Ogni nome… una storia

Ogni nome… una storia

Io non saprei ricostruire il mio albero genealogico. Non mi spingerei più in là dei bisnonni o dei trisavoli. Ma ci vuole poco ad intuire quale apparato di radici si nasconde sotto di noi. E se dovessimo seguire le nostre stesse radici, saremmo di certo sorpresi per il viaggio che dovremmo fare. Leggi il Vangelo di oggi con grande venerazione per ogni nome che pronunci. Sappi che dietro ogni nome c'è una storia, un modo particolare con cui Dio s'è fatto presente per ciascuno di essi. Uomini, donne, perfino stranieri tra gli antenati di Gesù. E non si cerchi neppure di ripulire questa storia sacra da nomi che potrebbero renderla meno preziosa.

Data :17 Dicembre 2020
Quel forte dubbio

Quel forte dubbio

Provate ad immaginarvelo - Giovanni il Battista - in carcere. Con la mano fuori dallo spioncino della cella come a mendicare una risposta o, forse, per consegnare ai suoi discepoli una domanda da portare. Forte era Colui che si attendeva. Forte doveva essere la voce. Forte la conversione. Giovanni neppure in carcere rimase in silenzio: si fece voce di tutte quelle domande che gli uomini vorrebbero rivolgere al Cristo. Oggi come allora, sei proprio Tu Colui che dobbiamo attendere? Il forte dubbio lo assalì quando i suoi discepoli informarono dei fatti: i segni che Gesù stava dando di sé non comprovavano le parole di Giovanni. Spesso anche noi, come Giovanni, siamo presi dal dubbio circa l'efficacia di metodi evangelici.

Data :16 Dicembre 2020
Oggi va’!

Oggi va’!

Perché ascoltare la Parola di Dio? Hai mai provato a chiedertelo seriamente? È un comando che Dio stesso ci ha dato - potremmo rispondere - ed è pure il primo. Certamente. E se cominciamo già a disobbedire al primo, figuriamoci ai seguenti. Ma potremmo allora chiederci: come mai il primo dei comandi è l'ascolto della Parola di Dio? Forse per avere una voce in più nel cuore quando si deve decidere ciò che si può decidere da sé?  La parola di Dio non compie per noi ciò che spetta esattamente all'uomo, cioè il rispondere.

Data :15 Dicembre 2020
Tra passaggi e immersioni… l’uomo viene alla Luce

Tra passaggi e immersioni… l’uomo viene alla Luce

Sono queste le due parole decisive per chi crede: Pasqua e Battesimo. Pasqua è passaggio. Battesimo è immersione. Così diventa decisivo per un credente sapersi immergere e passare oltre. A breve arriveranno quelli delle previsioni, quelli dei pronostici per l'anno nuovo. Arriveranno pure quelli che rivisitano tutto quanto è accaduto in questo tempo. Semplicemente preferisco realizzare la mia esistenza alla luce di quelle due parole: passaggio e immersione.

Data :14 Dicembre 2020
No ci resta che… rallegrarci

No ci resta che… rallegrarci

Perfino la gioia si incarna, si fa vedere e si esprime in mille salti di gioia incontenibile, in cento strilli euforici, o perfino in una bocca aperta piena di stupore. Dove? Nelle case dove ci sono bambini e in quelle di chi, pur solo, riesce a pensare a questo segno prodigioso. È qualcosa che immediatamente si diffonde negli adulti quando scoprono quanta gioia c'è nel donare piuttosto che nel ricevere. La gioia non è un'accessorio che decidiamo di indossare oppure no. La gioia è distintivo da cristiani, eppure così a stento ci lasciamo riconoscere per questo segno.

Data :13 Dicembre 2020
Siamo agli sgoccioli?

Siamo agli sgoccioli?

Un uomo venne mandato da Dio a chiudere i rubinetti del cielo. Ci fu una grande siccità ed una conseguente carestia. Ma perché? Un segno che potesse risvegliare la sete e orientare il cuore di quegli uomini verso il cielo che tanto e da molto tempo ormai s'era fatto vicino. Una volta di più, s'erano dimenticati di Dio. Elia fu assunto in cielo su un carro di fuoco. Per il fatto che non fu visto morire, qualcuno ancora ne attende seriamente il ritorno. Verrà a ricondurre il cuore dei padri verso i figli... Siamo dunque agli sgoccioli?

Data :12 Dicembre 2020
Tonalità e accordiTonalità e accordi

Tonalità e accordi

Ogni mattino, al risveglio, possiamo decidere quale tono dare alla nostra giornata e a quale ritmo muovere i nostri passi. Certo, un po' dipende da come s'è dormito. Può succedere subito di iniziare ad ascoltare i dolori e gli scricchiolii di quella cassa di risonanza che è il corpo. La somma di queste piccole o grandi decisioni quotidiane, l'ascolto che dedichiamo alla vita, darà ragione di noi e ci farà stare al mondo con un certo stile. Come un compositore che decide anzitutto la tonalità di un brano musicale che si appresta a comporre: maggiore o minore? Che musica dunque sta suonando in questi giorni, in questo tempo? Quale composizione stiamo eseguendo? Dovremmo saperlo, potremmo deciderlo ora... prima che arrivino gli angeli nella notte di Natale a cantare sopra la capanna e ci trovino impreparati, incapaci di unire alle loro le nostre voci. 

Data :11 Dicembre 2020
Piccolezza grande

Piccolezza grande

Potenti che vengono rovesciati dai troni e umili che vengono innalzati, ultimi che saranno primi, ricchi che si trovano con le tasche vuote e un uomo che vende tutto per comprare il campo in cui è nascosto un tesoro, piccoli che sono grandi... il servo che diventa Signore. È il paradossale cammino secondo il Vangelo: un vero ribaltamento di prospettiva. E non è come cambiare la valuta di una moneta o trasformare chilometri in metri, e metri in centimetri. Seguire il Vangelo non è come fare un'equivalenza. Un Dio per l’uomo e degno di lui non può essere altro che colui che aiuta l’uomo a divenire più umano e che lo libera da quanto lo disumanizza.

Data :10 Dicembre 2020
Ricordatevi di quell’invito…

Ricordatevi di quell’invito…

Terminata l'opera della creazione, il settimo giorno il Creatore si riposò. Anche quel giorno fu benedetto e il riposo fu scritto su tavole di pietra insieme a tutti gli altri comandamenti. Storicamente, la salvezza si incarna attorno ad un crescente numero di oppressi. Ogni mattino, al risveglio, dopo che il corpo ha ritrovato le sue forze con il riposo della notte, siamo invitati ad ascoltare la voce del Signore senza indurire il cuore perché proprio questa chiusura alla Parola è causa di nuove fatiche. "Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi"

Data :9 Dicembre 2020
La rosa e la neve

La rosa e la neve

Si preparava a vivere con un artigiano di quelli che sanno fare un po' di tutto in paese. Ma non è la bellezza di umani manufatti ad interessare, quanto lo strumento che lei e lui diventeranno nelle mani di Dio. Un angelo le entrò in casa. Dentro. E non poteva essere che un angelo, per non contraddire la Parola di Dio che non fa violenza contro alcuno ma che sempre attende l'umano consenso. Davanti al mistero del Male, comparso come un loquace serpente tra i piedi, Dio non sa fare altro che rendere fecondi i grembi delle donne più umili o perfino sterili.

Data :8 Dicembre 2020
Il nocciolo della questione

Il nocciolo della questione

L'immagine appare fuorviante. Non è stagione di questi frutti. Ma veniamo al nocciolo della questione: il pescatore di uomini che è venuto a salvare ciò che era perduto. La vita prende così un altro sapore, un'altra postura. Colui che vide i cieli aprirsi per sé, ora vede un tetto scoperchiarsi. Quell'uomo calato al cuore del suo insegnamento diventa occasione per dare corpo al suo insegnamento e senso alla sua presenza in mezzo a noi. La nostra esistenza ha un altro centro attorno al quale può costruirsi, un nocciolo di fede attorno al quale la polpa è già frutto buono.

Data :7 Dicembre 2020
Da dove cominciamo?

Da dove cominciamo?

Quando ci si trova a dover iniziare qualcosa, qualcosa di concreto, spesso la domanda è proprio questa: da dove si comincia? Anche un foglio bianco sta davanti a chi scrive come fosse, lui stesso, questa domanda. Una tela sta davanti ad un pittore che attende l'ispirazione; uno spartito sta davanti a chi compone; gli ingredienti stanno sul tavolo di casa quando devi preparare un cibo... da dove cominciare? Al netto di tutte le volte che ci siamo posti questa domanda molto pratica se volete, di fondo resta proprio la questione degli inizi... da dove inizia la nostra esistenza?  Nell'odierna Babele di lingue confuse che ancora faticano a comprendersi, credo urgente trovare e disporre uno spazio di deserto nelle nostre case, nel segreto della propria stanza. In sé. L'uscire da sé, dal questo deserto, saranno incontri più umani e il parlarci potrebbe davvero risultare un dialogo, quel "due" che fa "uno". 

Data :6 Dicembre 2020

@