Parole chiave

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Ciò che ci sarà dato di vivere è sempre frutto di incontri, di legami, di dialoghi personalissimi. Nel nominare la maternità e la paternità di un figlio, si richiamano alla mente tratti somatici e qualità di carattere... è l'unico modo, umanissimo, per iniziare a comprendere l'altro.  Alla viva domanda indirizzata con maggior precisione a coloro che lo stavano seguendo, Pietro si trovò davanti Gesù, come quanto ci si trova davanti ad una persona, magari in un particolarissimo momento della propria esistenza e, riconoscendo già in quell'incontro un aiuto, una salvezza non ancora ben definita, gli si dice: «Ti ha mandato il Signore!».

Data :22 Febbraio 2021
Fin dove è bello il deserto?

Fin dove è bello il deserto?

Il deserto è bello un giorno. Forse nemmeno un giorno. Giusto il tempo di accorgersi cosa sia veramente. Il tempo di perdere il senso del tempo e dello spazio. Non è infinito ma non sai fino a quando. Quanto dura? Quanto c'è da qui a laggiù? Il tempo che scenda il sole dietro i monti brulli e rocciosi ed è notte. Un'escursione termica che sbalza i corpi facendoli passare dal vento caldo che secca le labbra alla fredda notte da far tremare. Come il passaggio tra istanti di grazia e morsi di fame o di tentazioni.  Si cercano più volentieri rifugi e conforto. Tane o case. Di questi tempi - forse - ancora di più. Un figlio è sempre e comunque da proteggere, pensiamo noi. Un Altro invece direbbe che i figli vanno spinti nel deserto, se vogliamo che nascano anche dall'Alto. Stare nel deserto fa sorgere sempre nel cuore una domanda: «Cos'è mai questo figlio dell'uomo?»

Data :21 Febbraio 2021
Come mi vedi?

Come mi vedi?

L'evangelista Luca miscela accuratamente racconti di malati guariti e peccatori perdonati, senza nemmeno marcare troppo la linea. Gli disse: «Seguimi». Sapeva bene la portata di quella parola. Ne conosceva la forza. Come quando diceva: «Alzati». Ci sono parole essenziali alla vita, come quando Dio disse: «Luce». E poi quel banchetto dove Gesù vedeva già in quella capacità di condividere, i frutti di quella parola che aveva indirizzato all'uomo seduto al banco del guadagno.

Data :20 Febbraio 2021
Spreco e sperequazione

Spreco e sperequazione

Immaginiamo questa scena: una mamma (il papà - in genere - è già uscito per guadagnare il pane) questa mattina sveglia i suoi bambini dicendo loro: «Oggi facciamo un gioco!». Non male come risveglio! I bambini, in un lampo, saltano fuori dal letto, curiosi di sapere di che gioco si tratta... Ma non sarà un gioco da ragazzi e il filosofo Nietzsche avrebbe ancora qualcosa da rimproverarci in merito alla resurrezione di Cristo e alla nostra poca capacità di testimoniarla.

Data :19 Febbraio 2021
Spassionati annunci

Spassionati annunci

«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male». Inizia anche così la Quaresima. Perché vivere è sempre compiere delle scelte. E noi siamo sempre davanti ad un bivio. Da quanto il Vangelo è risuonato ai nostri orecchi, da quando Gesù di Nazareth ha mosso i suoi passi su questa terra, noi non possiamo più solo percepirci come fuggitivi, come persone che cercano scampo. La vita è piuttosto una sequela. La quaresima è il tempo per maturare scelte e muovere i  conseguenti passi.

Data :18 Febbraio 2021
Apriti un lucernario nel cuore

Apriti un lucernario nel cuore

Quella sottile e impalpabile cenere sussurra alle nostre teste grevi il pensiero della consumazione, della fine di ogni cosa. Quella cenere sottile viene a noi accompagnata da alcune parole: «Convertiti e credi al Vangelo». Tutto il Vangelo è qui: credere che Egli è con noi fino alla consumazione del mondo. È nuovamente tempo di aprire un lucernario nel cuore, di dare alle nostre case un'apertura verso il Cielo... "Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti..."

Data :17 Febbraio 2021
Malsane lievitazioni…

Malsane lievitazioni…

In tempi burrascosi da attraversare - di cui lo spostamento in barca potrebbe essere un simbolo già che non si hanno i piedi a terra e per il fatto che una tempesta potrebbe sempre giungere all'improvviso - cresce a dismisura un senso di incertezza, la paura del futuro, il bisogno di avere sicurezza e garanzie. Almeno il pane! Non c'è nulla di più rassicurante per l'uomo che fare scorte e provviste per sopperire all'incertezza sul futuro. Il potente bisogno di accumulare è dentro nella pasta umana. Si finisce per ascoltare soltanto la propria fame dimenticandosi che potrebbe essere pure quella di tanti nostri simili.

Data :16 Febbraio 2021
Più o meno… un segno

Più o meno… un segno

Parte di ciò che noi insegniamo è una scuola di comprensione e di decifrazione di segni. Scrivere, leggere, fare calcoli, disegnare, dipingere, progettare: è tutto un insegnamento. A scuola ci siamo andati anzitutto proprio per imparare il linguaggio dei segni, per comprenderne il significato e la portata. Che differenza c'è tra il segno «meno» e il segno «più»? Fate due calcoli utilizzando questi segni e vi troverete impoveriti o arricchiti.  Un bambino è un uomo in più sulla terra, la sua morte una vera sottrazione. Più o meno... ecco inquadrata l'esistenza. Tra questi due segni estremi, nell'arco della sua esistenza terrena fece altri segni di condivisione... e moltiplicava la gioia, lo stupore, cresceva il regno di Dio come da un chicco di grano si ricava il trenta, il sessanta, il cento per uno.

Data :15 Febbraio 2021
Umani stillicidi e tocchi di compassione

Umani stillicidi e tocchi di compassione

La compassione è un contatto interiore che sempre precede una manifestazione di tenerezza. Quanto più il segno esteriore che esprimerà la compassione è deciso e coraggioso, tanto più grande è la cassa di risonanza interiore. Ogni situazione di malattia, di morte e di esclusione, ogni domanda che trova una eco dentro di noi è un contraddittorio stillicidio. Sentiamo che non è nella lontananza la soluzione del mal di vivere ma non sappiamo più come fare a raggiungerci, a metterci nuovamente in contatto. Cerchiamo guarigioni profonde, non superficiali.

Data :14 Febbraio 2021
L’uomo ha risorse sconosciute

L’uomo ha risorse sconosciute

Nel deserto ebbe fame. Gli si propose di trasformare pietre in pane. Si sarebbe procurato il pane soltanto per la sua fame, separandosi così dagli uomini e il divisore avrebbe avuto la meglio. Nel deserto ebbe fame anche il popolo che dall'Egitto camminava verso la terra promessa. Ma fu l'inizio dei lamenti e dei rimpianti. Si stava meglio quando si stava peggio... "L’uomo ha risorse sconosciute, e la stessa vita è nella sua imprevedibilità assai più grande di tutte le nostre statistiche. Questa in fondo è la razionalità più grande: sapere che la vita è ben di più di tutti i nostri conti, di ogni nostra ragionevole previsione"

Data :13 Febbraio 2021
Siamo già dentro il segno

Siamo già dentro il segno

Gridare al miracolo sarebbe ingenuità da prima vista, per questo intendere la fede come qualcosa di magico. Non sapere più a chi rivolgersi e a che santo votarsi, è espressione che meglio traduce i nostri umanissimi smarrimenti. Serve qualcuno che ci faccia ascoltare il Vangelo, una parola veramente buona. Pensiamoci un istante: quando ci siamo aperti all'ascolto del Vangelo? Quello sguardo rivolto al cielo - e quel sospiro - prima di pronunciare quell'unica parola «Apriti» indica l'origine della Parola stessa e mette la firma di Colui che disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza». Cosa sento in ciò che vedo? Cosa vedo quando ascolto?

Data :12 Febbraio 2021
Accucciati per fede

Accucciati per fede

Ogni volta che troverete il vostro fedele amico a quattro zampe ai piedi del tavolo mentre state mangiando, sarà proprio lui a farvi ricordare questa pagina di Vangelo. Un cane è forse la prova per l'uomo che ci sono linguaggi che oltrepassano la parola stessa. È un bello scacco per l'essere umano, che pur vantando il dono della parola, non sempre ne fa uso appropriato. C'è un'infinita, estenuante e fiduciosa attesa negli occhi dei cani ai piedi della tavola. Il loro sguardo implora e interroga la nostra capacità di condividere. Ai piedi di quella tavola dove Gesù stesso siede, c'è un frammento di quella misericordia che non avrà né fine né confine. Fu anche questa una grande storia di comunione e di condivisione... per noi e per tutti. 

Data :11 Febbraio 2021

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