La pietra e il volto: la via per vedere il Padre

La pietra e il volto: la via per vedere il Padre

Il volto duro come la pietra per dire quella ferma volontà di andare fino in fondo, negli inferi dove l'umanità è ancora prigioniera del male. Che sia male compiuto o male ricevuto. Fino in fondo per compiere la volontà del Padre, quella ferma volontà di salvare ciò che era perduto. Quel Figlio dai divini lineamenti fu scartato - o ancora scartato? - come fosse una pietra che a nulla serve. Senza le Sue parole e le sue opere, tutto si restringe, tutto si fa angusto. Ma c'è spazio in Dio, nella casa del Padre. E c'è questa porta che si è aperta davanti ai nostri occhi; c'è questa strada che è il Figlio stesso del Padre: «Chi ha visto me - dice Gesù - ha visto il Padre».

Data :7 Maggio 2023
Spingere fuori…un  gesto vitale!

Spingere fuori…un gesto vitale!

Aprire finestre è gesto primaverile. È solo il segno che dall'inverno passiamo a stagioni migliori e più miti. Attraversare una porta è gesto pasquale. Passare frontiere è cercare vita, sfuggendo da oppressione e morte. Siamo fatti per attraversare soglie, per uscire da recinti e steccati, per rompere il guscio, per sbocciare e fiorire, per uscire dal letargo. Tutto attorno a noi parla di questo. Se solo l'uomo amasse la Vita più della morte... anche noi saremmo annunciatori di Vangelo, testimoni di resurrezione.

Data :30 Aprile 2023
Ho visto ardere cuori

Ho visto ardere cuori

Io ho visto il cuore di molti sconosciuti ardere mentre con loro si è cercato di comprendere certi avvenimenti della vita alla luce del Vangelo. Spesso erano pure avvenimenti poco lieti. Ed è così che improvvisamente nel cuore di questi compagni di viaggio con cui si condividono tratti di cammino, Egli appariva meno estraneo di quanto potessimo pensare. Ciò che di più estraneo c'è di Lui in noi sono le nostre illusioni.

Data :23 Aprile 2023
Come vivremo dopo?

Come vivremo dopo?

Come vivremo dopo? Sembrava soltanto la domanda di chi si chiede se sia possibile reggere un'assenza, se un vuoto resterà incolmabile o se il tempo sarà medico. Come vivremo dopo? Potrebbe essere anche la sommessa domanda dei discepoli dopo la resurrezione del loro Maestro. Apparendo risorto mostra dapprima mani, piedi e fianco feriti, ma soffiando sui suoi apre una dimensione della vita che per lo più continua a sfuggire ai nostri occhi: la vita nello Spirito, quello Spirito che abilita a perdonare, facendoci ancor più immagine e somiglianza di Dio. Come vivremo dopo aver scoperto nella nostra carne le inevitabili ferite di una vita in cammino? Certo, si risorge solo donando perdono.

Data :16 Aprile 2023
Comprendere attentamente, credere al Risorto

Comprendere attentamente, credere al Risorto

Hanno creduto che la vita non poteva essere solo un triste cammino verso la morte. Hanno creduto che il bene sopravvive e vive oltre il male. Come potevano saperlo? Forse un po' di buon senso? Forse un barlume di speranza? Sono senza ombra di dubbio tutti coloro che hanno ascoltato con gioia e creduto instancabilmente al compimento della Scritture. La tomba, nel mattino di Pasqua, apparve vuota agli occhi di chi cercava il corpo del Signore Gesù, ma in quel silenzio e vuoto apparenti la Parola si faceva nuovamente udire. Auguri! Per un santa e lenta Pasqua nell'ascolto delle Scritture il cui compimento è già iniziato e non avrà mai fine. Buona Pasqua!

Data :9 Aprile 2023
Una varietà tra cui riconoscerLo

Una varietà tra cui riconoscerLo

Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole... detto così sembrerebbe un sogno, una situazione pacifica, idilliaca. Ma siamo così sicuri che basterebbe una sola lingua a garanzia di comprensione, di perfette intese e di unità? L'amore si lega a parole da ascoltare. Ascoltare è amare. Non c'è un «esperanto della fede», ma una pluralità di popoli, lingue e culture nelle quali l'unico Dio si esprime, si manifesta, si fa conoscere, si avvicina, si rende presente e si rivolge a ciascuno donandogli esistenza, energia e vita.

Data :5 Giugno 2022
Echi di un incontro

Echi di un incontro

Si celebra oggi, nel calendario liturgico, un incontro: Maria ed Elisabetta e i due loro figli in grembo. È un incontro che fa ancora sussultare di gioia quei figli che siamo noi e certamente è quel Figlio di Dio che ancora dobbiamo incarnare ad essere per noi già motivo di gioia. È il Vangelo a riempirci la vita che è sempre come una grembo fecondo e creativo è lo Spirito che la anima. 

Data :31 Maggio 2022
Disvelamenti

Disvelamenti

La croce sarà l'avvenimento in cui Gesù - con la sua stessa vita - parlerà senza veli, senza più parabole, senza più similitudini. Quell'amore di Dio fatto della più totale misericordia rimarrà la parola definitiva: una rivelazione chiara che tuttavia all'uomo è sempre difficile da comprendere. La croce divenne così il breve tempo del travaglio di una comunità che stava per venire alla Luce. "Chi non è immerso nell'oceano del tuo amore, chi non ha visto la Tua bellezza non è ancora nato al mondo".

Data :30 Maggio 2022
Apparente assenza

Apparente assenza

Dal mattino di Pasqua abbiamo imparato a dilatare il tempo: riconoscerlo vivo è stata l'impresa di questi giorni e per ogni tempo; ricordare poi le sue parole per comprendere il senso della nostra vita è un'operazione che mai si dovrà smettere di fare. Della sua ascensione al cielo si registra che se ne andò benedicendo. È un compimento che genera poi un atteggiamento simile. Tutto è accaduto come ancora sappiamo ripetere nelle nostre liturgie domenicali che si sciolgono e terminano allo stesso modo, in un gesto di benedizione. Il Corpo di Cristo che siamo noi, radunato dalla sua Parola e riconosciuto nella Comunione all'unico Pane, appare agli occhi della nostra fede per scomparire poi quando, uscendo dal Tempio, ci nascondiamo nel mondo come il lievito nella pasta. 

Data :29 Maggio 2022
Il cenacolo e la città

Il cenacolo e la città

Mentre ricordavano le Sue parole e ricostruivano i fatti a ritroso per cercare di comprenderne il senso e la portata, di fatto erano già sotto l'azione dello Spirito santo, dato ai discepoli proprio come garante di una corretta memoria. Ma come conciliare l'intimità di quel Cenacolo e la missione che il Risorto aveva affidato? E mentre vi racconto di un pane donato, penso a quelle navi piene di cereali - il pane di domani - bloccate nei porti. Il pane, la comunione: ostaggio delle nostre umane guerre.

Data :22 Maggio 2022
La gioia: sua e nostra

La gioia: sua e nostra

La gioia non è un sentimento che sta necessariamente racchiuso in un sorriso. Egli non possedeva nulla ma quanto alla gioia non esita a dire che è sua. Di che gioia si tratta dunque? Si è gioiosi dalla nascita per indole o temperamento oppure alla gioia si può aspirare e si può tendere? Forse confondiamo spesso la gioia con l'assenza di sofferenze o di fatiche. La gioia trova il suo posto laddove creiamo uno spazio per ogni essere che ci raggiunga e lo riconosciamo come un inviato dal Padre.

Data :19 Maggio 2022
Potare o tagliare

Potare o tagliare

Un'operazione che potremmo fraintendere e ritenere molto similare. Tuttavia potare non è tagliare. Potare è un'operazione che arreca beneficio alla vite. Una cosa è più che certa: chi pota o taglia conosce bene la vigna e vuole il suo bene, la sua vita. Potare è azione che apre al futuro.

Data :18 Maggio 2022

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