Accanto alla “pentola di fagioli”… non manchino Parola e Pane

Accanto alla “pentola di fagioli”… non manchino Parola e Pane

Occorre liberarsi dal mito che in origine non c'erano problemi. Dove c'è l'uomo ci sono problemi. Ogni problema può rivelarci che nulla è impossibile se si vuole trovare una soluzione. Se soluzione non si vuol trovare, significa che si preferisce bollire nella mormorio. «Fare pentola di fagioli» rende più difficile il vero ascolto, sempre necessario al discernimento per la soluzione delle crisi, delle tensioni e dei conflitti...

Data :30 Aprile 2022
Forza e dolcezza di donna fatta fuoco

Forza e dolcezza di donna fatta fuoco

Il fuoco è nel sole. Da sempre è stato venerato quasi avesse in sé qualcosa di divino per quella sua capacità di raggiungere le creature restando punto fisso nell'universo. Nella pittura ci sono tinte che prendono il nome dalla terra quand'è bruciata dal sole, dal fuoco. È la terra di Siena, che ha dato i natali ad una donna che oggi veneriamo patrona d'Italia e d'Europa; terra di Siena... dove Caterina venne alla Luce.

Data :29 Aprile 2022
Si riprende (o almeno ci si prova!)

Si riprende (o almeno ci si prova!)

...eppur si vive! E non si tratta di dire se meglio o peggio. Si vive. Si vive decentemente. Ed è una bellezza unica questo vivere semplice. Le immagini di città distrutte contrastano davvero con la fatica e la gioia di costruire e custodire bellezza. Perché devastare? Perché distruggere? Perché far morire? È proprio così impossibile essere custodi? Anche certe parole vanno custodite nel cuore, per non dimenticare cosa siamo qui a fare.

Data :28 Aprile 2022
Uno spirito di profonda cortesia

Uno spirito di profonda cortesia

Avevano la bocca piena di parole amare e concitate.Come quando di un fatto di cronaca non si fa che parlarne più e più volte. Dopo i giorni della violenza e della croce, c'è un gesto umanissimo che porta a riconoscere la vera vocazione dell'uomo: condivisione e comunione. L'amarezza di racconti di vita atroci e duri si cura con il sapore del pane condiviso, con il gesto delicato di chi semplicemente condivide.

Data :20 Aprile 2022
Sulle labbra la Parola vera

Sulle labbra la Parola vera

Le grandi opere di Dio - quelle che la Scrittura racconta e canta - chiedono sempre il concorso dell'uomo. La fede che viene dal Vangelo non è mai un passivo affidamento a Dio in attesa che tutto accada. Vera adorazione è portare sulle labbra la Parola del Vangelo. Si deve ripercorrere la propria vita alla luce della Parola di Dio per riconoscerlo vivo e presente. Se i fratelli del Risorto non sapessero più dire nulla del loro incontro con la Parola, con il Vangelo, con il Signore... allora dovremmo pure noi chiederci: che cosa li ha corrotti? 

Data :18 Aprile 2022
È in nuove domande la Pasqua

È in nuove domande la Pasqua

Parevano già tracce di Pasqua. Osservava attentamente, interrogando il suo cuore, vedeva il sole tramontare e poi sorgere di nuovo l'indomani. E l'acqua versata dai cieli fino al mare tornava da dov'era venuta, in alto... E poi sotto un sottile strato di terra: cosa accade a quel seme che egli imparò a seminare? E per sé, per noi - pensava l'uomo - ci sarà una Pasqua anche per l'uomo? Se lo chiedeva ogni volta che si vedeva tornare alla terra da cui sentiva d'essere tratto (per non dire attratto). Pasqua di resurrezione è nelle nuove domande, quelle oltre il perché del male. Qui - si capisce - non c'è risposta. Non c'è ragione neppure. E già si chiedeva: ci sarà una Pasqua anche per me, per noi? Pasqua è lasciare vecchie domande per udirne di nuove.

Data :17 Aprile 2022
Tu parli “amorese”? (cercasi traduttori simultanei)

Tu parli “amorese”? (cercasi traduttori simultanei)

«Amorese» è un vocabolo che non esiste nella lingua italiana. Almeno per i grandi. È un vocabolo che non esiste in nessuna lingua del mondo. Per i piccoli invece... l'«amorese» è la lingua degli amici di Dio, quando sono pieni di Spirito santo. La più grande opera di Dio è far sapere che il mondo è totalmente abbracciato dal suo Spirito. Fasciato, avvolto della sua Luce. Fin da principio. Si cercano traduttori simultanei, gente disposta a proclamare con quanto si è in grado di fare, anche in modo semplice ma determinato, ciò che Dio vuole far sapere al mondo.

Data :23 Maggio 2021
Pietro e Giovanni: istituzione e profezia

Pietro e Giovanni: istituzione e profezia

Siamo al termine del Vangelo di Giovanni. Compare la firma dell'autore. Non un testo anonimo, bensì il testo di chi, ponendo la propria firma intende metterci la vita. Porre una firma è anche questa una dichiarazione di identità. L'autore del quarto Vangelo si fa conoscere al termine dell'opera che Dio ha compiuto attraverso Gesù. Egli stesso si sente più compiuto. Non so se anche a voi capita di guardarvi attorno per cercare di scorgere in questa Chiesa, a tratti fin troppo istituzionale, quella profezia che Gesù stesso autorizza ad esistere.

Data :22 Maggio 2021
Un finale bello da ricominciare!

Un finale bello da ricominciare!

Pietro disse che sarebbe andato a pescare. Alcuni lo seguirono. Ed era ancora notte. Non presero nulla. Il risorto si avvicina e a quei pescatori delusi chiedendo da mangiare. Sono tutti indizi: forse ciò che può risvegliare in noi la fede è proprio uno sconosciuto che si avvicina a chiederci del pane. Una liturgia a cielo aperto, un'Eucarestia con il Risorto, in mezzo al creato di cui Egli è già Signore. E quell'invito: «Venite a mangiare» toglie ogni dubbio. Toglie ogni timore. Ogni imbarazzo. Ricreata la scena del brano di Vangelo odierno, vi lascio soli. Il Vangelo di Giovanni non poteva che chiudersi con questo bel finale che apre a nuovi orizzonti: sediamoci anche noi attorno al fuoco ad ascoltare queste domande dell'Amico all'amico.

Data :21 Maggio 2021
Ampiezza di sguardo

Ampiezza di sguardo

Si tratta di raggiungere la piena statura di Cristo, di arrivare a sentirsi figlio come Gesù stesso sapeva di esserlo. C'ha messo una vita per comprenderlo. Ha dato la vita per questo. Si tratta di comprendere che l'unica cosa da salvare è proprio questa relazione. Si tratta di lasciar crescere questo Figlio di Dio che noi siamo. Sono le dimensioni dell'amore e della fede.

Data :20 Maggio 2021
Figli del nostro tempo. Figli di Dio

Figli del nostro tempo. Figli di Dio

Accanto ad un nome proprio di persona, abbiamo ricevuto il nome di «figlio di Dio». Questo è il nome che il Padre ci ha dato e per questo nome Gesù prega: che non ci accada di perdere questa consapevolezza, che non ci accada che il Maligno insinui in noi il sospetto che non siamo figli di Dio o perfino il sospetto stesso che Dio non sia per noi Padre. 

Data :19 Maggio 2021
Occhi al cielo

Occhi al cielo

Alzava gli occhi al cielo e subito entrava in dialogo con il Padre, un dialogo dentro il quale tutte le cose vengono viste da un'altra prospettiva. Perfino la morte. Fu proprio dentro quei momenti di preghiera che maturò la consapevolezza di come spendere il suo tempo, di come passare quell'ora della passione. Che Dio sia amore, che la vita eterna sia conoscerLo veramente per ciò che egli è, è qualcosa che non possiamo scoprire da soli.

Data :18 Maggio 2021

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