Autori della gioia altrui

Autori della gioia altrui

Proprio ieri le parole del profeta Sofonia ci invitavano a rallegrarci. E questa mattina, in molte case la gioia la vedi accendersi sui volti dei bambini che hanno ricevuto regali. Fare doni, procurare gioia ad altri è esercizio natalizio. Ci fa rinascere da dentro. Suscitare gioia strappare un sorriso, prenderci cura di un buon sentimento è già far crescere nello spirito. E far crescere è responsabilità di chi esercita un'autorità.

Data :13 Dicembre 2021
Un imperativo: rallegratevi!

Un imperativo: rallegratevi!

Ma la gioia si può ordinare? Essa non può sorgere improvvisamente da un comando per quanto preciso possa essere. E così la via della gioia passa attraverso l'esperienza della condivisione perché "c'è più gioia nel dare che nel ricevere". C'è da soffiare sul fuoco perché si rianimi? Chi avesse trascurato una scintilla non sarà sorpreso di vedere il fuoco divampare, come un roveto ardente che non cessa di infiammare e parlare al mondo. 

Data :12 Dicembre 2021
Ristabilire

Ristabilire

Ristabilire significa far tornare un assetto stabilito, riportare ordine o pace; ristabilirsi, dopo una malattia, è anche rimettersi in salute e dunque rinvigorire. Anche il tempo meteorologico si ristabilisce e si rasserena. Ristabilirsi è anche tornare a vivere in un luogo proprio. La vita del profeta e del precursore sembrava incarnare quello strano modo che Dio adotta per ristabilire ogni cosa. Non con la forza, se non quella della Parola.

Data :11 Dicembre 2021
Su quale piede danzare?

Su quale piede danzare?

È difficile camminare a passo d'uomo. È difficile capire dove mettere i piedi. È difficile capire su quel piede danzare. In un mondo sempre più polarizzato tra eccessi e contrapposizioni, sobrietà mi sembra una parola adeguata per ritrovare, se non un passo di danza, almeno un passo per camminare in questo mondo e non da soli. 

Data :10 Dicembre 2021
Dove sta la grandezza?

Dove sta la grandezza?

Se hanno fatto così i profeti, se ha fatto così Gesù dobbiamo di tanto in tanto farlo anche noi: andare nel deserto. Fare il deserto significa isolarsi, distaccarsi dalle cose e dagli uomini, principio indiscusso di sanità mentale. Sì, farsi piccoli, più piccoli ancora, il più piccoli possibile: è il grande segreto della vita. "Abìtuati, figlio, al deserto!"

Data :9 Dicembre 2021
… e Maria interrogò l’angelo

… e Maria interrogò l’angelo

Nulla di scontato per questa seconda missione di Gabriele, l'angelo mandato da Dio. Nazareth, paese anonimo e per nulla considerato. Ed ora dovrà entrare in una casa. Ancora ancora nella sinagoga! No, in casa. Da una ragazza a tutti sconosciuta ma alla quale Dio aveva pensato prima della creazione del mondo. Comprenderà l'uomo che anzitutto c'è questa carità da fare a Dio: fargli posto. Una donna chiamata a divenire madre ce lo insegna.

Data :8 Dicembre 2021
Finalmente il “Messiah”!

Finalmente il “Messiah”!

A queste musiche ascoltate in giovinezza attribuisco buona parte della mia scoperta delle Scritture. E mi piacevano queste note, questa musica.... queste parole. Le parole, il linguaggio si addensano e poi si collocano in una certa atmosfera. Oltre... c'è il silenzio. Sotto la crosta, nel fondo di noi stessi... ancora silenzio. C'è un punto di contattato tra cielo e terra ed è proprio nel linguaggio verbale e nei suoni... e pure nei segni, silenziosi. La bocca del Signore ha parlato!

Data :7 Dicembre 2021
Aprire un tetto per trovare riparo

Aprire un tetto per trovare riparo

Quattro mura sostengono un tetto. Quattro uomini sostengono un paralitico. Il tetto si apre e pure il paralitico, risollevato, si apre alla guarigione come al perdono. Per qualcuno quel tetto scoperchiato fu la perdita di ogni riparo. Per tutti gli altri fu una pioggia di misericordia, di cure, di attenzioni, di gesti e parole che risollevano e non paralizzano più.

Data :6 Dicembre 2021
Mutare i nostri paesaggi

Mutare i nostri paesaggi

Una litania di celebrità, di personaggi importanti tutti avvolti nei panni del loro ruolo ben definito, in un gioco di equilibri diplomatici. Ma la salvezza è per ogni uomo... e non solo per chi sentendosi al sicuro, magari dentro un ruolo, ha potuto chiudere la porta dietro di sé per impedire ad altri di passare e trovare la via di salvezza. Comunque sia, non si dimentichi che la via della salvezza attraversa sempre il deserto.

Data :5 Dicembre 2021
Come Millet

Come Millet

Parole di terra. Parole che nascono osservando il duro mestiere dell'uomo sotto il sole. Eppure annunciavano la vicinanza del regno. Non un regno di fatica, di schiavitù... ma un regno dove la fatica è riscattata, dove il duro mestiere di rimanere umani trova il suo perché. E solo osservando dal Regno lo si può capire. Forse che pensare al regno di Dio e cercarlo è parso ai più un fuggire dalla realtà? A me pare ancora un modo interessante di stare al mondo, di essere presente e coi piedi per terra.

Data :4 Dicembre 2021
Visioni, viste e vedute…

Visioni, viste e vedute…

Ciechi... ma non sordi. Ciechi... ma non muti. Ciechi ma non incapaci di sentire che il proprio bisogno è l'altrui bisogno. Camminano nella fede e non ancora nella visione ma sorprende questo camminare insieme, questo pregare insieme. Non diritti individuali da rivendicare, ma un bisogno corale dell'uomo incarnato nella preghiera di questi due ciechi. Questa è la fede che attira lo sguardo di Gesù. Una fede che nel momento del bisogno sa unire per rendere più forte la richiesta e più credibile la testimonianza. Che visione!

Data :3 Dicembre 2021
Che tempo fa? È tempo di ricostruire

Che tempo fa? È tempo di ricostruire

Se potessimo fare dei carotaggi di un immaginario terreno spirituale, troveremmo certamente diverse stratificazioni della nostra vita. Supponiamo che una casa crolli, supponiamo di sperimentare il fallimento. Cosa faremmo dunque? L'esperienza del limite umano, i nostri fallimenti non sono per lasciarci seduti sulle macerie. Diventano occasione per ricostruire cercando più solide fondamenta.

Data :2 Dicembre 2021

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