Un rifugio per l’umanità

Un rifugio per l’umanità

La sua vocazione è da sempre la medesima: lasciarsi raggiungere da parole altrui per accogliere profondamente in grembo. Essere «terra del cielo», rifugio del seme della Vita che viene da Dio e donare al mondo l'umanità di Dio. È una via che Dio stesso ha scelto e pure a noi, suoi figli, è capitato di passare per la stessa via, di ricorrere ancora alla madre. È opera di poeti, di artisti, di credenti... di figli. Ma non basta essere figli per dirci discepoli dell'uomo nuovo. Occorre imparare a riconoscerci fratelli. Oggi - in un tentativo di mediazione, in un'intercessione - si passa a mani nude, in mezzo alle vicende bellicose di questo tempo e ai tormenti dell'umanità con alcune parole da traghettare al porto sicuro.

Data :25 Marzo 2022
Illuminare anche le intenzioni

Illuminare anche le intenzioni

Ci sono intenzioni che restano ancor più nascoste delle parole che un muto non può pronunciare. Ma il Vangelo è Luce: esso accende speranze in chi era piombato nel buio e nulla lascia nell'ombra ma porta alla luce i segreti dei cuori, le intenzioni con le quali si pensano, si dicono e si fanno molte cose. la lotta contro il male, richiestaci dal Vangelo, non è di certo la guerra come la fanno gli uomini. La lotta contro lo spirito del Male è una veglia interminabile che ha come fine quella di risparmiare l'uomo, di salvarlo, di riportarlo alla Vita. 

Data :24 Marzo 2022
Fatti per amare

Fatti per amare

Sappiamo bene che sono i dettagli a fare la differenza. In tutto. Nelle cose, nelle persone, nelle relazioni. Ascoltare sulla porta di casa o ascoltare invitando a sedersi attorno ad un tavolo non sono la stessa cosa. C'è un ascolto che sembra mantenere distanze, marcare differenze e un ascolto che chiede e offre coinvolgimento. La Legge fu data per indicare anzitutto il cammino e orientare verso la meta. Osservare la Legge è dare prova che quel cammino da essa tracciato e proposto è percorribile e quella meta è raggiungibile.

Data :23 Marzo 2022
Rifugiarsi nella Parola o ripararsi da essa?

Rifugiarsi nella Parola o ripararsi da essa?

Ascoltare solo quello che ci si vorrebbe sentir dire non è ascolto. Vedere solo ciò che si vuol vedere non è vedere. La Parola plasma le azioni. Altre volte invece la parola serve a dare voce a ciò che non è evidentemente espresso o manifesto. Tacere o parlare? E soprattutto parlare in nome di un Altro o non compromettersi con la Parola? Ho letto in questi giorni un articolo dove si diceva che la prima vittima di ogni guerra è sempre la Verità.

Data :21 Marzo 2022
Che cosa diremo di Te?

Che cosa diremo di Te?

Il male, la violenza, le tragedie esercitano su di noi una sorta di magnetismo: rifuggiamo e temiamo l'idea che possa accadere eppure sono spesso le cattive notizie a fare più strada di quelle buone. Il mistero del male insomma, anche quello che si origina per effetto della libertà umana, chiama sempre in causa anche la bontà più grande. E non solo il male è interrogato ma anche la bontà stessa. Che senso ha essere buoni, pazienti, comprensivi e misericordiosi? E l'uomo sta davanti al Bene e al Male, sempre con occhi increduli o stupiti. E a Dio sembriamo sempre chiedere: «Com'è che non dici nulla? O forse hai già detto tutto e noi siamo solo sordi e non volgiamo o non abbiamo voluto intendere?»

Data :20 Marzo 2022
Il silenzio di Giuseppe

Il silenzio di Giuseppe

Giuseppe è uno di quei mandorli che di questi giorni colorano i paesaggi. Egli sta alle porte della primavera per parlare di Dio, fiorendo silenziosamente, mentre la terra ha troppa sete. La polvere, mentre cammino, si solleva dal suolo. Un gran polverone il nostro passaggio terreno! Servono passi e passaggi più lievi. I cieli si colorano di rosso perché le sabbie impalpabili dei nostri deserti sono trasportata ad alte quote dai venti in attesa di tornare a terra, in questo stravolgimento del mondo. Invocare la pioggia è chiedere pace anche per la polvere, per la cenere, per la terra.

Data :19 Marzo 2022
Si salvi chi può o chi vuole serva?

Si salvi chi può o chi vuole serva?

E dunque: quando la vita è minacciata e in pericolo, quali reazioni abbiamo? E non quelle a tavolino, quelle studiate e pensate... quelle che istintivamente assumeremmo. Davanti al pericolo qualcuno scappa ma qualcuno può rimanere paralizzato della medesima paura. In mezzo allo stesso pericolo qualcuno urla e grida, altri sono ammutoliti. Abbiamo a che fare anche noi umani con diverse reazioni e un certo istinto di sopravvivenza, talora più marcato in alcuni. Nel Vangelo di oggi, è sfacciata e al contempo tenerissima la madre dei figli di Zebedeo. Cosa può fare una madre se non pensare di mettere in salvo la vita del figlio?

Data :16 Marzo 2022
Tronisti?

Tronisti?

Siamo invitati a vegliare a quel pericoloso bisogno di distinzione, a quel bisogno di dominio. Probabilmente nelle prime comunità di discepoli già qualcuno era caduto in questa trappola. La «povera gente» dubita d'avere perso la fede; ai vertici invece si discute di cosa fare per ridare alle comunità un certo appeal, cioè quella capacità di essere ancora attrattivi. È venuto il tempo di tessere di città in città una rete con i fratelli degli altri Paesi per far sentire meno soli chi non si rassegna al linguaggio della violenza

Data :15 Marzo 2022
Senza nulla togliere… anzi!

Senza nulla togliere… anzi!

...Come se non restasse più all'uomo che piangersi addosso. E quando la vergogna è sul volto non resta che nascondersi. Il perdono non si ottiene nascondendo il proprio volto per la vergogna del male compiuto, anzi c'è da esporlo doppiamente a Dio e all'uomo. Davanti al male compiuto, Dio non toglie... ma ci arricchisce della luce del suo volto.

Data :14 Marzo 2022
Unico fuoco da ascoltare

Unico fuoco da ascoltare

Si inizia sempre da un principio, da alcune cose prime, principali, primarie, primitive. Si racconta di figli che nasceranno, che sono sempre speranza anche nelle notti. Si racconta poi di antichi riti, di come l'uomo fin da principio faccia alleanze, stipuli accordi per la convivenza pacifica. E sempre, quando c'è da fare alleanza ci sono linee di demarcazione da tracciare, confini e limiti oltre i quali è bene non andare. «Fuoco!» non può essere ordine sulla linea di trincea. Anche le parole più belle le abbiamo travisato e reso perverse. Fuoco è luce e calore, parole di civiltà. C'è un solo fuoco da invocare, da ascoltare.

Data :13 Marzo 2022
Filiale ritocco

Filiale ritocco

Nella storia personale di ciascuno così come nella storia più grande, molto cambia da quando veniamo equipaggiati di comandamenti da osservare. Segnano appartenenze e delimitano confini, regolano rapporti e convivenze pacifiche. Tuttavia crediamo erroneamente di essere figli solo perché abbiamo osservato la Legge. Siamo figli del Padre anche quando Egli - con la misericordia e il perdono - perfeziona la sua opera.

Data :12 Marzo 2022
Venirsi incontro

Venirsi incontro

La preghiera apre cammini che da sé portano fuori di sé. Quando preghiamo è Cristo stesso che viene a noi portando con sé una moltitudine di fratelli. Non è dunque una distrazione che si insinua nella quiete della nostra preghiera: è esattamente l'esito, il frutto della preghiera. La preghiera che riprenderemo dopo un gesto di riconciliazione si trasforma in lode e ringraziamento per questo venirsi incontro.

Data :11 Marzo 2022

@