Archivi mensili

Che cosa diremo di Te?

Che cosa diremo di Te?

Il male, la violenza, le tragedie esercitano su di noi una sorta di magnetismo: rifuggiamo e temiamo l'idea che possa accadere eppure sono spesso le cattive notizie a fare più strada di quelle buone. Il mistero del male insomma, anche quello che si origina per effetto della libertà umana, chiama sempre in causa anche la bontà più grande. E non solo il male è interrogato ma anche la bontà stessa. Che senso ha essere buoni, pazienti, comprensivi e misericordiosi? E l'uomo sta davanti al Bene e al Male, sempre con occhi increduli o stupiti. E a Dio sembriamo sempre chiedere: «Com'è che non dici nulla? O forse hai già detto tutto e noi siamo solo sordi e non volgiamo o non abbiamo voluto intendere?»

Data :20 Marzo 2022
Il silenzio di Giuseppe

Il silenzio di Giuseppe

Giuseppe è uno di quei mandorli che di questi giorni colorano i paesaggi. Egli sta alle porte della primavera per parlare di Dio, fiorendo silenziosamente, mentre la terra ha troppa sete. La polvere, mentre cammino, si solleva dal suolo. Un gran polverone il nostro passaggio terreno! Servono passi e passaggi più lievi. I cieli si colorano di rosso perché le sabbie impalpabili dei nostri deserti sono trasportata ad alte quote dai venti in attesa di tornare a terra, in questo stravolgimento del mondo. Invocare la pioggia è chiedere pace anche per la polvere, per la cenere, per la terra.

Data :19 Marzo 2022
Si salvi chi può o chi vuole serva?

Si salvi chi può o chi vuole serva?

E dunque: quando la vita è minacciata e in pericolo, quali reazioni abbiamo? E non quelle a tavolino, quelle studiate e pensate... quelle che istintivamente assumeremmo. Davanti al pericolo qualcuno scappa ma qualcuno può rimanere paralizzato della medesima paura. In mezzo allo stesso pericolo qualcuno urla e grida, altri sono ammutoliti. Abbiamo a che fare anche noi umani con diverse reazioni e un certo istinto di sopravvivenza, talora più marcato in alcuni. Nel Vangelo di oggi, è sfacciata e al contempo tenerissima la madre dei figli di Zebedeo. Cosa può fare una madre se non pensare di mettere in salvo la vita del figlio?

Data :16 Marzo 2022
Tronisti?

Tronisti?

Siamo invitati a vegliare a quel pericoloso bisogno di distinzione, a quel bisogno di dominio. Probabilmente nelle prime comunità di discepoli già qualcuno era caduto in questa trappola. La «povera gente» dubita d'avere perso la fede; ai vertici invece si discute di cosa fare per ridare alle comunità un certo appeal, cioè quella capacità di essere ancora attrattivi. È venuto il tempo di tessere di città in città una rete con i fratelli degli altri Paesi per far sentire meno soli chi non si rassegna al linguaggio della violenza

Data :15 Marzo 2022
Senza nulla togliere… anzi!

Senza nulla togliere… anzi!

...Come se non restasse più all'uomo che piangersi addosso. E quando la vergogna è sul volto non resta che nascondersi. Il perdono non si ottiene nascondendo il proprio volto per la vergogna del male compiuto, anzi c'è da esporlo doppiamente a Dio e all'uomo. Davanti al male compiuto, Dio non toglie... ma ci arricchisce della luce del suo volto.

Data :14 Marzo 2022
Unico fuoco da ascoltare

Unico fuoco da ascoltare

Si inizia sempre da un principio, da alcune cose prime, principali, primarie, primitive. Si racconta di figli che nasceranno, che sono sempre speranza anche nelle notti. Si racconta poi di antichi riti, di come l'uomo fin da principio faccia alleanze, stipuli accordi per la convivenza pacifica. E sempre, quando c'è da fare alleanza ci sono linee di demarcazione da tracciare, confini e limiti oltre i quali è bene non andare. «Fuoco!» non può essere ordine sulla linea di trincea. Anche le parole più belle le abbiamo travisato e reso perverse. Fuoco è luce e calore, parole di civiltà. C'è un solo fuoco da invocare, da ascoltare.

Data :13 Marzo 2022
Filiale ritocco

Filiale ritocco

Nella storia personale di ciascuno così come nella storia più grande, molto cambia da quando veniamo equipaggiati di comandamenti da osservare. Segnano appartenenze e delimitano confini, regolano rapporti e convivenze pacifiche. Tuttavia crediamo erroneamente di essere figli solo perché abbiamo osservato la Legge. Siamo figli del Padre anche quando Egli - con la misericordia e il perdono - perfeziona la sua opera.

Data :12 Marzo 2022
Venirsi incontro

Venirsi incontro

La preghiera apre cammini che da sé portano fuori di sé. Quando preghiamo è Cristo stesso che viene a noi portando con sé una moltitudine di fratelli. Non è dunque una distrazione che si insinua nella quiete della nostra preghiera: è esattamente l'esito, il frutto della preghiera. La preghiera che riprenderemo dopo un gesto di riconciliazione si trasforma in lode e ringraziamento per questo venirsi incontro.

Data :11 Marzo 2022
Uscire per chiedere

Uscire per chiedere

Basta davvero guardarsi attorno per comprendere quanto ancora possiamo chiedere. Così scopro che la preghiera è davvero un cammino che ci porta a percorrere le strade dove l'uomo vive. Questo esercizio affina la consapevolezza di sentirsi bisognosi, di scoprirsi precari e fragili. Questo esercizio affina l'arte di aprirsi, l'arte di imparare a nostra volta a donare esattamente ciò che viene chiesto. 

Data :10 Marzo 2022
L’avanzo del bene

L’avanzo del bene

L'avanzo del bene sono spiccioli da mettere in tasca, piccole cose da tenere in conto. Quando decidi di operare il bene, devi saperlo che non tutti lo comprenderanno e neppure è scontato che tutti lo riconoscano. La libertà di dire è riflesso del medesimo segno: ridare la parola ai muti fa pensare a quale dono sia l'essere liberi di poter parlare, di esprimersi. L'avanzo del bene è quella domanda che ti resta in cuore quando fai il bene. A cosa serve, se...? Ma la parola è lei pure avanzo del bene, seme custodito dall'inverno.

Data :9 Marzo 2022

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