uomo non parla più al suo simile, e parlano solo i numeri, a conti fatti che succede? Molti si chiedono dove si originano queste crisi dell'umano.

Data :9 Febbraio 2021

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