Cattedra povera

Cattedra povera

Credo che l'opera d'arte in questione, sia sparita, ridotta nel più breve tempo possibile ad un pezzo da museo. A conferma di quanto siamo restii ad immaginare una signoria del servo. Ci portiamo dentro questa resistenza ad accettare questo capovolgimento che la fede stessa in Gesù ci chiede. Le nostre domande sono per lo più così insensate... resta luminosa e vera la domanda di Gesù: «Cosa volete che io faccia per voi?» Le domande che poneva ai suoi non erano che una totale disposizione a servire l'uomo.

Data :26 Maggio 2021
Divincolarsi

Divincolarsi

È scritto fin dal principio – nella Bibbia come nelle storie di tanti popoli e di tante religioni – bisogna lasciare il padre e la madre per dare vita ad una nuova storia. Ci sono separazioni e tagli che sono necessari per vivere.  Eppure tendiamo ad aggrapparci al passato per trovare sicurezza. E perfino i beni, le cose danno questa presunta sicurezza. Sempre preoccupati di ciò che abbiamo perso, sempre a leccarci le ferite di quei tagli vivi che la Parola di Dio è riuscita – nonostante noi – ad operare in noi. Lo sguardo è troppo spesso rivolto a ciò che non si ha più, à ciò che s'è perso, o lasciato. Il Cristo comunica ai suoi discepoli lo Spirito, lo stesso amore del Padre, un Dio che non assorbe le energie degli uomini, ma trasmette loro le proprie.

Data :25 Maggio 2021
Materna, filiale e fraterna

Materna, filiale e fraterna

A Cana l'acqua si trasformò in vino; ai piedi della croce il vino era già diventato aceto. Troppo poco ci curiamo della gioia che Gesù ci ha dato. La lasciamo da parte, come vino che va in aceto. Venne per moltiplicare la gioia e gli uomini guastarono la festa. Moltiplicare la gioia o non dover essere costretti a sospendere la festa, è qualcosa che sgorga dall'obbedienza alla parola del Figlio, parola che ora, per noi, è già Vangelo.  Ma il Figlio ha ancora sete. Come ebbe sete al pozzo, quando incontrò la Samaritana. L'uomo ha sete di relazioni che danno vita, che generano. Anche quello stare sulla croce o ai suoi piedi non poteva che trasformarsi in un momento generativo.

Data :24 Maggio 2021
Tu parli “amorese”? (cercasi traduttori simultanei)

Tu parli “amorese”? (cercasi traduttori simultanei)

«Amorese» è un vocabolo che non esiste nella lingua italiana. Almeno per i grandi. È un vocabolo che non esiste in nessuna lingua del mondo. Per i piccoli invece... l'«amorese» è la lingua degli amici di Dio, quando sono pieni di Spirito santo. La più grande opera di Dio è far sapere che il mondo è totalmente abbracciato dal suo Spirito. Fasciato, avvolto della sua Luce. Fin da principio. Si cercano traduttori simultanei, gente disposta a proclamare con quanto si è in grado di fare, anche in modo semplice ma determinato, ciò che Dio vuole far sapere al mondo.

Data :23 Maggio 2021
Pietro e Giovanni: istituzione e profezia

Pietro e Giovanni: istituzione e profezia

Siamo al termine del Vangelo di Giovanni. Compare la firma dell'autore. Non un testo anonimo, bensì il testo di chi, ponendo la propria firma intende metterci la vita. Porre una firma è anche questa una dichiarazione di identità. L'autore del quarto Vangelo si fa conoscere al termine dell'opera che Dio ha compiuto attraverso Gesù. Egli stesso si sente più compiuto. Non so se anche a voi capita di guardarvi attorno per cercare di scorgere in questa Chiesa, a tratti fin troppo istituzionale, quella profezia che Gesù stesso autorizza ad esistere.

Data :22 Maggio 2021
Un finale bello da ricominciare!

Un finale bello da ricominciare!

Pietro disse che sarebbe andato a pescare. Alcuni lo seguirono. Ed era ancora notte. Non presero nulla. Il risorto si avvicina e a quei pescatori delusi chiedendo da mangiare. Sono tutti indizi: forse ciò che può risvegliare in noi la fede è proprio uno sconosciuto che si avvicina a chiederci del pane. Una liturgia a cielo aperto, un'Eucarestia con il Risorto, in mezzo al creato di cui Egli è già Signore. E quell'invito: «Venite a mangiare» toglie ogni dubbio. Toglie ogni timore. Ogni imbarazzo. Ricreata la scena del brano di Vangelo odierno, vi lascio soli. Il Vangelo di Giovanni non poteva che chiudersi con questo bel finale che apre a nuovi orizzonti: sediamoci anche noi attorno al fuoco ad ascoltare queste domande dell'Amico all'amico.

Data :21 Maggio 2021
Ampiezza di sguardo

Ampiezza di sguardo

Si tratta di raggiungere la piena statura di Cristo, di arrivare a sentirsi figlio come Gesù stesso sapeva di esserlo. C'ha messo una vita per comprenderlo. Ha dato la vita per questo. Si tratta di comprendere che l'unica cosa da salvare è proprio questa relazione. Si tratta di lasciar crescere questo Figlio di Dio che noi siamo. Sono le dimensioni dell'amore e della fede.

Data :20 Maggio 2021
Figli del nostro tempo. Figli di Dio

Figli del nostro tempo. Figli di Dio

Accanto ad un nome proprio di persona, abbiamo ricevuto il nome di «figlio di Dio». Questo è il nome che il Padre ci ha dato e per questo nome Gesù prega: che non ci accada di perdere questa consapevolezza, che non ci accada che il Maligno insinui in noi il sospetto che non siamo figli di Dio o perfino il sospetto stesso che Dio non sia per noi Padre. 

Data :19 Maggio 2021
Occhi al cielo

Occhi al cielo

Alzava gli occhi al cielo e subito entrava in dialogo con il Padre, un dialogo dentro il quale tutte le cose vengono viste da un'altra prospettiva. Perfino la morte. Fu proprio dentro quei momenti di preghiera che maturò la consapevolezza di come spendere il suo tempo, di come passare quell'ora della passione. Che Dio sia amore, che la vita eterna sia conoscerLo veramente per ciò che egli è, è qualcosa che non possiamo scoprire da soli.

Data :18 Maggio 2021
Un’ora: sessanta minuti?

Un’ora: sessanta minuti?

Quanto dura un'ora? Sessanta minuti, rispondiamo. Ma per chi non è di questo mondo, viene un'ora particolare che non dura sessanta minuti. Venne la sua ora: il tempo di dare la vita per i suoi amici. Il mondo fece la somma di tutti i segni che aveva compiuto. Uno strano calcolo. Il risultato fu quell'ora, il momento della sua passione, l'ora del principe di questo mondo. Il tempo in cui le tenebre sembravano vincere sulla Luce. Senza la compagnia di quel Maestro come sarebbero girate le giornate dei discepoli? I tempi che non rientrano nei nostri calcoli, i tempi che non riusciamo a gestire, sono tempi in cui ci si può presto scoraggiare, arrendere. È tempo prezioso quello che spendiamo ad ascoltare la sua Parola: guadagniamo pace e coraggio. 

Data :17 Maggio 2021
Ascende chi sa discendere

Ascende chi sa discendere

Andavano verso Gerusalemme. Salivano al monte di Dio. Un invito riecheggiava su note festose di salmi scritti appositamente per quella salita. È dell'uomo questo desiderio di salire, di ascendere, di elevarsi in alto. Ma con quale spirito ci si eleva? Eppure è delle creature sentire perfino un'irresistibile attrazione per la terra. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi la via per ascendere ogni volta che sentiamo quant'è gravoso vivere.  Venne in pellegrinaggio verso l'umano, fino a discendere negli inferi. Conobbe la sete, la fame, il freddo... Pareva davvero che abbassandosi, volesse fare grande l'uomo. Ma per un altra via, con un altro Spirito. Elevare l'uomo, non lasciarlo sprofondare nella polvere, invitarlo a crescere, a rinascere dall'alto. Una nuova gestazione, quella della comunità dei suoi discepoli, che di lì a poco, nella Pentecoste avrebbe avuto il suo natale.

Data :16 Maggio 2021
Se ti dimentico Gerusalemme… (nuove audio-letture)

Se ti dimentico Gerusalemme… (nuove audio-letture)

Non mi ha mai interessato andarci... fin quando  - era il 2010 - venne il momento del mio primo viaggio in Terra Santa. Gerusalemme poi - una volta vista - ti prende. «Qui è successo tutto e qui succederà tutto di nuovo». Sento che non possiamo restare muti. Cosa dire dunque? Ecco, penso che potrei anche solo aprire la bocca per raccontare una storia... senza che la Storia faccia nuovamente paura. Prendo dalla mia libreria un libro. Un romanzo. Provo a rileggerne l'inizio. Sento che può andare...

Data :15 Maggio 2021

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