Ogni inizio è solo un seguito

Sabato dopo le Ceneri (Is 58,9-14 / Sal 85 / Lc 5,27-32)

Il Signore ti ristora, Dio non allontana
Il Signore viene ad incontrarti, viene ad incontrarti.

Dal Vangelo secondo Luca (5,27-32)

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio». Sono anche queste parole del Signore dal libro di Isaia (58,9-10) che possono servirci come chiave di lettura del brano di Vangelo. 

Che legame c’è tra la chiamata di Levi e il banchetto che segue? Gesù chiama Levi il quale prontamente si alza e lo segue. Poi – annota subito l’evangelista Luca – Levi preparò un grande banchetto in casa sua. Ci aspetteremmo una grande missione e invece di grande c’è solo il banchetto. Eppure, lo sappiamo, quel banchetto è immagine di tutti quei banchetti che faranno da sfondo alle parabole della misericordia: il pastore festeggia con gli altri per la pecora ritrovata; la donna festeggia con le vicine di casa perché ha ritrovato la moneta; il padre ordina la festa per il figlio che dava già per morto. 

Il regno dei cieli è simile ad un mercante in cerca di perle preziose (Mt 13, 45-46). Se è vero che il Vangelo è anzitutto l’annuncio che ci fa conoscere Gesù Cristo e se è vero che Gesù è il regno di Dio in mezzo a noi, allora il mercante in cerca di perle preziose potrebbe davvero essere Lui e Levi è esattamente la perla preziosa trovata. A noi, se proprio, non resta che organizzare quel banchetto che ridona il giusto valore ad ogni cosa, proprio come fa Levi. A Dio preme ridare all’uomo il giusto valore. Costretti a sottostare ad un sistema ingiusto e pur ben organizzato, i poveri cittadini dell’impero romano avevano imparato ad isolare con la più pesante delle sanzioni l’uomo seduto al banco delle imposte evitandolo, oltre che temendolo. Prima di quella chiamata non c’era che il puntare il dito, il parlare empio. Viene Gesù e improvvisamente brilla la luce, si aprono il cuore e la porta di casa. Chi aveva fame? Chi cerca chi?

Una piccola curiosità, mai così sconvolgente quanto il trovare Gesù a tavola con i peccatori. La critica artistica ha fatto un gran discutere a proposito del famosissimo dipinto del Caravaggio custodito nella cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. La domanda è molto semplice: chi è il vero Matteo nell’opera? Solitamente ci raffiguriamo Levi nell’uomo maturo, con la barba la cui attenzione è già richiamata e il cui sguardo è già rivolto a Gesù. Qualche critico d’arte dice addirittura che il Caravaggio non fosse un abile disegnatore di mani sicché la linea disegnata dal braccio di Gesù teso finisce in un dito che – stando alle parole di Isaia – non è esattamente puntato. Da quella mano si avvia un rimbalzo di sguardi, da uno all’altro… proprio come accadrà nell’ultima cena, con la sola differenza che in quell’occasione i discepoli si guardavano l’un l’altro per rimandarsi la colpa del tradimento. Nel dipinto di Caravaggio gli occhi rimbalzano qua e là, passando di mano in mano fino ad arrivare al meno sorpreso dei personaggi raffigurati, il giovane ancora tutto concentrato a contare soldi, l’unico che alzando lo sguardo si troverà veramente davanti a Gesù. E se Caravaggio avesse dipinto davvero quell’istante che c’è tra la chiamata e la risposta? Non male anche questa interpretazione della critica… forse più evangelica di quanto pensiamo, se il Vangelo non fa altro che spiazzarci, accendendo in noi quelle domande che ci permetteranno di entrare in un dialogo più profondo con Gesù, con la vita e tra noi: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Sono entrambi convinti
he un sentimento improvviso li unì.
È bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella.
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano –
una volta un faccia a faccia in qualche porta girevole?
uno “scusi” nella ressa?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta?
– ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volo via
da una spalla a un’altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell’infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

(Wisława Szymborska)


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Piccoli Pensieri (2)

Emanuela

Bella la lettura del quadro di Caravaggio, sembra molto vicina al brano evangelico.
E se davvero era quella l’intenzione del pittore, se con la sua vita così sgangherata è riuscito a dare una lettura così profonda del Vangelo, allora è un’ulteriore conferma che Dio viene a cercarci sempre e dovunque siamo. E anche il più disgraziato può dirGli sì e fare cose grandi con Lui.
Basta alzare la testa e avere voglia di ascoltare e lasciarsi abbracciare dal Suo amore.

5 Marzo 2022
Maria Rosa

Bella questa lettura al contrario della Parola.
Veramente per Gesù è Levi la perla preziosa.
Gesù avrà pregato per lui perché si lasciasse trovare.
Donami di credere, Gesù, che io sono una perla preziosa per Te.

5 Marzo 2022

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