Sono le ultime domeniche in compagnia dell'evangelo secondo Matteo. In un trittico si concentra la riflessione sulla vigilanza.
La cosa più certa di queste tre pagine è che ci sarà un incontro: con lo sposo, con il padrone, con i poveri in terra e col Cristo che li avrà rivestiti di gloria. È questo l'incontro che va desiderato, atteso.
Talenti che vengono distribuiti secondo la possibilità e la capacità di ciascun servo. Cinque, due, uno... e sappiamo bene scrivere in ordine decrescente, dal più grande al più piccolo... perché siamo uomini che calcolano, che fanno confronti, che rischiano di essere gelosi come bambini quando l'altro ha apparentemente più di me; che utilizzano questa superiorità numerica per misure tutto e sminuire chi ha meno.
Noi crediamo nel Dio che parlo ad Abramo, suo amico, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Perché non condividere quanto abbiamo per moltiplicare la gioia?