All’ombra del noce: torna il Teatro da asporto (edizione 2021)
Amate il teatro, vorreste andarci ma non avete voglia di stare in un ambiente chiuso? Ecco anche per quest’anno il «Teatro da asporto», proposta felicissima di alcune compagnie teatrali bergamasche.
Un teatro da scegliere, da ospitare in giardino, da gustare come quando si organizza una cena tra amici per il piacere di stare insieme. Come il cibo anche la cultura è nutrimento, convivialità, incontro.
Ho scelto per voi alcuni spettacoli. Il teatro da asporto «chez moi» (da me), nel giardino della casa parrocchiale, sempre attraversato da un piacevole venticello anche quando fa caldo, apre giovedì 17 giugno e ci farà compagnia ogni giovedì sera fino al 22 luglio.
L’ingresso è libero. Al termine dello spettacolo: «cappello» per gli artisti. Ciascuno può donare quanto può a sostegno degli artisti. Non è necessario prenotare. C’è spazio e sedie per tutti. I più piccoli, se lo desiderano, possono sedersi sul prato.
Ecco i primi due spettacoli del menu:
17 giugno 2021 – ore 21.00
prato della Casa parrocchiale di Lurano
PEDALA!
Gino e Adriana Bartali
nell’Italia del dopoguerra
con Federica Molteni
regia Carmen Pellegrinelli
testi originali di Alessandro de Lisi
Il campione pedala e pedala, sempre un altro giro di ruota e un’altra salita, senza mollare mai.
Adriana, la sua amatissima signora è adesso sua moglie. Sono la coppia raccontata in scena da Federica Molteni mentre attraversano l’Italia del dopoguerra: il voto alle donne, la repubblica e le sue contraddizioni legate a un regime che non vuole finire, l’inizio del boom economico, l’attentato a Togliatti, l’emigrazione italiana.
Il ritratto dell’Italia attraverso un amore, una vita insieme, inarrestabili, come quando Ginettaccio sale in sella: non c’è mai avventura senza paura.
Seguito dello spettacolo “Gino Bartali- un eroe silenzioso”, che ha girato sui palcoscenici italiani ed europei, questa è la storia anche del legame di Bartali con Fausto Coppi, due rivali e due fratelli di battaglie, la grande epica del ciclismo, a sessant’anni dalla morte del “Campionissimo”.
24 giugno 2021 – ore 21.00
prato della Casa parrocchiale di Lurano
ALFONSINA STRADA
una corsa per l’emancipazione
con Federica Molteni
scene e regia: Michele Eynard
Alfonsina Morini Strada è figlia di contadini e di un tempo che non ha scelto,
i primi del ‘900. Un tempo in cui il ciclismo è un mestiere per impavidi eroi.
Sono forti, sono gagliardi. E sono tutti maschi.
Alfonsina è una bambina di dieci anni quando si innamora della bicicletta.
È una ragazzina quando si allena di nascosto con la vecchia bici del padre.
È una donna quando diventa una ciclista, una campionessa, una vera sportiva. Ma soprattutto, Alfonsina è uno scandalo. Perché vive nell’Italia di cento anni fa.
L’Italia del fascismo, l’Italia del pensiero maschilista, l’Italia in cui le donne non votano. In questa Italia Alfonsina si inventa e si costruisce il proprio destino, scardinando preconcetti e convenzioni e partecipando – unica donna nella storia – al Giro d’Italia, nel 1924. Quella di Alfonsina è una storia vera e straordinaria.