Credere a chi ha creduto

Credere a chi ha creduto

L'Evangelista Marco avrebbe concluso il suo Vangelo descrivendo la delusione delle donne che si sarebbero accontentate di trasformare l'amara constatazione della morte del Maestro con l'inebriante dolcezza dei profumi con i quali avrebbero desiderato ungere il cadavere. Resurrezione dunque non è soltanto un fatto accaduto a Gesù ma anche una trasformazione interiore dei discepoli stessi e della comunità dei credenti. Nella vita dei credenti resterà d'ora in poi un miscuglio di pensieri umani e divini. È il passaggio di Gesù che ha seminato in noi quest'altro modo di guardare la vita quotidiana... in attesa che Cristo sia tutto in tutti.

Data :10 Aprile 2021
Anche i pesci si fecero dono

Anche i pesci si fecero dono

Tornare in Galilea sembra quasi ritornare al punto di partenza. Unico indizio di novità: lo chiede il Risorto. Umanamente parlando, tornare in un luogo dove si sono vissuti momenti intensi in compagnia di qualcuno è certamente qualcosa di struggente. Imbarazzante poi per un pescatore tornare da una notte di lavoro e non aver nulla da mettere sul mercato. Improvvisamente perfino dei pesci sembrano disporsi ad essere, essi stessi, un dono per completare il disegno di quell'Uomo che chiese da mangiare, un'illustrazione di una comunione più grande. Il dono di sé è necessario per riconoscere il Risorto.

Data :9 Aprile 2021
Con la pace in mano

Con la pace in mano

I racconti dei discepoli che lo avevano nuovamente incontrato dovevano essere così intensi che sembravano materializzarne la presenza. Forse noi siamo narratori stanchi e delusi di avvenimenti del passato. Un po' di entusiasmo, un po' più di convinzione tra i discepoli di oggi non guasterebbe. Il Risorto stesso deve nuovamente darsi da fare per aprire la mente dei discepoli alla comprensione delle Scritture. Comprendere le Scritture è tastare con mano la solidità della Parola fatta carne.

Data :8 Aprile 2021
Impediti a riconoscere poi capaci di narrare

Impediti a riconoscere poi capaci di narrare

Il racconto dei discepoli di Emmaus è forse il più rappresentato nella pittura di tutti i tempi. Diversi artisti ne hanno fatto un soggetto di studio per anni come a dire che questo racconto è un'inesauribile fonte di ispirazione. A leggere quest'oggi il racconto dei discepoli di Emmaus, l'attenzione mi cade su quegli occhi impediti a riconoscerlo. C'è una Vita da illustrare, da gustare e da narrare: il Risorto ci porta questa buona notizia. 

Data :7 Aprile 2021
Il solco delle lacrime: dagli occhi alla bocca

Il solco delle lacrime: dagli occhi alla bocca

Chi lo uccise non sapeva che Egli s'era fatto protagonista di un gesto ancor più decisivo di chi può far perdere la vita: dare la vita ben prima che venga tolta! Maria vorrebbe ancora trattenere per sé, non lasciarsi sfuggire Colui che tanto cercava e tanto amava. Chi ama non trattiene per sé, chi ama dona. Rabbunì - il Maestro - aveva insegnato soltanto a perdere la propria vita... per darne a chi non ne aveva.

Data :6 Aprile 2021
Annunci e dicerìe

Annunci e dicerìe

Chi pensa di risolvere la questione della resurrezione con due calcoli imbastiti a regola d'arte dice già di non credere. Adorare il Signore - questo fecero le donne trovandosi davanti il Risorto - è portare alla bocca, cioè trasformare nuovamente in parola e in annuncio ciò che gli occhi hanno veduto, ciò che gli orecchi hanno udito. Adorare il Signore non è stare immobili, come a volersi nascondere e sottrarre dalle responsabilità della fede. L'annuncio di Pasqua e le strade che il Risorto chiede di percorrere ci fa ricchi di un nuovo nome: quegli amici, così chiamati fino alla fine, fin dopo il tradimento, sono ora diventati fratelli. 

Data :5 Aprile 2021
Dilucolo

Dilucolo

Una parola desueta o insolita può ancora spingerci a leggere per cercare di capire cosa significhi? Quando sentivano il Maestro parlare di «resurrezione» si chiedevano la stessa cosa. Non comprendevano cosa significasse risorgere da morte. Il mio incontro con le Sacre Scritture, devo riconoscerlo, avvenne per altre vie. Per strade non consuete. Per quanto concerne la Pasqua - ne ho una certezza vivida - tutto avvenne per mezzo della musica.Le parole bellissime dei profeti le scoprii proprio lì e le imparai a memoria col suono di melodie e di arie sacre. Le parti dei cori mi riempivano il cuore. Sentivo che per dire certe cose occorreva essere più di uno...

Data :4 Aprile 2021
…custodendo il silenzio

…custodendo il silenzio

Con il senno di poi - col quale facciamo sempre molte cose - comprendiamo che questi insegnamenti per discepoli, furono anzitutto la vita stessa del Maestro. E perdendo il senno, tra urla concitate di una folla che grida unanime la condanna, la volontà di potenza fa sempre un gran rumore. Pilato era diviso tra questa folla che, all'esterno, urlava e quel silenzio dentro il pretorio, davanti a Gesù. Il silenzio che seguì la morte di Gesù giunge fino a noi ancora oggi. Il silenzio ci permette di ascoltare quella vita divina che si risveglia in noi. Usciamo di senno quando il rumore e le urla delle folle prendono il sopravvento. E ci inaridiamo. La sorgente interiore pare spenta, ma la resurrezione inizia da dentro.

Data :3 Aprile 2021
L’Amico che mantiene la Parola

L’Amico che mantiene la Parola

Oggi vorrei solo proporvi di leggere il racconto della passione secondo Giovanni, distribuendone l'ascolto nell'arco dell'intera giornata. Prendetevi il tempo e fermatevi, in questo giorno santo, interrompendo per brevi attimi ogni vostra attività per camminare silenziosi dietro a Gesù, in ascolto della sua Parola.

Data :2 Aprile 2021
Lavando i piedi, apriva il cammino

Lavando i piedi, apriva il cammino

Siamo pieni di retaggi e stereotipi religiosi e ancora fatichiamo a comprendere ciò che sempre dobbiamo imparare dal nostro Maestro e Signore. Si avvicinava la sua ora, l'ora della croce. Ma aveva già in quella sera i tratti del risorto, le sembianze di un misterioso viandante che si accosta a quei camminatori stanchi e smarriti.

Data :1 Aprile 2021
Noi, il luogo della Sua Pasqua

Noi, il luogo della Sua Pasqua

Le cene degli ultimi giorni della sua vita terrena furono particolarmente intense. A dire il vero, ogni volta che si stava a tavola con Lui c'era un'intensità di comunione tale che la misericordia la si gustava a bocconi. Tra la contrattazione del prezzo del tradimento e lo svelamento del traditore, l'evangelista Matteo, colloca un piccolo dialogo tra Gesù e i suoi discepoli, una piccola missione da compiere: andate in città da un tale. Cos'è dunque la Pasqua se non sapere che il Suo passaggio tra noi ci riguarda da vicino?

Data :31 Marzo 2021
Nostro fratello Giuda (don Primo Mazzolari, 1958)

Nostro fratello Giuda (don Primo Mazzolari, 1958)

Ogni anno, non appena nel racconto evangelico compare il nome di Giuda Iscariota, vado a rileggermi quest'omelia che don Primo Mazzolari tenne nel giovedì santo del 1958. Ve ne ripropongo alcuni passaggi.

Data :30 Marzo 2021

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