In viaggio, in cammino…

Questa mattina all’alba siamo partiti.  Quarantasei pellegrini in Francia, in Borgogna. Si parte da Ars, passando per Taizé, Lione, Paray le Moniale e altro ancora. Il computer portatile l’ho preso con me. Ora, avviato il viaggio, scrivo dal pullman nella speranza di raccontare qualcosa, come in un diario di bordo. Sempre di riuscirci. 

Il nostro itinerario vuol essere anzitutto un invito. Invito a incamminarsi verso un luogo dove siamo attesi. Invito a recarci in pellegrinaggio verso un posto, non solo per incontrare alcuni uomini e donne santi ma per andare, grazie a loro, verso Colui che non cessa di chiamare. Invito a metterci in cammino accompagnati dalla parola di Dio, per prepararci meglio a comprendere come essa può emana dall’uomo stesso. Nessun santo è uguale all’altro. Alcuni santi non avrebbero potuto vivere con altri. Non tutti prendono lo stesso cammino. Ma tutti arrivano allo stesso punto.  

Dal Vangelo secondo Matteo (8,18-22)

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Le parole del Vangelo di oggi sembrano l’eco esatto di quelle di ieri. Luca e Matteo riportano le medesime parole, entrambi colpiti da questo parlare schietto di Gesù. Non si sceglie di seguirlo. L’esperienza da vivere è un altra: essere chiamati e decidersi a rispondere, senza scuse. La prontezza della sequela non sta nello scegliere di seguire Gesù ma nell’udire la sua chiamata e rispondere prontamente. È il Vangelo che ci chiama alla vita e non regge nemmeno l’impegno di seppellire un morto. 

Il Vangelo ci ricorda che seguire Gesù è vivere in un atteggiamento di costante cammino, pronti a lasciarsi interpellare da ogni cosa che incontriamo cammin facendo. Cos’è una tana? Cos’è un nido? Ogni creatura necessità del suo riparo, un luogo dove rifugiarsi quando escono gli uomini per il loro lavoro, un riparo prolungato per la stagione del letargo; un nido non è che il luogo da cui si spicca il volo. Così è di ogni creatura… ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo. Non è essere sprovveduti o inavvertiti, quanto piuttosto confidare nell’ospite che apre la sua porta di casa e accoglie l’amico, il fratello, il Figlio dell’uomo. Gesù non sottolinea la sua condizione precaria ma la gioia di vivere l’ospitalità. Questa è una chiamata alla vita!

Le parole di oggi ci rimandano a loro volta al Vangelo di Giovanni: non voi avete scelto ma, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga (Gv 15,16). Il Vangelo è una via d’amore e di pace, di equilibrio e di ricerca, è valorizzazione di tutte le possibilità della nostra vita. 

Volgiti a noi, Signore:
siamo ciechi sulla tua strada
aprici gli occhi, dona la luce
noi vedremo i tuoi prodigi.

Donaci un cuore aperto
ad accogliere il grido dell’uomo
e nel sospiro d’ogni creatura
scopriremo la preghiera.

Porta i nostri passi
dietro a Te attraverso il deserto
guidaci sempre come hai promesso
troveremo la salvezza.

Guarda a chi è provato
e vien meno nel lungo cammino
quando la notte tutto ricopre
scena il volto che cerchiamo.

Fa’ che le nostre labbra
diano lode al tuo Nome di gloria,
Dio vivente, tre volte santo
tu ci attiri al Regno eterno.

(dalla liturgia del monastero di Bose)

Non si nasconde il sole
per paura di disturbare i gufi

(San Giovanni Maria Vianney, curato d’Ars)


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Piccoli Pensieri (5)

Grazie di cuore per questo regalo! Sarà bello viaggiare virtualmente con voi e vivere di riflesso l’emozione delle scoperte che farete. Buon cammino a tutti!

28 Giugno 2022
Dania

“Buon viaggio”, ora buon pellegrinaggio e come dice Cesare Cremonini “share the love” perché possiate condividere l’amore, un po’ di quell’amore che sempre si riceve, prima ancora di capire che può essere donato. Riempitevi di ogni bene ed il Signore vi sia compagno, aiutandovi a vivere un’autentica esperienza di fede e comunione.
Pensiero e preghiera vi raggiungano
Un caro saluto

27 Giugno 2022
Savina

Ancora cammino…
Quello di Gesù, con questa “quasi fretta” di poter raggiungere tutti, a tutti portare il Nuovo Annuncio, cioè il Regno di Dio, già allora per la sua gente e già per noi qui adesso che vogliamo rispondere alla sua chiamata, ed è questo il senso della sequela.
Come pure rifletto sul fatto di tutte le guarigioni operate, ne cerco un po’ il senso.
Poteva dire Gesù di sopportare, di offrire il dolore, di avere pazienza…
Invece non ha rimandato nessuno a mani vuote.
Chi sta male si ripiega su se stesso, è una cosa naturale, e così non ha la forza di accogliere il messaggio ed operare per il Padre e per i fratelli.
Cosa dunque di più bello che la libertà dalla malattia affinché torni il sorriso e la forza per mettersi a servizio.
Questa è la riflessione, spero di non aver detto eresie, (pazienza… quando sarò faccia a faccia con Lui magari mi tirerà le orecchie).
E a voi che siete in viaggio a imitazione di Cristo chiedo umilmente una cortesia.
Se vi sarà occasione dite una preghiera, ma questa volta non per chiedere, ma in rendimento di GRAZIE per quanto ricevuto dalla SS. Trinità.
Buon cammino, sulle Sue orme…

27 Giugno 2022
Cinzia

BUON CAMMINO! ????????????

27 Giugno 2022
Emanuela

E a voi che siete letteralmente in cammino, buon viaggio.
Ricordatevi di noi, rimasti alle incombenze quotidiane, quando vi fermerete a pregare nei luoghi dei santi.
Ci ricorderemo e pregheremo per voi e il vostro peregrinare, nelle nostre preghiere casalinghe.

27 Giugno 2022

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