Cosa c’è nel cuore?

Cosa c’è nel cuore?

Non sopporterei l'idea di non sapere più come gira il mondo e quanto costa il latte: espressione per dire... quanto costa vivere! (E non nel senso di fare la spesa). È sempre attraverso le cose più quotidiane che noi cerchiamo di comprenderci. Comprendere questo mistero che è l'uomo, l'abisso del suo cuore, tentando di conoscere anche il mondo in cui ci troviamo a vivere. Non abbiamo bisogno di macchine e tecnologie che aumentino l'efficienza e la produttività. Siamo di quelli che hanno ancora bisogno degli altri e davvero non si può accettare di interagire con l'automatismo. E non basta nemmeno pensare alla mente geniale che ha pensato quel sofisticato meccanismo. Non basta per conoscere l'uomo. Occorre ritornare al cuore.

Data :10 Febbraio 2021
Parlano solo i numeri… e a conti fatti?

Parlano solo i numeri… e a conti fatti?

Questa di oggi - preciso subito - non sarebbe proprio una riflessione a commento del Vangelo. Piuttosto un pensiero a margine di cose che accadono nel corso di una giornata. Spero tuttavia possa contribuire a questo nostro umano vivere. E siccome al Vangelo importa molto la nostra umanità, mi dico che anche queste considerazioni, per un verso così scontate, potrebbero essere urgenti. Di questi tempi non abbiamo altro che questo potere: farci accoglienti con la parola. Il fatto è che ci siamo convinti che di questi convenevoli non ci sia più bisogno, mentre non molto tempo fa stavano alla base di solidi rapporti di stima, di rispetto, di amicizia, di solidarietà. Se l'uomo non parla più al suo simile, e parlano solo i numeri, a conti fatti che succede? Molti si chiedono dove si originano queste crisi dell'umano.

Data :9 Febbraio 2021
Un lembo di terra ove sbarcare. Un lembo di umanità da toccare.

Un lembo di terra ove sbarcare. Un lembo di umanità da toccare.

Giungere all'altra riva, approdare, sbarcare, toccare terra: sinonimi che danno sicurezza dopo la navigazione. Chi a terra invece non trova pace e soffre tristemente la malattia, desidera toccare anche solo l'orlo di un mantello. Lì, sull'orlo delle nostre crisi di disperazione, sulle frange di un'esistenza umana che pare davvero sfilacciarsi, c'è un punto di incontro, un contatto... Pagani come siamo, con tutti i nostri rigurgiti di gesti religiosi posticci e feticci, a caccia di qualsiasi cosa che possa farci sentire che siamo entrati a contatto con il divino, ci basta sapere che c'è un mantello da poter toccare.

Data :8 Febbraio 2021
Andiamocene altrove (nuove strade cercasi)

Andiamocene altrove (nuove strade cercasi)

C'era una volta il tempo in cui le strade si aprivano a piedi. Le persone attraversavano un campo, un terreno per unire un  luogo ad un altro. Giorno dopo giorno. E così tutti i giorni. Passo dopo passo. E così si aprivano vie... di comunicazione. Per l'incontro. Per la cura. Ci sono pratiche umanissime che sono in via d'estinzione. Altre che non abbiamo nemmeno provato a percorrere giudicandole inutili, poco redditizie. A noi, oggi, basta vederci «fuori dal letto» per dire che fortunatamente stiamo bene, senza però curarci di altro. La salute non è solo essere fuori dal letto...

Data :7 Febbraio 2021
Cosa si cerca, quando si da?

Cosa si cerca, quando si da?

La terra non è che il nostro luogo di transito. Qui è il nostro passaggio. Qualcuno - fortunatamente - ci ha visti con il passo stanco e la valigia pesante. Sembriamo perfino vuoti, senza organi vitali. Incapaci di assimilare, di digerire cose pesanti. Incapaci di generare vita nuova, sebbene non manchiamo di fare qualcosa. Curiosamente rimaniamo comunque in piedi, convinti pure di star bene. Si può vivere con delle parti mancanti di noi stessi? A vivere davvero si perde sempre un po' di sé: qualcuno ne risulta arricchito, altri si sentono mancanti... Cosa si cerca, quando si dà? Quando si chiede, quanto si dà? Quando si ama davvero?

Data :6 Febbraio 2021
In attesa del ritorno…

In attesa del ritorno…

Il contenuto di questo libro che si chiama Vangelo è altamente "pericoloso". Intendiamoci bene: non sto dicendo che dobbiamo tornare a metterlo sullo scaffale. Al contrario: è piuttosto un incentivo a proseguire. Onde evitare di trovarci nei panni stessi di Erode il quale restava molto perplesso, tuttavia ascoltava volentieri. Ci piace ascoltare ma rischiamo di non muovere i passi. La Vita sta intrappolata tra seduzioni e morte. Il Vangelo e l'Eucarestia, suggeriscono che se veramente vogliamo celebrare la Vita, dovremmo tutto disporre a che questa sia un dono. Ti racconto il fatto della tazza e dell'asciugamani...

Data :5 Febbraio 2021
Guarda dove metti i piedi

Guarda dove metti i piedi

Gli gridarono in faccia la domanda latente nel cuore dell'uomo: «Che cosa se venuto a fare qui? Sei venuto a rovinarci?». A prendere o a portare? A sottrarre o ad aggiungere? Di riflesso li inviò... e guardando dove mettevano i piedi, potessero sempre ricordarsi che erano figli. E quindi fratelli, già che andavano due a due. Mi domando: come saranno i discepoli di Gesù dopo questo tempo di crisi? Come andremo nel mondo? Torneremo ad aprire il nostro cuore, le nostre case, le nostre chiese, le nostre parrocchie? Sapremo di nuovo sentire prepotente questa necessità evangelica?

Data :4 Febbraio 2021
… specchio dell’incredulità

… specchio dell’incredulità

Se fin da piccolo fosse stato un "bambino prodigio" sarebbe stata tutt'altra cosa! Se fosse stato il piccolo genio di una qualunque disciplina, lo avrebbero tenuto d'occhio e, quando se ne sarebbe andato per il mondo - vuoi mettere! -  si sarebbero vantati di essere suoi compaesani. Il limite per l'altro siamo noi. Non un confine, non una frontiera. Piuttosto la nostra incredulità che si fa disprezzo di qualcosa che può giungere a noi per altre strade, in altri modi, più semplici di quanto ci attendiamo. Trovate voi che di questi tempi di prodigi non ne accadono, dunque? Quello che poteva essere fonte di un sano stupore s'è presto trasformato in scandalo e disprezzo. Forse c'è da mettere in discussione la nostra incredulità, il nostro atteggiamento davanti alle novità, alle sorprese, alle cose inattese...

Data :3 Febbraio 2021
Ipapante! Veniamoci incontro!

Ipapante! Veniamoci incontro!

«Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Evangelico rompicapo! Col passare dei giorni, la nostra esistenza, sotto colpi di prove e batoste, forse anche a causa della nostra durezza di cuore e dei mali che ci infliggiamo, si infittisce di buio. Si spegne la luce degli occhi. «Venirsi incontro» è espressione (ri)conciliante, di accordi trovati, di passi fatti verso l'altro. Venirsi incontro è condividere Luce e Pane per l'esistenza. Siano sempre radiosi, luminosi e belli i vostri incontri.

Data :2 Febbraio 2021
Nickname, pseudonimi e marionette

Nickname, pseudonimi e marionette

La costruzione dell'identità personale - leggevo - risulterebbe oggi più difficile proprio a causa di diversi ruoli, di diversi luoghi in cui viviamo. Il mondo virtuale poi è lo spazio dilatato in cui devi esserci... Senza offesa per le vere marionette e per chi ne tira i fili, quanto siamo tirati di qua e di là oggi? E quant'è difficile pensare con la propria testa, muoversi secondo quello che il proprio cuore ci suggerisce? E ancora, siamo sicuri che la mia testa, il mio cuore, la mia coscienza mi assicurino i passi giusti, le buone scelte? Suggerisco una preghiera "tascabile": «Manda la tua verità e la tua luce. Siano esse a guidarmi» (Salmo 42,3)

Data :1 Febbraio 2021
Nella rovina, un nuovo inizio

Nella rovina, un nuovo inizio

Per la più parte del tempo insegnava, convinto com'era che l'uomo ha bisogno di aprirsi a qualcosa di cui sente nostalgia. Come una pergamena vergine che attende che l'inchiostro gli faccia un segno. E l'insegnamento rimase scritto. Come la terra quando attende il seme, poi la pioggia ed il sole. L'uomo, a ben guardarlo, è questa nostalgia di segni che incidono, nostalgia di incontri che insegnano e cambiano l'esistenza. La santità di Dio - ora è già svelata - risiede nell'incontro con l'uomo e non più nella separazione. E se Gesù è percepito come il "guastafeste", la vera domanda sarebbe: ma che festa stavamo preparando? 

Data :31 Gennaio 2021
Attraversare la notte… per non perdere il giorno

Attraversare la notte… per non perdere il giorno

Con quel suo dormire a poppa, il Maestro stava insegnando la fiducia, la fede. Ed egli ne era l'illustrazione più evidente. Occorre equipaggiarsi di fede per certe attraversate, sembra dire. Terrore e paura di non farcela si palesano sempre nella testa e nel cuore di ogni uomo prima ancora della speranza di approdare. Occorre equipaggiarsi di fede per certe attraversate, dunque. Occorre una certa fiducia per passare da queste parti e rimare umani.

Data :30 Gennaio 2021

@