Lucentezza e lucidità

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Data :18 Giugno 2021
(2Cor 11,18.21-30 / Sal 33 / Mt 6,19-23)

Invocato Dio con il nome di Padre – Padre nostro – ci siamo scoperti figli di Dio. Cercare poi il regno di Dio e la sua giustizia, invocarne la venuta di quel regno non significa mettersi freneticamente a cercare un altro mondo ma vivere il altro modo.

Noi preghiamo per mettere a tacere in noi un certo senso di insicurezza. Ci affidiamo al Padre proprio perché abbiamo bisogno di essere destinatari dell’amore che solo può stare di fronte all’insicurezza, nota distintiva dell’animo umano. Insicurezza è paura del domani. Da qui gli affanni: cosa mangeremo, cosa berremo, cosa vestiremo?

E ci lasciamo infatuare dal fascino provvisorio delle cose e diventiamo accumulatori di oggetti che sono in tutto identici a noi, incompleti nel loro nascere. Sapete che dietro all’ultimo modello di un qualsiasi oggetto di moda, c’è già pronto il modello seguente? Altrimenti, come potrebbe reggersi il mercato? Ed è così che gli oggetti, le cose si impossessano di noi. Noi le facciamo nostro tesoro ed esse ci trattengono avidamente. Ecco dunque che ci siamo costruiti da soli un altro mondo, un paradiso momentaneo ed artificiale. 

Siamo creature a rischio di dipendenza! Il Padre ci vuole liberi. Tutto quanto vogliamo avere e tutto quanto abbiamo tra le mani piuttosto che liberarci ci illude d’amore. Abbiamo un cammino da compiere e questo cammino inizia dal lucente abbaglio delle cose alla luce interiore, sotto la quale dovremmo imparare a  guardarci e a guardare il mondo attorno a noi.

 Ciò che «tesorizziamo» e accumuliamo ci separa dagli altri. Siamo involontariamente spinti alla custodia e alla conservazione del nostro tesoro. Col tempo il cuore rischia di attaccarsi morbosamente e silenziosamente alle cose. In noi si corrode e si tarma quell’immagine e somiglianza di Dio che ci rende capaci di amare. Inizia una specie di de-creazione. Dio traeva Luce dalle tenebre, sottraeva dal caos ogni cosa e tutto esiste. L’uomo abbagliato dalla lucentezza del possesso perde lucidità, perde capacità di giudizio e discernimento, facoltà che ci rendono simili a Dio.

La tua sapienza mi sta guidando,
sebbene io non capisca come e dove.
Chiudo perciò gli occhi
e nel dolore dell’incertezza ti chiedo:
conducimi alla pienezza del mio essere,
che la tua volontà si compia,
che il tuo regno venga!
Dio, sogno di luce nella mia notte!

Dal Vangelo secondo Matteo (6,19-23)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

[…] Fragile è l’uomo ed egoista
fin da quando viene alla luce
e l’ambiente che impara a conoscere
non lo aiuta certo a migliorare.

Ma questo peccato d’origine, Signore,
non è certo una scusante per me
perché molti sono i doni e gli esempi
che ho avuto in contrappeso di grazia.

Quanto è duro e scarnificante, Signore,
spogliarsi di ogni difesa,
guardare in faccia i propri errori,
stare nudi e disarmati di fronte a te.

Ma questo tu chiedi ed apprezzi
in chi vuole sentirsi tuo figlio;
questa verità Tu cerchi nell’intimo
di chi chiede sinceramente perdono. […]

Tutto il resto è solo un inciampo,
un bisogno di sicurezza dell’uomo
che non sa ancora fidarsi di Dio,
di un amore che ha già perdonato.

(salmo 50, trascrizione di Sergio Carrarini)


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Piccoli Pensieri (1)

serena

O Signore non permettere che i veleni del mondo intossichino la nostra anima, ma la tua Parola la custodisca nella semplicità.

O Signore ti ringraziamo per le grandi opere compiute a nostro favore, per sempre Ti loderemo e Ti canteremo in eterno, il Tuo amore è immenso e la Tua misericordia è infinita.

18 Giugno 2021

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