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Quei meravigliosi mottetti natalizi

Quei meravigliosi mottetti natalizi

In questi giorni natalizi, intervallo a preziosissimi e lunghi tempi di silenzio, l'ascolto di queste musiche. Sono un invito alla preghiera e alla contemplazione. Un invito ad alzare lo sguardo, ad affinare l'ascolto. Chissà se la somma delle nostre personali contemplazioni potrà fare più vero il mondo di domani. 

Data :30 Dicembre 2021
Lo stupore in quel Figlio

Lo stupore in quel Figlio

Quel Bambino che Maria e Giuseppe stavano presentando al Signore sarà un bel Mistero in seno alla fede del suo popolo e metterà in crisi questa visione possessiva della vita, dei legami e del rapporto con le cose.

Data :29 Dicembre 2021
Il soffrire non Ti è estraneo

Il soffrire non Ti è estraneo

Il calendario delle festività natalizie - evidentemente - non ha intento cronologico e  così il tempo di Natale ha una pluralità di significati. Maria «diede alla luce il suo figlio»... e noi intanto cerchiamo di fare luce attorno a questa vicenda che è la vita, fatta di letizia e di sofferenza. Il racconto della strage degli innocenti, se da una parte sembra dunque togliere incanto al Natale (ammesso e concesso che ce ne sia!), accende una luce su verità che non vorremmo mai guardare in faccia.

Data :28 Dicembre 2021
Tenere il segno

Tenere il segno

Ora di Lui, per mano di altri, abbiamo questi segni decifrabili - lettere e parole - scritti un tempo su pergamene e ora sulla carta o su uno schermo... lettere che sembrano orme di passi che altri hanno compiuto per noi e prima di noi, lettere come perle, concatenate una dietro l'altra, ed è così che oggi noi seguiamo, con lo sguardo e con l'udito. Sono giorni preziosi questi del Natale, per tenere il segno... come quando da piccoli imparavamo a leggere accompagnando la nostra lettura con il dito indice, per non perderci. Si tratta di imparare a leggere la Vita per comprenderla, per comprendere che questa non è da possedere o da trattenere ma piuttosto per imparare a donarla.

Data :27 Dicembre 2021
Ma più su che accade?

Ma più su che accade?

Occuparsi delle cose del Padre non è certo trascurare le cose della terra. Esco dal silenzio del Natale chiamato da note meravigliose, intense, profonde. Natale è pure questa contemplazione che dal silenzio sfocia in musica. E se qui in terra succedono queste cose e a noi è fatto dono di udire e di vedere, più su, in alto che cosa succede?

Data :26 Dicembre 2021
In silenzio

In silenzio

…e pure noi facciamo silenzio. Più che parole, il silenzio Lo canti. Il cuore ascolti quest’unico Verbo che ora parla con voce di uomo.

Data :25 Dicembre 2021
…e domani

…e domani

Certi tramonti di fine autunno ci hanno catturato lo sguardo. E l'indomani girare le spalle ai colori del tramonto, come una rotazione su se stessi - una conversione - e ritorna la Luce. All'alba di un nuovo giorno. Domani, cari amici, non cercatelo qui il Natale. Si deve uscire da noi stessi per andare a contemplare con i nostri occhi il corpo di Cristo. Egli è la fragilità e lo splendore della Vita insieme.

Data :24 Dicembre 2021
Una domanda da custodire

Una domanda da custodire

Dare alla Luce è già una consacrazione, è collocarsi dalla parte della Luce. C'è poi qualcosa di meraviglioso in questo racconto natalizio ed è precisamente una domanda: «Che sarà mai questo bambino?». È domanda che sta all'inizio di una nuova esistenza; è la domanda decisiva davanti all'altro. Si crea così, attorno al bambino, lo spazio della sua possibilità di crescita. C'è un Mistero custodito in un figlio che dev'essere portato alla Luce in un corpo appena uscito dal grembo.

Data :23 Dicembre 2021
Che auguri possiamo scambiarci dunque?

Che auguri possiamo scambiarci dunque?

Essere di tanto in tanto provocati su cose che rischiano d'essere scontate, altro non è che occasione di ritrovare le ragioni di alcuni buoni comportamenti. Venne il tempo della questione dei crocefissi; poi quello dei presepi nelle scuole. Ora la questione riguarderebbe le parole da usarsi per porgere auguri? Si tratterebbe di arricchirci in conoscenze piuttosto che impoverirci sempre più quanto alla dimensione spirituale di cui invece avremmo maggiormente bisogno. 

Data :22 Dicembre 2021
Eccomi! disse la più semplice

Eccomi! disse la più semplice

Donna è colei che non occupa nessun posto, neanche quello che il suo, costantemente persa nell'amore che continua a chiamare, a chiamare, a chiamare. Dio, questo vecchio cero di Dio che brucia nell'oscurità dei secoli, noi, uomini del ventesimo secolo, non sappiamo che farcene. Siamo uomini razionali. Siamo degli adulti. Non ci illuminiamo più con una candela. Ma Dio è ciò che sanno i bambini, non gli adulti.

Data :20 Dicembre 2021

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