Riflessione e preghiera quotidiane

Nascerai o tornerai? Fammi capire…
Quando Dio si concede ai nostri occhi è per dare un segno visibile di ciò che nella fede ascoltiamo. La nascita di Gesù nella carne è già avvenuta. Tutto è avvenuto nella forma di un compimento, come la realizzazione di ciò che fu detto e scritto. "All'inizio non si legge. Al sorgere della vita, all'aurora degli occhi. Si divora la vita con la bocca, con le mani, ma non ci si sporca ancora gli occhi di inchiostro".
Si potrebbe tuttavia obiettare che non tutte le promesse scritte si sono compiute. E dunque? Avvento sia!
Data :27 Novembre 2022

Cosa c’è scritto in noi?
Ci vuole attenti osservatori! E questo dobbiamo chiedere nella preghiera: di non chiudere gli occhi e di acquisire quella capacità di scorgere in profondità quanto non sempre appare evidente in superficie o quanto non è che il germoglio di una bella stagione, di un tempo propizio. La parola di Dio è scritta ovunque. Ciò che Dio ha voluto dire lo ha scritto ogni dove: nella terra e nel cielo. E che importa se tutto questo muta e passa? In questo mutare di tempi e di stagioni ci è sempre possibile leggere quelle parole che non passeranno.
Data :25 Novembre 2022

On vous y a trouvé des frères (articolo in italiano)
Per chi viaggia è umanamente impossibile benedire tempeste o naufragi. Si spera sempre in un viaggio quieto.
Ospitalità e fraternità dunque non possono che essere quella giustizia che ogni uomo attende di vedere sulla terra, nel corso del proprio cammino, durante il proprio viaggio.
«Se andrai in capo al mondo, troverai solo le tracce di Dio. Se andrai in fondo a te stesso, troverai Dio».
Data :18 Novembre 2022

Figli della resurrezione
Vicino al giardino del Getsemani, una donna stava tutta rannicchiata in un angolo, quasi nascosta ai più, se non fosse per quel velo bianco che - suo malgrado - la metteva in risalto. Nulla sapremo di questa donna ma è evidente il legame che la unisce al Risorto, a quella Vita che non avrà più tramonto, mentre fuori la sera è già scesa. Accanto a lei una sporta segno di una vita terrena di cui ancora deve preoccuparsi, ma in quella sosta fatta di preghiera si intuisce che c'è ben altro. E quel «Altro» con cui si intrattiene ha l'aria d'essere molto più importante. È quest'immagine che s'è associata nella mente, mentre leggendo il Vangelo di quest'oggi.
Data :6 Novembre 2022

Del regno di Dio
Del regno di Dio non si danno mai definizioni rigorose ed esatte. Semplici indicazioni che fanno cenno alla pazienza e ad alcune leggi vitali ben più forti della morte. Semplice indicazione che stuzzicano la fantasia, aprono all'attesa di un domani felice.
Gettare non ha nulla a che vedere col perdere, con il buttar via. Si getta un seme perché affondi le sue radici nelle profondità del sottosuolo ed estenda i suoi rami fino al cielo.
E chi ha nascosto lievito nella pasta conosce lo scopo di quell'impasto: dare nutrimento e far crescere la comunione. Così è del regno di Dio.
Data :25 Ottobre 2022

E quel giorno fu veramente shabbat
L'autorità sta solo racchiusa nel far rispettare un comando? Quel sabato - il giorno durante il quale ci si sarebbe dovuti astenere da qualsiasi lavoro, da qualsiasi sforzo - entra in circolo una forza maggiore per un bene più grande. Ciò che agli occhi di chi deve far rispettare la Legge appare come un'infrazione, altro non è che la spiegazione più profonda del comando stesso.
Data :24 Ottobre 2022

Salire al tempio, scendere nel profondo
Il monte - o il monte del Tempio - è punto di contatto tra cielo e terra. E così due uomini salirono al Tempio a pregare.
Pregare è stare davanti al mondo come si sta davanti alla realtà osservata da un altro punto di vista. Salire al Tempio a pregare è imparare a scendere nelle intime profondità di noi stessi.
Salire al Tempio a pregare per poi avere uno sguardo senza misericordia alcuna è viaggio inutile, fatica vana.
Forse davvero non servono troppe parole. Dopo tutti i nostri umani sforzi per apparire migliore o per sentirci minimamente giusti... forse alla fine di tutto questo ci basterà fare un passo indietro, abbassare lo sguardo e dire quelle pochissime parole del pubblicano: «O Dio, abbi pietà di me peccatore».
Data :23 Ottobre 2022

Senza abbassare le braccia
Qui sulla terra tutto pare risponde perfettamente alla legge di gravità. La vita nel suo divenire si fa spesso greve e può perdere del suo vigore. I fanciulli stanno a testimonianza di leggerezza mentre invecchiando rischiamo di trascinare anche il peso del nostro corpo, carico di giorni. Ecco perché occorre pregare senza stancarsi: semmai la vita ci avesse così appesantiti da non riuscire più a sopportarci, noi chiediamo al Signore di amarci così come siamo. E prontamente il Padre buono ci esaudisce: facendoci dono del suo Spirito senza il quale saremmo davvero come morti. Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente
Data :16 Ottobre 2022

Fede? Attraversare vita con gratitudine
La fede può crescere anzitutto nell'incrocio di cammini. Attraversare è un verbo che non dice volontà di evitare, di raggirare. È sottilissima la linea di demarcazione tra i mondi religiosi e l'orizzonte della fede. La fede avvicina, la fede permette incontri. il Vangelo ci fa notare che ne basta uno capace di riconoscere e ringraziare l'autore del beneficio perché l'indizio giunga a noi utile per la crescita della nostra fede. Ne basta uno capace di rendere grazie perché noi impariamo cos'è gratitudine e fede.
Data :9 Ottobre 2022

Custodisci il bene prezioso
«Ho perso la fede!» ho sentito spesso dire da chi ha pregato insistentemente sperando in un miracolo, un segno, una guarigione. Che tenerezza che fa l'uomo! Guarda te come siamo fatti! Siamo disposti a farci colpevoli di aver smarrito un dono che c'era stato fatto piuttosto che di ravvivarlo. Siamo pronti ad assumerci anche questa colpa, ipotizzando anche solo d'aver perduto la fede piuttosto che interrogare Dio, piuttosto che scuotere la sua apparente sonnolenza davanti all'uomo che interroga, all'innocente che grida, al male che incombe. Bastano poche, pochissime parole... restando corpo a corpo, come il bimbo nelle braccia della madre, come albero che affonda le radici fino al mare.
Data :2 Ottobre 2022

T
«E tornando a casa guardavo le stelle che brillavano dolcemente e questa vista mi rapiva... C'era soprattutto un gruppo di perle d'oro che io notavo con gioia trovando che era a forma di una T, lo facevo vedere a Papà dicendogli che il mio nome era scritto nel Cielo e poi, non volendo vedere niente della terra vile, gli chiedevo di farmi da guida; allora alzavo la mia testolina verso l'aria, senza neppure guardare dove mettevo i piedi, e non mi stancavo di contemplare l'azzurro stellato!» (Teresa di Lisieux)
Data :1 Ottobre 2022