Parole di esseri stanziali

Parole di esseri stanziali

La vita era precisamente in quelle sue parole. Anche per il fatto che proprio la vita, nel suo quotidiano fluire, era oggetto del suo dire. Si creava così un punto di contatto e di incontro con i suoi ascoltatori, una vera ragione di dialogo. Un legame, come della vite con i tralci.

Data :5 Maggio 2021
Pace è sicurezza?

Pace è sicurezza?

Avete notato che più cerchiamo sicurezze o garanzie e meno siamo in pace? Ci illudiamo di saperci in pace quando diciamo che c'è più sicurezza. La pace è nel cammino stesso che facciamo per lasciare le nostre false sicurezze.

Data :4 Maggio 2021
Sotto i nostri occhi

Sotto i nostri occhi

Non parlavano più di Dio come fosse lontano e sconosciuto. Men che meno come fosse un oggetto da studiare. Fu più chiaro che Dio è Padre: desiderare di vederLo pareva qualcosa di meno pericoloso di quanto lo fosse fino a prima che nascesse il Figlio stesso. Certo è che in Gesù, quel Figlio amato e che ha saputo amare, è passata sotto i nostri occhi tutta la bontà di Dio.

Data :3 Maggio 2021
Tempo per potare

Tempo per potare

Per rendersi conto di quanto fosse eloquente l'immagine della vigna, basterà sfogliare alcune pagine della Scrittura. Dopo le parole dei profeti e le preghiere accorate del popolo, Gesù rivela i dettagli di un lavoro particolare che l'agricoltore intende fare sulla vigna, come a spiegare chiaramente che il Padre non abbandonerà il Figlio, nemmeno quando Gesù stesso sembrerà quella vite che non può produrre frutto. È il tempo della prova, della croce. Non sono un muro di cinta o una siepe che circondano la vigna a garantirne la fecondità, quanto la necessaria potatura stessa e quella fede-fiducia dell'agricoltore che conosce bene il segreto della vite.

Data :2 Maggio 2021
Il mestiere dell’uomo

Il mestiere dell’uomo

Del suo lavoro interiore non videro nulla. Solo lui, Giuseppe, sapeva da dove veniva quella famiglia che s'era costruito come un manufatto. Decise che quell'opera l'avrebbe realizzata proprio in collaborazione con Dio: si mise in società con il più grande Creatore di tutti i tempi. Sulla materia rimase l'impronta di un uomo che aveva imparato ad ascoltare ciò che vuole Dio. Il Figlio del falegname, non seppe dire altro che l'essenza stessa della casa in cui era cresciuto, come fosse profumo di legno pregjato: l'ascolto!

Data :1 Maggio 2021
Sapremo riprendere quella Via?

Sapremo riprendere quella Via?

Quando lo incontrarono per la prima volta, ne seguirono i passi, senza nemmeno sapere dove fosse diretto. Videro l'Agnello, seguirono il pastore. La fede è ancora quella dei Padri, quei grandi uomini che seppero mettersi in cammino. E noi, sempre più incapaci a scomodarci per gli altri, sapremo riprendere quella via che Cristo, divino esploratore, ha aperto per noi?

Data :30 Aprile 2021
Quel nodo che non si può disfare

Quel nodo che non si può disfare

29 aprile 1380. Moriva a Roma Caterina da Siena. Se si parla di misticismo, subito si pensa ad un estraniamento dal mondo, dai problemi del tempo. Non è di certo così. Solo alcuni pensieri - e non di certo un racconto biografico - attorno a questa donna di cui vale la pena di fare memoria, legata indissolubilmente a Cristo, suo sposo, con un nodo che fosse impossibile disfare, come lei stessa chiese in una delle sue orazioni.

Data :29 Aprile 2021
Quando scompare la notte?

Quando scompare la notte?

Una parola può essere accolta o rifiutata. Così è di una testimonianza. A distanza di anni e di secoli dall'azione di Gesù noi ascoltiamo la medesima Parola e questa, può suscitare la nostra fiducia o trovare rifiuto. In cosa dunque consisterebbe il rifiuto della Parola di Dio? Visibilmente nel rifiuto dell'altro, nel non ascoltarne il messaggio, nel non vedere in un incontro qualcosa di buono per la vita stessa che, per un gesto di accoglienza, potrebbe apparire già come eterna, già salvata. Per quei figli che affermano l'esistenza di un solo Padre, la fraternità non può che essere il rovescio della stessa preziosa medaglia.

Data :28 Aprile 2021
Ascoltare per credere. Credere per camminare. Camminare per vivere.

Ascoltare per credere. Credere per camminare. Camminare per vivere.

Quando lo ascoltavano si sentivano togliere la vita: si consumavano al pensiero di avere certezze. Garanzie, assicurazioni. Intanto il tempo passava... e loro, immobili, non avevano ancora da muovere un passo verso la Vita. Non volevano prendere rischi, volevano essere sicuri prima di muoversi, prima di esporre se stessi nell'atto più umano che ci sia: fidarsi, avere fede. Si tratterebbe proprio di uscire dall'angusto spazio di un vivere privo di fede. Per molti, credere è farsi padroni di uno spazio di potere. Per Gesù, credere è lasciare tutto. Non vollero ascoltarlo perché non credevano che quella potesse essere la via per la Vita.

Data :27 Aprile 2021
Dove porta quella porta?

Dove porta quella porta?

Nel medesimo recinto trovavano ricovero le pecore appartenenti a diversi pastori. Si erano organizzati così ed era pure una bella trovata. Alle pecore bastava il suono della voce per riconoscere il pastore. A questo riconoscimento vocale ormai preferiamo l'altro, quello della tecnologia «tuttofare» e alle orme di passaggi umani in terra per tracciare la strada che porta verso l'altro - verso una comunione e una condivisione -  preferiamo le impronte digitali per consumare il mondo ormai a portare il mano. Chi passa attraverso Gesù - nostra porta - si troverà ad andare controcorrente, nella direzione opposta di coloro che spingono al macello vittime innocenti, vere supplenti della nostra poca voglia di donarci...

Data :26 Aprile 2021
La voce e i belati

La voce e i belati

Trovò presto steccati di resistenza e recinti di paure tra i suoi. E poi c'erano altri che sconfinavano per incontrarlo. Li trovò rinchiusi nel Cenacolo dove lasciò il segno del suo modo di donarsi. Ma cosa sappiamo noi di pecore, pastori e pascoli? Praticamente più alcuna impronta di passaggi, di transumanze e  di uscite... solo tracce tattili su schermi digitali. Essere Chiesa significa letteralmente e anzitutto essere chiamati fuori: dalle nostre case prima, dai nostri pregiudizi, dalle nostre paure... e poi dalle tombe. Padre nostro che sei nei cieli, donaci padri e madri sulla terra che sappiano portare i tuoi figli in giro per il mondo a riconoscerTi.

Data :25 Aprile 2021
Da chi andremo? (Saper ricevere un dono)

Da chi andremo? (Saper ricevere un dono)

Nascere, imparare a nutrirsi per vivere, e scegliere in che direzione orientare la propria vita: ad uno sguardo più panoramico su alcune pagine del vangelo di Giovanni sembra di intravedere proprio questi passaggi, questi movimenti della vita e della fede.  La mormorazione serpeggia e intacca l'esistenza. il cuore indurito non potrà che trovare dure le parole di Gesù che suonano invece al cuore di chi gli resta discepolo come parole sincere anche se molto più sincere di tante altre parole adulanti. Occorre sempre fare il punto. Occorre verificare le ragioni della nostra adesione a Gesù. Occorre cogliere quei segni che indicano il verso giusto della fede: donare e condividere.

Data :24 Aprile 2021

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