Ampiezza di sguardo

Si tratta di raggiungere la piena statura di Cristo, di arrivare a sentirsi figlio come Gesù stesso sapeva di esserlo. C’ha messo una vita per comprenderlo. Ha dato la vita per questo. Si tratta di comprendere che l’unica cosa da salvare è proprio questa relazione. Si tratta di lasciar crescere questo Figlio di Dio che noi siamo. Per questo seminò la sua parola nella terra della nostra umanità. E così si nascose ai nostri occhi, come un seme gettato nel campo. E dentro di noi c’è questo seme divino. Sono le dimensioni dell’amore e della fede.

In questa preghiera di Gesù, che stiamo meditando da più giorni, tutto è ben proporzionato e tutto si ridimensiona a partire dal legame tra Padre e Figlio. La profondità della preghiera di Gesù l’abbiamo intuita. L’ampiezza di questa preghiera poi, coinvolge anche noi che crediamo a Lui per il tramite di coloro che di Lui ci hanno parlato. E sono certamente gli apostoli, quelli che con Lui hanno mangiato, ma sono anche padri e madri che hanno fatto conoscere ai figli la fedeltà dell’amore di Dio. Dio non può che donare il suo amore… ma occorre che qualcuno lo dica. A parole e in opere. 

L’ora della sua morte si avvicinava: per un attimo li vide già mentre fuggivano e si disperdevano. Ma riuscì a guardare ben oltre quella dispersione, come quando vedeva una messe abbondante e il seminatore aveva appena seminato. Non prega solo per i suoi discepoli ma anche per noi. Il fatto che noi crediamo in Lui è testimonianza stessa che il Padre ha ascoltato ed esaudito la preghiera del Figlio. Non pensava all’ora buia dell’abbandono, ma vedeva già il sole spuntare all’alba del nuovo giorno.

Il Figlio prega il Padre perché i suoi vivano una perfetta unità, come quella che li unisce. Unità perfetta credo significhi anzitutto un rispetto delle diversità: mai l’uno senza l’altro. Mittente e destinatario. Gli occhi che leggono il messaggio non sono i medesimi: ci sono gli occhi di scrive e gli occhi di chi leggerà. Ma gli occhi cadono sullo stesso contenuto, sullo stesso messaggio.

Il Figlio poi si lancia in una precisa richiesta che ha il tono di una volontà: Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Dopo aver gettato uno sguardo in avanti e aver pensato già a noi, ora Gesù svela che questo amore, che supera morti e confini, ha le sue radici prima della creazione del mondo. C’è un legame con Dio che va ben oltre tutto. Oltre tutto il Male. Eterna è la sua misericordia.

Veni sancte Spiritus, tui amoris ingnem accende.
Veni sancte Spiritus. Veni sancte Spiritus.

Vieni santo Spirito
accendi il fuoco del tuo amore. 

Dal Vangelo secondo Giovanni (17,20-26)

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Perché usate, o potenti, il nome di Dio
per erigere barriere e confini,
per giustificare conquiste e invasioni,
per chiamare la gente alla guerra?
Le armi e le prove di forza
non creano di certo il diritto
e soprattutto non portano pace
e una giusta divisione dei beni.
Non è Dio a ispirare i proclami
enunciati purtroppo a suo nome;
Dio sconfessa tutti i progetti
basati sul principio di forza.
Il suo progetto è un piano di pace
che riconosce l’uguaglianza di tutti
e destina le risorse alla terra
per il bene comune dei popoli.
Il Signore osserva dal cielo
il tumulto dei popoli in lotta;
lui conosce le vere intenzioni
dei potentati che guidano le scelte.
Non è certo la potenza militare
a fare grande una nazione civile;
non sono certo conquiste e rappresaglie
a dare prestigio e onore a un popolo!
Che pazzi, che pazzi questi uomini
che si vantano dei loro armamenti,
che si credono forti e invincibili
e vogliono il dominio sul mondo.
Così mandano la gente al massacro
per stabilire nuovi equilibri,
per controllare maggiori risorse
e garantirsi il monopolio del potere.
Ma alla fine restano solo dei lutti,
la fame e lo sfruttamento dei poveri
perché è sempre la gente a pagare
la pazzia militarista dei capi. 
Tu, Signore, sovrano del mondo,
che eserciti un potere di servizio,
tu che cerchi il bene dell’uomo
e appoggi i progetti di pace.
Tu chiedi rispetto dei poveri,
un’equa spartizione dei beni
e la fine dell’assurda divisione
fra il Nord e il Sud del pianeta.
Solo in te è la fiducia, Signore
dei credenti, degli uomini onesti
e dei milioni e milioni di poveri
ancora in cerca della terra promessa.
Dai potenti e dai loro alleati
viene solo violenza e ingiustizia;
dal Signore e dal suo Vangelo
viene pace, perdono e fiducia.

(salmo 32, la pazzia della guerra, di Sergio Carrarini)


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Piccoli Pensieri (2)

Rosaemma

È straordinaria questa preghiera di Gesù, quasi un discorso di addio! Egli ha pensato è pregato non solo per i suoi discepoli, ma anche per ciascuno di noi. Saperci amati allieta il nostro cuore…mi commuove la consapevolezza che Tu, Signore, mi hai pensato, che io sono nei tuoi pensieri e nel tuo cuore. E questo – è quasi incredibile – già da allora, anzi…. già prima della creazione del mondo!!!

20 Maggio 2021
serena

O Spirito Santo
fonte di pace e di luce
ho fame, vieni a nutrirmi
ho sete, vieni a dissetarmi
sono cieca, vieni ad illuminarmi
sono povera, vieni ad arricchirmi
sono ignorante, vieni a istruirmi
vieni Spirito Santo mia consolazione
vieni mia gioia
vieni mia pace, mia forza, mia luce
Spirito Santo mi abbandono a te.

(Santa Maryam Baouardy di Gesù Crocifisso, la piccola araba – religiosa palestinese Carmelitana )

20 Maggio 2021

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