Misteriosi nel loro avvicinarsi… ma evangelici in tutto

Misteriosi nel loro avvicinarsi… ma evangelici in tutto

La stella che appare e scompare, il Libro a cui chiedere informazioni, uomini di incerta e varia provenienza, la ricerca e il viaggio, la strada, un bambino, i doni preziosi, poi un sogno e il ritorno. E perfino un re geloso e invidioso. Ci sono davvero tutti gli ingredienti per un racconto da favola. Uno sguardo rivolto al cielo, un grande desiderio, una profonda ricerca, non possono che incarnarsi di conseguenza in un viaggio affascinante, misterioso e pure con qualche pericolo. Cercare per trovare. Donare è meglio che ricevere: questo è il loro culto. Gesti di apertura: e Dio è già adorato.

Data :6 Gennaio 2021
Vediamo di capirci

Vediamo di capirci

Vocaboli che sembrano strizzare l'occhio alla filosofia greca. La Parola di Dio ha bisogno di una voce che la proclami, la renda udibile. La Parola di Dio passa per un susseguirsi di suoni. La puoi già sentire quando ancora c'è buio. Che sia il caos universale o la confusione dentro di te. Suoni e parole dicono già di Dio, del suo volersi esprimere, del suo desiderio di farsi comprendere perché l'uomo stesso impari a dirsi, a raccontarsi, a comprendere. Non a caso, quando fatichiamo a comprendere, siamo soliti utilizzare un'espressione: vediamo di capirci.

Data :3 Gennaio 2021
Nazaret come un cestino…

Nazaret come un cestino…

E mentre celebriamo la Vita nel suo nascere - il figlio che allarga il grembo alla madre e la luce che splende nelle tenebre - ti ricordi che, al termine di ogni giornata, ci si allena ad uscire di scena con le medesime parole del vecchio Simeone. Si entra nella vita, rispettosi di tutte le usanze. Anche i riti religiosi, in fondo, stanno lì a rassicurare i giovani genitori di non essere soli. Si dice così che si è parte di un popolo, di una storia più grande. Ma la grazia e la verità però vengono alla luce quando, dopo una vita di obbedienze e di osservanze, di docile piegatura al corso degli eventi, come rami di giunchi che si ammorbidiscono e si piegano per diventare un cesto, desideri ancora vedere la salvezza.

Data :27 Dicembre 2020
È nato tuo fratello! Abbine cura. E Lui ti salverà.

È nato tuo fratello! Abbine cura. E Lui ti salverà.

Ci sono notti in cui non si dorme. È in notti come questa che non andrei mai a dormire. il mondo è rinnovato, ogni cosa è fatta nuova. C'è il mondo da scoprire, da conoscere... una nuova creazione, con tutte le sue creature. Che sia il regno di Dio? Oggi, consumate con gioia il vostro pranzo natalizio. E prima di spezzare il pane e di alzare i calici per un brindisi alla Vita, qualcuno a nome di tutti dica...

Data :25 Dicembre 2020
Lo spazio per la Vita

Lo spazio per la Vita

La casa, il cuore e il grembo: tutto si riempie improvvisamente. E così Maria prese su di sé il giogo del Figlio. La partenza dell'angelo, questo suo allontanarsi da Maria, è esso pure un messaggio: la vita nuova chiede spazio. Dentro e fuori. A cosa serve dunque - mi chiedo - l'ingombrante ambizione degli umani? Farsi piccoli è azione divina ma possibile anche per l'umano vivere.

Data :20 Dicembre 2020
La rosa e la neve

La rosa e la neve

Si preparava a vivere con un artigiano di quelli che sanno fare un po' di tutto in paese. Ma non è la bellezza di umani manufatti ad interessare, quanto lo strumento che lei e lui diventeranno nelle mani di Dio. Un angelo le entrò in casa. Dentro. E non poteva essere che un angelo, per non contraddire la Parola di Dio che non fa violenza contro alcuno ma che sempre attende l'umano consenso. Davanti al mistero del Male, comparso come un loquace serpente tra i piedi, Dio non sa fare altro che rendere fecondi i grembi delle donne più umili o perfino sterili.

Data :8 Dicembre 2020
Da dove cominciamo?

Da dove cominciamo?

Quando ci si trova a dover iniziare qualcosa, qualcosa di concreto, spesso la domanda è proprio questa: da dove si comincia? Anche un foglio bianco sta davanti a chi scrive come fosse, lui stesso, questa domanda. Una tela sta davanti ad un pittore che attende l'ispirazione; uno spartito sta davanti a chi compone; gli ingredienti stanno sul tavolo di casa quando devi preparare un cibo... da dove cominciare? Al netto di tutte le volte che ci siamo posti questa domanda molto pratica se volete, di fondo resta proprio la questione degli inizi... da dove inizia la nostra esistenza?  Nell'odierna Babele di lingue confuse che ancora faticano a comprendersi, credo urgente trovare e disporre uno spazio di deserto nelle nostre case, nel segreto della propria stanza. In sé. L'uscire da sé, dal questo deserto, saranno incontri più umani e il parlarci potrebbe davvero risultare un dialogo, quel "due" che fa "uno". 

Data :6 Dicembre 2020
Avvento: tempo incrociato (Dove posare i nostri piedi?)

Avvento: tempo incrociato (Dove posare i nostri piedi?)

Noi non sappiamo più cosa sia il buio e quanto pesa, sulla testa, una volta trapuntata di stelle. Chiedetelo ad Abramo, dopo che si mise in cammino. Oggi, anche il più piccolo dei paesi si vuole illuminato di lampioni perché ogni strada, ben visibile, sia già segno dell'umano passaggio. Dell'uomo che conquista, dell'uomo che costruisce... e col "metter su casa" noi spesso dimentichiamo di essere viandanti, figli di Abramo. Ogni strada la puoi percorrere nelle due direzioni: andata e ritorno. L'Avvento è questo tempo incrociato: il cielo desidera scendere e la terra punta ad innalzarsi. Venne bambino, dal peso più leggero dei cieli cupi quando incombono su noi. Ebbe anzitutto il peso di un neonato. E come solo ogni neonato sa fare ci concentra alle cose essenziali, alle cure necessarie. E così ci facciamo vigilanti, attenti.

Data :29 Novembre 2020
Prima l’altro, prima Lui.

Prima l’altro, prima Lui.

Se per un attimo riuscissimo a dimenticarci, se per un istante non avessimo questo pensiero di salvare noi stessi, se per un momento ci facessimo da parte e accantonassimo pure questa somma di umane paure mescolate a giudizi e pareri anch'essi umani... Non la paura di un giudizio finale ma un monito per la nostra vita presente e più quotidiana, un invito che anche oggi ci viene rivolto per non perdere il fine, il senso del nostro stare qui sulla terra.  Il Risorto mostrava il segno dei chiodi e la ferita al costato: c'è un'umanità ferita nelle sue mani e queste mani piene di umanità non le mostrerà più a noi, ma al Padre suo. E noi, che siamo figli di Dio, perché non teniamo in custodia questa stessa umanità?  "Prima noi" sulla bocca di un cristiano stona assai!

Data :22 Novembre 2020
Un po’ per uno…

Un po’ per uno…

Sono le ultime domeniche in compagnia dell'evangelo secondo Matteo. In un trittico si concentra la riflessione sulla vigilanza. La cosa più certa di queste tre pagine è che ci sarà un incontro: con lo sposo, con il padrone, con i poveri in terra e col Cristo che li avrà rivestiti di gloria. È questo l'incontro che va desiderato, atteso. Talenti che vengono distribuiti secondo la possibilità e la capacità di ciascun servo. Cinque, due, uno... e sappiamo bene scrivere in ordine decrescente, dal più grande al più piccolo... perché siamo uomini che calcolano, che fanno confronti, che rischiano di essere gelosi come bambini quando l'altro ha apparentemente più di me; che utilizzano questa superiorità numerica per misure tutto e sminuire chi ha meno. Noi crediamo nel Dio che parlo ad Abramo, suo amico, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare. Perché non condividere quanto abbiamo per moltiplicare la gioia?

Data :15 Novembre 2020
Sentinelle cercasi

Sentinelle cercasi

Guardare fuori, oltre la finestra mi pare davvero esercizio spirituale: nell'indefinito caos della notte, magari accompagnato da dense nebbie di stagione e di regione, attendere il levar del sole che chiama ad esistere ogni cosa. E poi l'uomo a dare il nome a ciò che esiste. Impariamo a guardare non solo ciò che non c'è concesso di fare, ma cogliamo l'occasione favorevole di fare qualcosa che stavamo letteralmente trascurando. E così mi piace pensare a quest'olio che prendiamo perché la nostra vita non si consumi e non si spenga scioccamente, senza sapore.

Data :8 Novembre 2020
Materia fragile ma malleabile… anche da uno sguardo e da una parola

Materia fragile ma malleabile… anche da uno sguardo e da una parola

Siamo materia fragile, ce ne accorgiamo quotidianamente e ancora più in questo tempo. Ma restiamo materia modellabile. L'indurimento sarebbe un grande errore. Tutti i santi, che oggi contempliamo in uno sguardo d'insieme, hanno modellato la loro esistenza, le hanno dato forma a partire dalle parole del Vangelo. Aprì la bocca e si mise a parlare. Dall'abbondanza del suo cuore gli uscì questa perla di discorso. Ciò che noi possiamo fare è muovere quei passi per avvicinarci a Lui. Maggiormente.

Data :1 Novembre 2020

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