Dal cuore alle labbra
Solennità del Sacro cuore di Gesù
(Dt 7,6-11 / 1Gv 4,7-16 / Mt 11,25-30)
Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
(salmo 131,1-2)
Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Ci sono moltissime espressioni della lingua italiana che utilizziamo quotidianamente senza prestarvi troppa attenzione: andare al cuore della questione; colpire al cuore; avere il cuore in gola; avere un cuore d’oro; fare qualcosa a cuor leggero; essere senza cuore; essere un cuor di leone; lontano dagli occhi lontano dal cuore; il cuore non sbaglia mai; due cuori una capanna. Nella lingua francese poi, sapere a memoria si dice par cœur.
C’è poi un’altra espressione bellissima: parlare col cuore in mano. C’è in effetti un legame stretto tra bocca e cuore, poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore (Mt 12,34). E fu proprio così: dopo aver ascoltato Gesù, molti dei suoi compaesani ne rimasero stupiti e dissero: “Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data?” (Mc 6, 2). Ci sono cose che impariamo a scuola e prima ancora in casa. Ma c’è anche una sapienza che viene dal cuore. Quel cuore che anzitutto è capace di ascolto. In effetti le parole più vere nascono sempre da grandi silenzi e l’ascolto è proprio del cuore come il parlare appartiene alla bocca.
Poi c’è sempre quell’annosa questione del male… il male che più fa male all’uomo è proprio un cuore indurito, che si rifiuta di fare posto all’ascolto. “Ascoltate oggi la voce del Signore, non indurite il vostro cuore” è l’invito pressante che ogni mattino torna sulle labbra di chi prega il Salterio nel salmo che invita ad aprire la giornata.
Le parole del Vangelo di oggi, che ci invitano ad andare da Gesù per trovare ristoro, nascono in un momento di crisi. Discutevano attorno a Giovanni Battista arrivando perfino a dargli dell’indemoniato perché troppo radicale nella sua ascesi e nel suo annuncio. A Giovanni seguì Gesù – come il precursore stesso disse: “Dopo di me, viene uno più grande di me” – ma gli diedero del mangione e del beone per la sua propensione a stare con i peccatori per i quali venne tra noi. Un ascolto rifiutato semplicemente per partito preso. Un sentimento di eterna insoddisfazione del popolo che non è mai contento. L’immagine che Gesù utilizza è molto plastica: A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: «Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!» (Mt 11,16-17) E poi – dice ancora il Vangelo – si mise a rimproverare le città.
È in questo quadro di delusione e incomprensione che Gesù, chiude la porta della sua stanza interiore e prega il Padre nel segreto. Dal suo cuore usciranno nuovamente parole di lode e benedizione per il Padre. E per noi, parole di un’estrema tenerezza di chi conosce stanchezza e oppressione del vivere; parole di una grande amicizia, che si fa premurosa ospitalità, come se lui stesso fosse locanda e rifugio.
La parola cuore è presente cinquecento volte nella Bibbia, soprattutto nei salmi. La preghiera di oggi potrebbe impreziosire tutta la giornata, prendendo semplicemente alcuni dei versetti riportati qui di seguito. Ogni tanto, nell’arco della giornata, ripetere nel cuore queste parole. Non possono che illuminarci e creare in noi le condizioni per lasciar affiorare la Sua Parola dopo che essa ha dimorato in noi e dilatato il nostro cuore.
Il Signore ti ristora, Dio non allontana,
il Signore viene ad incontrarti,
viene ad incontrarti.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
(salmo 19,9)
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.
(salmo 19,15)
Hai esaudito il desiderio del suo cuore,
non hai respinto la richiesta delle sue labbra.
(salmo 21,3)
Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni.
(salmo 25,17)
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.
Il mio cuore ripete il tuo invito:
»Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
(salmo 27,3.8.14)
Ti canti il mio cuore, senza tacere;
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
(salmo 27,3.8.14)
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
(salmo 33,15.21)
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
(salmo 27,3.8.14)
La mia bocca dice cose sapienti,
il mio cuore medita con discernimento.
(salmo 49,4)
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
(salmo 51,8.12)
Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l’aurora.
(salmo 51,8.12)
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
(salmo 84,3)
Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore,
perché tema il tuo nome.
Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore
e darò gloria al tuo nome per sempre,
(salmo 86,11-12)
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
(salmo 90,12)
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
(salmo 90,12)
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.
Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.
Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso il guadagno.
(salmo 119,6-7.10.11.32.34.36)
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
(salmo 138,1)
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
(salmo 139,23)