Se per un attimo riuscissimo a dimenticarci, se per un istante non avessimo questo pensiero di salvare noi stessi, se per un momento ci facessimo da parte e accantonassimo pure questa somma di umane paure mescolate a giudizi e pareri anch'essi umani...
Non la paura di un giudizio finale ma un monito per la nostra vita presente e più quotidiana, un invito che anche oggi ci viene rivolto per non perdere il fine, il senso del nostro stare qui sulla terra.
Il Risorto mostrava il segno dei chiodi e la ferita al costato: c'è un'umanità ferita nelle sue mani e queste mani piene di umanità non le mostrerà più a noi, ma al Padre suo.
E noi, che siamo figli di Dio, perché non teniamo in custodia questa stessa umanità?
"Prima noi" sulla bocca di un cristiano stona assai!