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Identità rivelate

Identità rivelate

Non siamo mai esenti dalla domanda che riguarda l'identità personale e forse è proprio una di quelle domande scritte nel profondo, nel cuore o nella coscienza di ciascuno. Chi sono io? Chi siamo noi? E non basta certo mettersi davanti allo specchio per dirsi, per definirsi, per identificarsi. Per sapere chi siamo occorre stare anche davanti all'altro. Possiamo stare, senza timore nella Cesarea di Filippo del nostro tempo, dove l'umano a volte pare smarrirsi o sembra non riconoscersi più, dove l'umano non sa più di che habitus rivestirsi, dove non sappiamo cosa dire, cosa pensare, come fare. E non sono certo l'anonimato, l'ambiguità è l'indifferenza le soluzioni. Non si cercano risposte solo da carne e sangue. Una via è aperta perché dal cielo vengano parole che dicano qualcosa in più di noi. Quella Parola in più che può farci beati.

Data :27 Agosto 2023
Convertire all’incontro

Convertire all’incontro

La questione può riguardare ogni popolo, ogni persona, ogni cultura... perfino ogni religione. Cosa significa dunque identificarsi in una cultura, in una religione, in usi e costumi di un popolo o di una terra? Ci si può identificare per dire appartenenza o si può rischiare anche di marcare separazione e diversità? Lo sappiamo: non c'è solo un cammino di liberazione da una terra verso un'altra. Il vero cammino è piuttosto interiore: si devono lasciare terre pregiudiziali, terre che assomigliano a confini che possono presto diventare fronti, trincee, muri di separazione... basterebbe davvero un briciolo di fede per nutrire la Vita con maggiore consapevolezza.

Data :20 Agosto 2023
Oltre ogni paura

Oltre ogni paura

Aveva imparato a conoscere i bisogni delle folle e i desideri di ciascuno. Aveva imparato a distinguere ogni bisogno da ogni desiderio. Tuttavia si ritirava al più pallido segno che potesse far correre il rischio di confondere la fede con strade facili o con il successo. La fede costringe piuttosto tutti coloro che l'hanno ricevuta in dono ad imbarcarsi e a salpare. Fede evoca attraversamenti e passaggi. La fede non annulla i rischi del viaggio ma può donare la leggerezza di chi nonostante la fatica della traversata, può camminare ben al di sopra dei flutti e delle onde. Si cerca il sussurro di una brezza leggera, il dolce vento favorevole al viaggio dell'uomo.

Data :13 Agosto 2023
Siamo fatti di Luce

Siamo fatti di Luce

L'uomo vive nutrendosi di sogni, di visioni, di speranze e di attese. Niente di male in tutto questo, anzi! Finché facciamo sogni e abbiamo visioni, c'è una finestra aperta, ci si proietta in un mondo nuovo, un tempo in cui poter finalmente essere liberi da affanni, da dolori, da prove... vivendo semplicemente nelle Luce senza doverla più cercare come si cercano le stelle in mezzo alle notti dell'uomo. Sul monte Tabor, in quella Luce videro nel Maestro che li aveva chiamati, il Figlio dell'uomo per come da sempre ne parlano le Scritture. Videro nell'uomo di Nazareth il Figlio di Dio. Nelle sue parole e nella sua vita parla il Padre. Il cammino si illumina di Luce nuova. La vita stessa dell'uomo può ora essere vissuta sotto un'Altra Luce.

Data :6 Agosto 2023
Un tesoro non sta in vetrina

Un tesoro non sta in vetrina

Da una vetrina di una piccola piazza lo sfolgorio dorato di un oggetto materico non troppo definito mi cattura lo sguardo. Quel masso appare come ripieno d'oro dall'aspetto lucente e colloso. Il regno dei cieli è simile ad un tesoro che tuttavia non sta in vetrina ad attirare sguardi. Sta piuttosto nascosto in un campo. Il campo, la terra, la stessa materia di cui è fatto l'uomo. Non abbiamo veramente le proporzioni di quanto vasti siano i nostri paesaggi interiori: deserti, campi, giardini, mari in tempesta o distese di acque tranquille, fiumi che sgorgano per poi sfociare, semi che cadono in terra e frutti che crescono e maturano. La stanza in ordine per gli ospiti o la soffitta delle cose accantonate... siamo sempre noi.

Data :29 Luglio 2023
Elogio di una maniglia

Elogio di una maniglia

Confesso di non aver mai fatto grandi riflessioni attorno ad una maniglia. Forse davanti ad una porta, sì. Ma mai, davvero mai, davanti ad una maniglia. E allora: ci avete mai pensato a cosa succede ogni volta che appoggiando una mano applichiamo una più o meno leggera pressione su quell'aggeggio? In quel gesto si dichiara esplicitamente la propria scelta libera di uscire nel mondo o di lasciare che qualcosa di questo stesso mondo entri presso di noi. È pure il nostro mondo che apriamo quando servendoci di una maniglia, tirando o spingendo di conseguenza una porta, apriamo un varco e permettiamo un accesso. Un incontro...

Data :29 Luglio 2023
P’tit à p’tit

P’tit à p’tit

Sembravano abituati alle grandi manifestazioni. Quelle divine, intendo. Tutte le altre, comprese quelle attuali di incendi boschivi o di uragani ovunque... tutto questo ci coglie ancora terribilmente impreparati. Impossibilitati a prevederne tanta violenza. C'è un cammino educativo, un percorso che ci fa passare da ciò che è sfolgorante e sorprendente a ciò che può passare persino inosservato e impercettibile. È cammino di conversione dal credere in un dio che impressionerebbe l'uomo lasciandolo senza parole e senza forze, ad un Dio che non ha altro desiderio che mettersi in dialogo con l'uomo.

Data :27 Luglio 2023
La forza sta nella pazienza

La forza sta nella pazienza

Sono serviti decenni, secoli e millenni per comprenderlo e ancora ci serviamo di queste parole di sapienza per vigilare che la volontà di potenza dell'uomo non sia mai confusa con il volere di Dio. Vera sapienza - e dunque nostra vocazione - è assomigliare a colui che ogni giorno nulla distrugge ma risparmia ogni cosa. A nulla serve la nostra fretta di fare giustizia, di strappare la zizzania pensando di salvare il grano. La frontiera che separa il buono dal cattivo passa proprio dentro di noi. Ci vuole una divina pazienza e uno sguardo misericordioso per non perdere nemmeno il più piccolo e buon seme.

Data :22 Luglio 2023
Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Tra gemiti e grida, la Parola porta frutto

Immagina d'essere una parola ormai pronunciata. Non più un pensiero. Non più un'idea. Non un desiderio. Materia ormai. Forma. Terra... soltanto? Che ne sarà di te dunque? Chi ti ha pronunciato non può che dire bene. La vita poi chiede alla parola che siamo di farci dialoganti, di unirci ad altre parole per formare un pensiero, un discorso, una storia. Credo in un Dio che parla. Che dice parole buone. Credo in un Dio che dialoga: come un Padre che sussurra al Figlio le parole che lo motiveranno ad entrare nel mondo, che daranno una direzione, un senso, un fine ultimo, una ragione per vivere.... e per morire. Colui che per primo ha pronunciato la Parola ne conosce la forza e vive l'attesa della crescita, del compimento, del ritorno. Dio pronuncia la sua Parola e la fa entrare nel mondo, tra i nostri gemiti e le nostre grida. Non c'è altro luogo perché la Parola esista se non tra gli uomini.

Data :15 Luglio 2023
Il giogo leggero che dà gioia

Il giogo leggero che dà gioia

La Legge, in tutti i suoi comandi e precetti, venne presto raffigurata come il giogo imposto sulla nuca perché nessuna distrazione distolga i due buoi dal tirare dritto l'aratro. Sarebbe dunque la Legge il giogo che permetterebbe agli uomini di rigare dritto. Si propone di prendere un altro giogo, più leggero, più dolce. È il giogo della vita secondo lo Spirito e non secondo la carne. «Giogo» perché non si tratta di una via meno faticosa o meno impegnativa ma certo è fonte di gioia. Da dove dunque la tristezza sui volti degli uomini nelle nostre città? Forse da una sommessa frustrazione di non-potere a fronte di questo esponenziale bisogno di controllare, di tutto disporre e predisporre?

Data :8 Luglio 2023

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