Quando Dio dettò ordini e istruzioni precisi su come doveva essere costruito il Tempio, ebbe l'intuizione di prevedere un cortile speciale, il più grande e il più esterno chiamato "cortile dei gentili".
Come a dire che la preghiera è un diritto universale prima ancora che un dovere che per molti serve solo ad identificare e far appartenere.
Non è più Tempio l'uomo quando pensa a se stesso. È solo una spelonca di ladri, un luogo profanato da chi riesce ad entrare in questo spazio che siamo noi per fare illudere questa creatura di essere il sovrano capriccioso di tutti i suoi desideri.
Non vogliamo conoscere il limite e nel potere del denaro pensiamo di esprimere il massimo dei nostri poteri; la nostra capacità di acquisto sembra parlare delle nostre possibilità. Noi che siamo sempre pronti a lamentare privazioni, non ricordiamo quante volte noi stessi siamo un limite, un confine...
Non è un problema di luoghi di culto. È il nuovo culto dell'uomo ad essere problematico.