L’invisibile non è assente. La diversità trova concordia

L’invisibile non è assente. La diversità trova concordia

Non pregavano perché il loro Maestro e Signore si facesse nuovamente presente in forma d'uomo. Della sua presenza ormai ne erano certi, dato che Gesù aveva detto loro: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo». Forti di questa Parola sapevano che Invisibile non è sinonimo di assente. La vera gloria di Dio s'è rivelata nella vita umana del Figlio dell'uomo, che dispiega nella sua carne quella fedeltà capace di amare fino alla morte, anche quando gli uomini tradiscono il comandamento che salva la vita: non ucciderai! Serve ancora perseveranza e concordia alla preghiera di quei discepoli di Gesù che siamo noi, oggi.

Data :21 Maggio 2023
Dove finisce il mondo?

Dove finisce il mondo?

A poco serve tentare concordanze geografiche per cercare la precisione di un luogo fisico se il Risorto stesso ha promesso di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Per chi del potere ha un'idea distorta, per chi crede di esercitarlo eliminando e togliendo di mezzo - il crocefisso rimarrà sempre un'immagine di debolezza e di sconfitta. Ma il Risorto appare come colui al quale è stato dato ogni potere in cielo e in terra. La nostra vita quotidiana e terrena resta il luogo concreto dove spaziare se davvero preghiamo nell'attesa che venga il Suo regno, un regno che Gesù ha sempre dichiarato essere già in mezzo a noi.

Data :18 Maggio 2023
Se

Se

Dice un proverbio che con i «se» e con i «ma» la storia non si fa. Ma c'è un «se» che certamente può far cambiare la storia personale di ciascuno. Siamo le relazioni intessute, veniamo da legami che ci hanno generati. «Se mi amate...» non è un'obbligo. «Se mi amate...» è una proposta. «Se mi amate...» è un'opportunità. L'Amore deve aver un legame ancestrale con l'ascolto. Permettetemi un semplice racconto: immerso in un parco - ora quadro, ora pagina di Vangelo - spettava a me adorare il Signore ancora presente in mezzo a noi.

Data :14 Maggio 2023
La pietra e il volto: la via per vedere il Padre

La pietra e il volto: la via per vedere il Padre

Il volto duro come la pietra per dire quella ferma volontà di andare fino in fondo, negli inferi dove l'umanità è ancora prigioniera del male. Che sia male compiuto o male ricevuto. Fino in fondo per compiere la volontà del Padre, quella ferma volontà di salvare ciò che era perduto. Quel Figlio dai divini lineamenti fu scartato - o ancora scartato? - come fosse una pietra che a nulla serve. Senza le Sue parole e le sue opere, tutto si restringe, tutto si fa angusto. Ma c'è spazio in Dio, nella casa del Padre. E c'è questa porta che si è aperta davanti ai nostri occhi; c'è questa strada che è il Figlio stesso del Padre: «Chi ha visto me - dice Gesù - ha visto il Padre».

Data :7 Maggio 2023
Spingere fuori…un  gesto vitale!

Spingere fuori…un gesto vitale!

Aprire finestre è gesto primaverile. È solo il segno che dall'inverno passiamo a stagioni migliori e più miti. Attraversare una porta è gesto pasquale. Passare frontiere è cercare vita, sfuggendo da oppressione e morte. Siamo fatti per attraversare soglie, per uscire da recinti e steccati, per rompere il guscio, per sbocciare e fiorire, per uscire dal letargo. Tutto attorno a noi parla di questo. Se solo l'uomo amasse la Vita più della morte... anche noi saremmo annunciatori di Vangelo, testimoni di resurrezione.

Data :30 Aprile 2023
Ho visto ardere cuori

Ho visto ardere cuori

Io ho visto il cuore di molti sconosciuti ardere mentre con loro si è cercato di comprendere certi avvenimenti della vita alla luce del Vangelo. Spesso erano pure avvenimenti poco lieti. Ed è così che improvvisamente nel cuore di questi compagni di viaggio con cui si condividono tratti di cammino, Egli appariva meno estraneo di quanto potessimo pensare. Ciò che di più estraneo c'è di Lui in noi sono le nostre illusioni.

Data :23 Aprile 2023
Come vivremo dopo?

Come vivremo dopo?

Come vivremo dopo? Sembrava soltanto la domanda di chi si chiede se sia possibile reggere un'assenza, se un vuoto resterà incolmabile o se il tempo sarà medico. Come vivremo dopo? Potrebbe essere anche la sommessa domanda dei discepoli dopo la resurrezione del loro Maestro. Apparendo risorto mostra dapprima mani, piedi e fianco feriti, ma soffiando sui suoi apre una dimensione della vita che per lo più continua a sfuggire ai nostri occhi: la vita nello Spirito, quello Spirito che abilita a perdonare, facendoci ancor più immagine e somiglianza di Dio. Come vivremo dopo aver scoperto nella nostra carne le inevitabili ferite di una vita in cammino? Certo, si risorge solo donando perdono.

Data :16 Aprile 2023
Comprendere attentamente, credere al Risorto

Comprendere attentamente, credere al Risorto

Hanno creduto che la vita non poteva essere solo un triste cammino verso la morte. Hanno creduto che il bene sopravvive e vive oltre il male. Come potevano saperlo? Forse un po' di buon senso? Forse un barlume di speranza? Sono senza ombra di dubbio tutti coloro che hanno ascoltato con gioia e creduto instancabilmente al compimento della Scritture. La tomba, nel mattino di Pasqua, apparve vuota agli occhi di chi cercava il corpo del Signore Gesù, ma in quel silenzio e vuoto apparenti la Parola si faceva nuovamente udire. Auguri! Per un santa e lenta Pasqua nell'ascolto delle Scritture il cui compimento è già iniziato e non avrà mai fine. Buona Pasqua!

Data :9 Aprile 2023
Lasciar morire per chiamare a risorgere

Lasciar morire per chiamare a risorgere

Disillude la morte e sembra imporre all'uomo, con prepotenza, una cieca sottomissione. Si deve accettare la morte. È vero. Ma Gesù prima di tutto si commuove per la morte dell'amico e non sembra così rassegnato nell'accettarla perché Egli sa d'essere venuto per dare la Vita. Pagine di Vangelo istoriate perfino nella pietra, capitelli biblici che sostengono la nostra fede. Cosa c'è da lasciar morire in questo tempo o nella nostra personale esistenza perché Cristo possa ancora chiamarci a Vita e il Padre possa mettere in noi il suo spirito e farci vivere nuovamente su questa terra sentendola più madre che tomba?

Data :26 Marzo 2023
…e l’anfora è ancora là

…e l’anfora è ancora là

È passata una settimana... sono passati anni e secoli: ma l'anfora è ancora là, dove la Samaritana l'aveva lasciata, quasi pietra miliare, testimonianza di un incontro. Non bastano la sete dell'uomo né il pozzo. Cosa fai quando hai fame? Cosa fai quando hai sete? Quando i nostri bisogni vitali urlano dentro... cosa dicono? Siamo già sul versante del simbolo che rimanda ad Altro... laddove la mancanza d'acqua potrebbe già essere sinonimo di aridità e di morte. Da quel giorno comprese che nell'incontro con chi avesse la medesima sete si poteva davvero aprire una strada nei nostri umani deserti.

Data :18 Marzo 2023
Non una casa, non una tenda…

Non una casa, non una tenda…

Casa è evoluzione di tana, di nido, di grembo. Casa è luogo di sicurezza per l'uomo, certezza alla fine di una giornata di poter trovare riparo, ristoro e riposo. Anche alla fede abbiamo attribuito facilmente l'immagine del riparo più sicuro da ogni tempesta, da tutte le intemperie. Eppure la Parola chiede di uscire dalle presunte sicurezze e di partire. E poiché Abram è padre di una moltitudine di credenti tra i quali ci riconosciamo... è così che dobbiamo accettare che la fede non sia solo iscritta nel dominio delle sicurezze. Quello che poteva essere e rimanere un paradiso terrestre tutto da godere senza fatica alcuna, si trasforma in un deserto da attraversare. L'incantesimo di una fede magica è svanito. Ma un volto illuminato risplende ancora in mezzo a volti sfigurati. E ci parla.

Data :5 Marzo 2023
Quel deserto senza nemmeno un albero

Quel deserto senza nemmeno un albero

Se i fiumi hanno le loro sorgenti, ogni creatura il seme da cui proviene, dove dunque si origina la fede? Qual'è il suo principio? Anche la fede ha una sorgente, un principio: essa nasce dall'ascolto. Ma la fede, come l'uomo, ha nelle tentazioni il suo sottile nemico: un serpente che viene ad insinuarsi nel cuore di chi ascolta per seminarvi il dubbio di aver ascoltato correttamente o il sospetto circa le migliori intenzioni di Dio verso le sue creature. Ogni frutto ha bisogno di tempo per maturare. Anche l'uomo. Anche la sua fede. La vita è il tempo in cui matura la nostra fede.

Data :26 Febbraio 2023

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