Viene dallo Spirito santo

IV domenica di Avvento (A)
novena di Natale – secondo giorno

(Is 7,10-14 / Sal 23 / Rm 1,1-7 / Mt 1,18-24)

Iera sera, terminata la messa prefestiva della quarta domenica di Avvento, nel teatro adiacente i locali della missione, accelerando un po’ i tempi del calendario, abbiamo festeggiato insieme il Natale. Col termine delle lezioni scolastiche nei prossimi giorni, diverse famiglie di emigrati in Svizzera partiranno per un viaggio che potrebbe durerà anche parecchie ore, per raggiungere famigliare nelle diverse regioni d’Italia o in altri paesi d’Europa. È dunque normale ritrovarsi insieme per uno scambio di auguri prima della partenza e per augurare buon viaggio, per dire loro di portare i nostri saluti laddove saranno e per darci un arrivederci al ritorno, alla ripresa del lavoro e della scuola. Qualcuno resterà qui; qualcuno accoglierà famigliari proprio qui a Losanna: con chi sarà presente celebreremo il Natale. C’è vita alla Missione, c’è vita nelle nostre case: ci si organizza, si cercano soluzioni per dove e come passare il Natale. Il senso del Natale tra i migranti è spesso nascosto in questo accorato e desiderato ritorno alle radici. Io starò qui. Sentendomi a casa, pur sapendo perfettamente d’essere straniero. E anche questo è il mistero del Natale: Dio si fa ospitare in questo nostro mondo. Sapremo non trattarlo da straniero, da estraneo? Un inno della liturgia francese apre una serie di domande che potrebbero aiutarci nella riflessione…. 

Ancora un po’ di tempo e il Signore verrà…
Troverà in noi la fede che Egli spera?
Se noi abbiamo costruito le nostre case sulla sabbia
quando invece bisognava scavare la roccia della verità,
potremo sostenere l’assalto del torrente?

Ancora un po’ di tempo è il Signore verrà…
tutti i nostri segreti saranno in piena Luce.
Se noi abbiamo dormito prigionieri dei nostri sogni,
quando si trattava di vegliare nell’agonia,
potremo sopportare lo splendore del suo giorno?

Ancora un po’ di tempo è il Signore verrà…
per annunciare la pace agli uomini che Egli ama.
Se noi abbiamo innalzato tra noi barriere
quando dovevamo aprire la porta allo straniero,
potremo noi contemplare il volto di Dio?

Ancora un po’ di tempo è il Signore verrà…
come appare l’amico fedele alle promesse.
Se noi abbiamo deluso la speranza dei poveri
quando invece si trattava di dare prove dell’amore,
potremo noi accogliere la mano che ci sarà tesa?

Ancora un po’ di tempo è il Signore verrà…
Eucarestia di gioia che salva il mondo. 
Se noi finalmente lasceremo il suo sguardo di tenerezza
illuminare il fondo di nostri cuori,
noi potremo celebrare la Pasqua eterna.

(traduzione del canto: «Encore un peu de temps» )

Dal Vangelo secondo Matteo
(1,18-24)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Non si riesce a dormire quando si hanno pensieri come quelli di Giuseppe! E a leggere attentamente il Vangelo, pur parlando di un sogno non si dice affatto che Giuseppe si fosse coricato per dormire. Il sogno di Dio non è dentro occhi chiusi ma è oltre ciò che appare allo sguardo umano. Il sogno di Dio è ciò che per l’uomo resta impossibile, inspiegabile, misterioso eppure accade ed è già in corso. Mentre Maria e Giuseppe si interrogano, considerano, riflettono, Dio prosegue nella sua opera, non incurante degli umani timori ma attento a che questi non intralcino il cammino della vita e della salvezza. È per questo che più volte nei Vangeli risuona l’invito a non temere.

Occorre saper considerare e valutare che ciò che noi siamo, ciò che può perfino accadere attorno a noi o dentro noi non è solo opera della carne, nemmeno se fossimo giusti come Giuseppe. Non basta la giustizia dai termini umani. Non basta nemmeno più la Legge. È lo Spirito che dà vita, dirà San Paolo. E prima di Paolo sarà Gesù stesso a chiederci di rinascere dall’alto, dallo Spirito. Si tratta cioè di considerare che Dio ha parlato e parla al cuore dell’uomo ed è questo Spirito che ci permette di ascoltare ciò che dice Dio. 

Consideriamo non solo l’uomo di carne, non soltanto la nostra venuta da seme umano. Consideriamo dunque urgente raggiungere la nostra origine divina, attraverso lo Spirito che può accordarci al volere di Dio per lasciare che Dio compia in noi tutto ciò che Egli vuole. Il bambino che è generato in Maria viene dallo Spirito santo e il frutto di quel grembo è un figlio che salverà il suo popolo. Perché dunque temere ciò che Dio desidera compiere per noi, con  noi e in noi? 

Quella notte di pensieri e di decisioni da prendere, quella notte passata in bianco diventa improvvisamente una notte luminosa. Senza chiudere occhio Giuseppe si desta al volere di Dio che supera la sua stessa giustizia. Vegliare ed essere vigilanti dunque non sarebbe perciò questo destarsi ad ascoltare ciò che dice Dio e decidersi a fare ciò che Egli ordina mediante i suoi messaggi e messaggeri? Davvero i comandi del Signore danno luce agli occhi. Non hanno nulla di impositivo e di perentorio. Ci basta saperci invitati da Lui a non temere! Il filgio di Dio verrà alla luce e i nostri occhi lo vedranno. 

Per chi desidera, oggi pomeriggio alle ore 14.30 nella chiesa del Saint- Redempteur a Losanna, dove anche la Comunità della Missione Cattolica Italiana celebra e si raduna, si terrà il tradizionale concerto di Natale promosso dalle giovani ospiti del Foyer Bon Accueil. Potrete seguire la diretta cliccando sul collegamento sottostante:
https://www.youtube.com/live/UGsgGgwhkG4?feature=share

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Piccoli Pensieri (3)

Savina

L’umano e il divino mirabilmente all’opera per la salvezza di tutta l’umanità passata presente futura.
L’antica promessa venuta in soccorso ad Adamo ed Eva, si è compiuta.
I dubbi, le apprensioni, il non capire bene la situazione, gli affanni di Maria e di Giuseppe trovano pace nel loro affidarsi restando in ascolto dello Spirito.
Così ogni anno ricordiamo come se fosse oggi, quello che è avvenuto: un concepimento “santo”, una nascita travagliata, loro due Giuseppe e Maria soli, mi pare di vederli farsi forza l’un l’altra, fidandosi di quanto avevano sentito.
Così li vedo nel nostro presepio che con cura cerchiamo di preparare quasi dovessero entrare in carne ed ossa nella nostra casa e forse… ci vengono a trovare veramente.
Un sogno ad occhi aperti, perché il Natale è così, per me.
Davanti al presepe si apre tutto un mondo: l’umano nel lavoro fatto per prepararlo, il divino nel ripercorrere le Scritture, a compimento dell’antica promessa.
Solo se apriamo mente cuore spirito potremo magari udire l’annuncio degli Angeli ai pastori.
Il sogno continua…

18 Dicembre 2022
Anna

“Sognare ad occhi aperti”
Ho sempre amato farlo, soprattutto nei momenti più faticosi e bui della mia vita.
Il sogno, mentre sei sveglio e cosciente, apre la porta alla speranza e alla consolazione.
Ti fa guardare “oltre” e in “alto”…

18 Dicembre 2022

Oggi che mi trovo in ospedale all’indomani del primo parto, avendo avuto diretta esperienza degli enormi limiti di cui noi cuni mortali ci pensiamo vittime, e delle straordinarie forze di cui siamo invece ignari custodi, queste letture risuonano in me ancor più significative. Ci sono esperienze che sono davvero capaci di cambiare anche le prospettive che si credevano più immutabili. E ci sono riflessioni capaci di accendere nuovi lampioni sul percorso di una neo famiglia. Grazie di cuore Don Stefano!

18 Dicembre 2022

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