Nati per generare e compiere

Commenti: (4)
Data :8 Settembre 2021

Natività della beata vergine Maria

(Mi 5,1-4 / Sal 12 / Mt 1,1-16.18-23)

Oltre al natale di Gesù e alla nascita di Giovanni Battista, si fa memoria della nascita di Maria, la madre di Gesù. Il suo compleanno, in parole povere. Compleanno è davvero una parola povera perché non dice molto, se non del tempo che passa, di anni che si compiono. Ma c’è altro da compiere. 

Si tratta di sentirsi dentro una storia più grande di noi, maturando consapevolezza di esserne parte. Il Vangelo che ascoltiamo oggi può aiutarci a farcene un’idea, passando anche solo in rassegna nomi appena noti o del tutto sconosciuti. Nomi propri di persone che hanno contribuito a compiere il tempo in cui doveva nascere colui che sarà la pace (Mi 5,4).

Si guarda ad una bambina appena nata per imparare da grandi a rispondere come lei ha saputo fare, noi che attendiamo sempre i tempi migliori, un domani libero da affanni, da angosce e preoccupazioni. Si guarda ad una bambina, come quando Gesù metterà al centro un fanciullo lasciando intendere che tutto il sapere umano non serve a molto se non sappiamo fare affidamento così come fanno i piccoli in modo più che spontaneo. 

Una nascita è anzitutto una buona notizia che risuona in mezzo a donne e uomini spesso così rassegnati ad essere portatori di tristi annunci. Una lunga teoria di nomi, una storia che si dipana nel tempo per aiutarci a scorgere Colui che è veramente capace di farci intendere il vero senso della Storia. 

Ci sono due verbi che risuonano forti in questo giorno: generare e compiere. Generare è mettere al mondo nell’ambito della stessa specie. Occorre dunque scoprire il valore di questa specie umana che siamo per poter essere nuovamente generativi. Forse che la scarsa natalità dica di un certo smarrimento e di una sfiducia nell’uomo? Fatichiamo forse a chiamare alla vita proprio perché di questa specie umana che siamo ne saremmo più delusi che convinti? E una volta nati fatichiamo a ricordarci di un compimento, di una strada sulla quale incamminarci perché si compiano in noi le parole dette dal Signore. Tutti questi protagonisti della genealogia di Gesù ci aiutano a ritrovare un senso, quel sottile filo rosso che unisce storie e giorni, perché si assapori quotidianamente che Dio è con noi. Ci siamo abituati a chiamare destino ciò che si compie sfavorevolmente. Il compleanno di Maria, parla di un compimento del quale non siamo pienamente coscienti ma compimento è l’altro nome della fedeltà di Dio che mantiene le sue promesse. 

Dammi un piccolo verso al giorno, mio Dio,
e se non potrò più scriverlo
perché non ci sarà più carta
e mancherà la luce,
allora lo dirò piano,
alla sera, al tuo gran cielo.
Ma dammi un piccolo verso
di tanto in tanto.

Etty Hillesum

Dal Vangelo secondo Matteo (1,1-16.18-23)

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Signore Gesù Cristo,
donaci di comprende in che cosa consiste
l’ascoltare la tua Parola, nella tua Chiesa.
Se ci hai trovati per mezzo della tua parola,
noi siamo ricchi, quand’anche fossimo mendicanti.
Comincia in noi la tua opera dall’alba
e né la fatica né il meriggio,
né la stanchezza della sera ci faranno paura.

Karl Barth


Rimani aggiornato per ricevere i miei nuovi articoli




Piccoli Pensieri (4)

Una cosa che mi colpisce da sempre rispetto alla figura di Maria è la sua straordinaria capacità di affidarsi a Dio, di fidarsi oltre ogni dire. A pensarci poi è anche naturale: per compiere la volontà di Dio occorre innanzitutto avere fiducia, avere fede. Certo con un angelo messaggero viene anche più facile… Ma noi comuni mortali come si fa? A me ha sempre molto aiutato avere una certa dose di fatalismo. Pensare che ci sia “un disegno” divino, ma non nel senso che “tutto è stato scritto a me non serve far altro che “stare” e via…”. No…Più nel senso che, tenendo a mente che alla base di ogni minimo dettaglio della vita, del creato, c’è una scintilla di amore divino, viene un po’ più facile pensare che anche le prove, quando ci sono, sono prove che -affidandoci all’amore che ha creato noi come anche le difficoltà che incontriamo- siamo in grado di affrontare e superare. Insomma bisogna avere un’autentica, piena e vera coscienza dell’amore che c’è -perché c’è- nella vita.

9 Settembre 2021
Stefania

Generare e Compiere;
sono verbi pieni di vita!

Generare è dare vita,
compiere è aver dato forma ad un qualcosa che si mostrerà mediante il risultato di un lavoro ben svolto.

Dietro a queste due azioni, ci sta il pensiero e l’intenzione,
laddove Tu Gesù sei per me il motore, lo stimolo ed il senso.

Spinta, motivazione e valore.

Tu Signore che sei Vita, permettimi di generare qualcosa di buono e compiere qualcosa di bello ogni giorno, secondo la Tua volontà.

Oggi e sempre!

Grazie …

8 Settembre 2021
Adriana

Generare e compiere….il primo termine ci dà l’ impulso a vivere con entusiasmo e fiducia nella vita e nell’ uomo; il secondo oggi, nel tempo che sto vivendo con fatica, x il peso degli anni e la vicinanza al termini del mio percorso terreno, mi apre uno spiraglio di luce e di fiducia: devo vivere con abbandono e speranza, impegnandomi a portare a termine un percorso che mi è stato donato e non deve essere sprecato.
Ecco, un riscatto rispetto alla parola morte!
Grazie, don Stefano, anche x le due splendide preghiere e la foto: anche loro regali da meditare.

8 Settembre 2021
Dina Sanino

Nel giorno della Natività della Beata Vergine Maria auguro ogni bene per il 40• Compleanno ???? di mia figlia Floriana !!!

8 Settembre 2021

Scrivi il tuo Pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


@