Vivace nel fare… ma ascolta per vivere

Vivace nel fare… ma ascolta per vivere

La casa non riesco ad immaginarmela grande. Una piccola casa: perfino gli alberi la sovrastano. Storie minuscole le nostre. Nel panorama globale cosa vuoi che sia quella casa? Eppure così decisiva per il cuore! In quella casa, l'ospite si farà ospitale ed offrirà lui stesso una parola che ne vale tre...

Data :6 Ottobre 2020
Scavalcare l’imbarazzante ostacolo o donare la vita (eterna)?

Scavalcare l’imbarazzante ostacolo o donare la vita (eterna)?

Non è detto che io sappia aprire il buon cassetto della memoria ed estrarre la legge giusta al momento giusto. E se poi apro il cassettino e trovo dentro due leggi che sembrano contraddirsi una con l'altra? Cosa faccio? Per di più, c'è una vita che va letta ed interpretata. "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete..." aveva appena detto Gesù. Eccoli dunque gli occhi beati che vedono ciò che occorre vedere. Sono gli occhi del Samaritano.

Data :5 Ottobre 2020
Non fare quanto l’amore ferito vorrebbe…

Non fare quanto l’amore ferito vorrebbe…

Giorno doppiamente bello: è domenica, Pasqua della settimana ed è la Pasqua del mio amico Francesco, quello di Assisi. Si canta l'amore per la vigna. Si canta la divina passione assieme a quella di tutti gli appassionati del regno di Dio. Si chiede pazienza a Colui che pianta vigne e che noi siamo sempre pronti ad accusare di averci piantato in asso.

Data :4 Ottobre 2020
Felici sì… ma per cosa?

Felici sì… ma per cosa?

Fuori è ancora buio e soffia, da ieri sera, un vento incredibile. Mette una certa inquietudine, anche stando in casa. Dovremmo quindi starcene qui tranquilli, sapendo che il Signore non è in questo vento? Dovremo dunque attendere il sussurro di una brezza leggera... qualcosa di più piccolo, di meno vigoroso, di meno potente, di più esile. La gioia euforica dei settantadue pare già nulla a confronto di quella più discreta ma profonda che Gesù stesso prova nello Spirito santo. C'è una contemporaneità tra persone che si rallegrano, ma diversa è la ragione di quella gioia. Quale sarà la nostra?

Data :3 Ottobre 2020
È il cielo che regge la terra

È il cielo che regge la terra

Sopra ogni bambino che viene alla luce, genitori e nonni non smettono di invocare "angioletti" a protezione di quel figlio.  E le prime preghiere? Una vera letteratura, con tanto di rima o  filastrocca, perché il bambino le possa presto imparare e ripetere. Sarebbe anche bello raccoglierle, ricordarne alcune... magari, postatele qui a commento.

Data :2 Ottobre 2020
72 catalizzatori di pace

72 catalizzatori di pace

Non lo ferma l'insuccesso dei Dodici incapaci di guarire un ragazzo epilettico. Non lo ferma neppure il rifiuto dei samaritani. Continua il cammino verso Gerusalemme, la città nella quale sarà lui stesso agnello in mezzo ai lupi. Li fece catalizzatori di pace, persone capaci di accelerare e favorire quel processo di riconciliazione che avrà sulla croce il suo compimento. L'accoglienza -richiesta e ricevuta - sarà la misura della pace, il livello di civiltà di un popolo.

Data :1 Ottobre 2020
Nell’era dei cuscini ergonomici… à la belle étoile

Nell’era dei cuscini ergonomici… à la belle étoile

Mi pare di sentirlo: "Mamma - chiese il fanciullo - dove sono nato io?". Chissà se sua madre ebbe il coraggio di spiegargli che già per la sua prima notte non c'era posto per lui!  Sta di fatto che il rifiuto samaritano non gli fu novità: temo che dovette presto abituarsi a dormire à la belle étoile... Meno di una volpe e meno di un passero. Meno degli uccelli del cielo che presso gli altari del Signore nel Tempio aveva diritto di farsi un nido. Anche le volpi oggi fanno tenerezza. Ancor più tenerezza e compassione dovrebbe farci l'uomo rifiutato, colui che non riceve accoglienza. La vita dell'uomo è dunque ancor più precaria di quella degli uccelli e delle volpi: dipende essenzialmente dall'accoglienza che le si riserva.

Data :30 Settembre 2020
Il cielo è aperto

Il cielo è aperto

Non ci vuole fede per comprendere il profondo legame tra terra e cielo, ma è comunque sempre l'uomo a chiudersi a questa rivelazione, quasi a dire che i due piani sono separati, che non ci sarebbe connessione alcuna. "L'ordine conduce a Dio" si diceva una volta. Ed era perfino l'invito a fare ordine tra le proprie cose. Se è meglio procedere con ordine, anche solo in ordine alfabetico, se c'è perfino una gerarchia angelica; se c'è una scala di valori è proprio perché la vita sia meglio amata e servita. Messaggeri dunque. Portatori delle notizie più belle per noi uomini. Servi di un Dio che non si lascia rinchiudere nei cieli più santi ma che apre cammini e strade sulla terra degli uomini.

Data :29 Settembre 2020
Quel giorno che Gesù fece il presepe… ma era quasi Pasqua

Quel giorno che Gesù fece il presepe… ma era quasi Pasqua

Il male trascina ciò che trova sulla sua strada, come un ondata di piena e non è sempre facile resistere alla corrente. Non sono convinto che a causa del male si possa migliorare. Avremmo solo da andargli incontro per essere migliori. Ma l'uomo invece fugge il male, si sente come inseguito, perseguitato, a volte come posseduto. Quel giorno, ormai vicini i giorni della sua Pasqua, Gesù decise di rifare il presepio. Quel bambino è Gesù stesso: qualcuno che ha bisogno di essere accolto mentre gli uomini altro non fanno che rifiutarlo, respingerlo, fino a toglierlo di mezzo. 

Data :28 Settembre 2020
“Non ne ho voglia!”… e poi: Grazia Ricevuta

“Non ne ho voglia!”… e poi: Grazia Ricevuta

Mi pare di sentirli quei due figli. E quando il Vangelo parla di figli è proprio il modo più semplice per dire che nessuno si deve sentire escluso dal racconto, già che a questo mondo veniamo come figli.  Siamo nel Tempio di Gerusalemme, testimonianza monumentale di una religione gestita da figli che dicono e non fanno. Stare alla presenza di Dio, stare nella casa del Padre, per Gesù non fu mai una questione di immobilismo, di rigidità, di intransigenza, di intolleranza. Stare alla presenza di Dio per Gesù fu sentire la voce del Vento, una presenza interiore dello Spirito, un moto dell'animo, un desiderio di conversione, di cambiamento, quella voglia di ricominciare nuovamente.

Data :27 Settembre 2020
Repetita iuvant… se non c’è peggior sordo!

Repetita iuvant… se non c’è peggior sordo!

Il dramma si consuma spesso nell'incapacità di capire le parole. È sempre opportuno tener ben presente che la fede nasce dall'ascolto... Capirsi e farsi capire, spiegare e spiegarsi non è mai semplice. Parlare, scrivere... e vivere è sempre un consegnarsi... Consegnare è il verbo della vita, della custodia e della cura: è l'azione di Dio in favore degli uomini. Noi esseri umani, increduli e perversi, ne abbiamo fatto il verbo del distruggere, dell'uccidere, del togliere di mezzo.

Data :26 Settembre 2020
Sacrosanto dovere della Vita: risorgere

Sacrosanto dovere della Vita: risorgere

La preghiera, in fondo, toglie proprio dall'illusione e cerca la forza per accettare se stessi e la realtà, spesso dura, in cui siamo chiamati a muoverci, a camminare. Non ci vuole un genio per capire che l'esistenza umana è come una prova... ma ci servono le parole di Gesù, il Cristo di Dio e il Figlio dell'uomo, per istruirci anche sulla necessità di risorgere. Per queste Sue parole, i discepoli dovranno sapere che ad ogni punto preciso di morte e di sofferenza, c'è un'altro punto sacrosanto: dover risorgere. 

Data :25 Settembre 2020

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