Ma perché se ne andò?

Ma perché se ne andò?

Venne a raccontarci di un padre. E come ne parlava Lui, questo nessuno sapeva farlo. Nessuno sapeva dire cose simile. Pagine e pagine di Scrittura raccontano poi di fraterne gelosie. E la parabola del padre con due figli, si aggiunge a tutti questi racconti. Essere figli è il dono originario da custodire. La fraternità è effetto concreto di questa consapevole scoperta. Laddove non c'è fraternità e gioia per la vita altrui ritrovata, significa che stiamo guardando la vita con occhi economi e da tornaconto.

Data :6 Marzo 2021
Nella piana di Ninive

Nella piana di Ninive

Proviamo ad allargare l'orizzonte. E facciamolo insieme ai piccoli. Prendete un atlante o un mappamondo (esistono ancora?), una mappa geografica o una qualsiasi app(licazione) e cercate Roma. Poi Baghdad. Sei mila anni di storia! Noi veniamo da lì, le radici della nostra fede affondano lì: quello è il luogo dei racconti biblici, quelli che stiamo leggendo, dove ha vissuto Abramo, dove ha camminato il profeta Giona, dove gli abitanti di Ninive al sentirlo parlare si sono convertiti... Il mondo al tempo della pandemia s'è rimpicciolito: dentro le mura di casa sembra che tutti i problemi siano i nostri. Ma ci sono situazioni di cui non sappiamo né parliamo più. Un viaggio con Francesco ci può fare bene.

Data :5 Marzo 2021
L’irrimediabile e il compimento

L’irrimediabile e il compimento

Chi di bisso si veste, ancora di bisso si vestirà. E i lauti banchetti -  pandemia o non pandemia - per chi è abituato a pensare solo a se stesso, sono sempre possibili. I poveri sono spesso paragonati allo scarto delle nostre società ma, probabilmente, ne sono anche il prodotto. Il non condividere produce povertà. Certamente il racconto del ricco e del povero Lazzaro vuole ammonirci quanto al cattivo uso delle ricchezze, ma c'è un invito a considerare seriamente, pure ai nostri giorni, le parole dei profeti. L'ascolto di Dio inizia dalle Scritture e continua sulla porta di casa, per le strade dove viviamo. 

Data :4 Marzo 2021
Cos’è il bene dei figli?

Cos’è il bene dei figli?

«Repetita iuvant», si dice. Le cose ripetute giovano, aiutano. A capire meglio, potremmo dire. Per la terza volta ripeté il senso di quell'andar per via: Gerusalemme è la meta finale di quel cammino. E noi, invece, sempre a cercar raccomandazioni, intercessioni, protezioni. E primi posti da conquistare. O anche solo figli da sistemare. Lo si fa per il loro bene... ma cos'è il bene dei figli?

Data :3 Marzo 2021
Soltanto Lui

Soltanto Lui

Credo sempre più che Gesù - Lui soltanto - poteva dirci che Dio è Padre. Forse a qualcuno di quelli che studiavano «attorno a Dio» sarà pure venuto in mente... Dire apertamente che Dio è Padre e dirlo ad alta voce con tutto se stessi, è troppo compromettente. E mentre lo accusavano di essersi fatto come Dio, non compresero che egli semplicemente si stava comportando come un figlio. Libero. E quando si è liberi le cose si comprendono meglio, non devi di certo tacere per stare sottomesso a qualcosa o qualcuno.

Data :2 Marzo 2021
Versare, colmare, traboccare

Versare, colmare, traboccare

L'ideale della perfezione potrebbe in realtà scavare fossati e distanza che potrebbero ad un certo punto risultarci incolmabili. La perfezione, potremmo dire, è nella misericordia. È l'essere misericordiosi che perfeziona i nostri rapporti. Confondiamo la felicità con l'avere, con il possedere, con il trattenere per sé. Il Vangelo suona sempre e anzitutto come un invito a dare. Tutto. Anche la propria vita.

Data :1 Marzo 2021
Non è solo un monte… ma l’inizio del regno

Non è solo un monte… ma l’inizio del regno

Il Vangelo di oggi immediatamente ricollocherà diverse persone in un luogo preciso. Il passaggio al monte Tabor è uno dei luoghi che non si dimenticano affatto del Pellegrinaggio. Salire sul monte era come avere appuntamento con Dio. Vi saliva Mosé, Elia. Vi salì Abramo accompagnato dal figlio Isacco. E cosa mai volevano vedere? E capire? E cosa mai stavano per ascoltare?

Data :28 Febbraio 2021
Il sole, la pioggia, l’orizzonte celeste

Il sole, la pioggia, l’orizzonte celeste

Comandamenti e leggi servono per tracciare il cammino, per mantenere più chiaramente una traiettoria. L'amore del prossimo funzionava da coagulante all'interno di un medesimo gruppo. Anche all'intento del popolo che Dio stesso s'era scelto. L'identità di un gruppo si crea nel riconoscersi amici, alleati, aggregati attorno ad un ideale. Si stigmatizza facilmente nella categoria di "nemico" la figura di colui che minaccia, di colui che può mettere in pericolo il quieto vivere. Definita la meta e inquadrato meglio l'orizzonte si va ben oltre una mera serie di precetti da osservare.

Data :27 Febbraio 2021
Dal “Non uccidere” al dare vita

Dal “Non uccidere” al dare vita

«Non basta non fare il male. È bene fare il bene». L'aforisma francescano è ormai nel cuore di tanti o sulla bocca di molti. Questa simpatica formula sta quasi lì ad illustrare un concetto religioso molto presente: quello dell'obbedienza legalistica. In fondo in fondo, a fondamento del credere più comune, noi siamo quelli del «rubato non ho rubato, ucciso non ho ucciso... male non ne ho fatto ad alcuno».  Il fiorire di trasmissioni che amplificano il cammino delle indagini e della giustizia dicono che sono ancora molti gli spettatori. Il racconto biblico non è ingenuo e ci sconcerta sempre: accanto alla bontà di Dio che, fin da principio, da forma alla Vita, tra le stesse pagine racconta dell'esperienza del male domestico e fraterno.

Data :26 Febbraio 2021
Il trauma di una porta chiusa

Il trauma di una porta chiusa

Certo, sentirsi dire che siamo cattivi, fa un certo effetto... Lasciate perdere per un istante quell'affetto incondizionato che abbiamo verso Gesù e lasciamoci anche un po' ferire da questa parola. Il nostro «caro ed amato buon Gesù» ci dice che siamo cattivi: «Se dunque voi che siete cattivi...» Il Vangelo di oggi ci pone davanti ad una porta chiusa, e quella porta è proprio quella che ti hanno sempre detto essere aperta. Cosa facciamo ora davanti a quella porta chiusa? Capricci? Piantiamo lì tutto? Ce la prendiamo perché le cose non sono andate come pensavamo di sapere o come ce lo aspettavamo? quando preghiamo noi siamo esattamente collocati davanti ad una porta chiusa. E l'invito evangelico è esattamente a bussare. Un'esperienza che ci obblighi a bussare, farà maturare in noi una maggior consapevolezza di ciò che chiediamo e saremo educati nel chiedere, nel dare, nel condividere.

Data :25 Febbraio 2021
Segno di un nuovo inizio

Segno di un nuovo inizio

Su un'ipotetica linea del tempo, nel conto degli anni e del tempo che passa, noi siamo quelli «dopo Cristo». La nascita di un bambino capace di azzerare tutti i contatori del tempo, ha in sé qualcosa di straordinario. Segno evidente di un nuovo inizio. Non fu un automatismo, lo sappiamo.  Non basterà saperci generazione che vive nel tempo che chiamiamo «dopo Cristo» per dirci capaci di pronunciare parole capaci di mutare il corso di una giornata, di un'esistenza. La Parola, certo, non è fatta per essere trattenuta.

Data :24 Febbraio 2021
Pregare è ritrovarsi

Pregare è ritrovarsi

Del luogo dove pregare già aveva dato indicazioni. Ma la nostra vera questione permane: come pregare? Cosa dire? E vorremmo una scuola, un maestro che ci insegni l'alfabeto e le parole. Ma la vita parte dal grembo e cresce nella casa. La preghiera è intima e confidente. Occorre davvero saper perdere le parole... sapere di non saper pregare. È un po' come ripetere a coloro ai quali vogliamo bene che... vogliamo loro bene. È piuttosto un'esclamazione della nostra anima che si sorprende di saper amare, e di avere perfino slanci e traiettorie interiori che sono orientati agli altri e al cielo. Preghiamo chiedendo Dio. Preghiamo chiedendo noi stessi. Per ritrovarlo, per ritrovarsi.

Data :23 Febbraio 2021

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