Proporzioni evangeliche

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Data :27 Settembre 2021

Da tempo stava cercando di condividere con i suoi discepoli quello che sarebbe stato l’esito del suo cammino sulla terra: un esito umanamente infelice perché quella sofferenza che avrebbe provato gli sarebbe venuta proprio dagli uomini. Un esito pieno di speranza perché sarebbe risorto il terzo giorno. Ma a proposito di quel risorgere dai morti, nessuno osava chiedere qualcosa in più o che cosa potesse significare.

Siamo ai vertici dell’incomprensione tra il Maestro e i suoi discepoli che nemmeno riescono a cogliere quanto si stesse facendo drammatica la vicenda del Figlio dell’uomo. Continuavano a discutere tra loro su chi fosse il più grande. Guardavano nella direzione opposta. Puntavano in alto mentre Lui si incamminava in una via di estrema condivisione.

Nacque una discussione tra discepoli – dice Luca – e ancora ne nascono di queste discussioni come se la fede abbia a che fare con il protagonismo, la grandezza, la carriera o il successo. E per la carriera si arriva ad escludere, ad emarginare. Ecco allora il segno: prese un bambino, se lo mise vicino e cominciò a parlare di accoglienza dicendo chiaramente che accogliere un piccolo sarà esattamente come accogliere Lui e il Padre che lo ha mandato nel mondo. 

Presi, forse, da un certo senso di imbarazzo, i discepoli tentano di spostare l’accento su un’altra questione: l’esclusiva del bene. Mostrano così di non aver compreso nemmeno l’immagine della tenerezza che accoglie un bambino il quale non chiederà mai credenziali o presentazioni a chi gli andrà vicino per aiutarlo a vivere.

Fa’, o Signore,
che io mi comporti con gli altri
come tu hai fatto con me;
che io ami il mio prossimo,
che serva volentieri ognuno
con sincero disinteresse e,
come tu mi hai mostrato,
solo per amore.

Dal Vangelo secondo Luca (9,46-50)

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Padre mio, io mi abbandono a Te,
fa’ di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
e in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, Dio mio;
rimetto l’anima mia nelle tue mani
te la dono, Dio mio,
con tutto l’amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me un’esigenza d’amore
il darmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
poiché Tu sei il Padre mio.


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Piccoli Pensieri (4)

Suor Regina

Ho guardato un bambino mentre dormiva,ho pensato a Gesù che ha messo al centro proprio loro,così affidati e semplici e mi sono detta che ho ancora tanta strada per essere come un piccolo del Vangelo….

27 Settembre 2021
Dania

Dite: “È faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,
inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli”.

(Janusz Korczack, Quando ridiventerò bambino, Milano, Luni, 1996)

Sento tutta la fatica di continui abbassamenti e più passano gli anni e più questo lo sento, ma ancor più di quei difficili innalzamenti per incontrare la purezza della loro anima ed il mistero di Dio che li abita. Nonostante tutto trovo ancora oggi il mio lavoro stancamente meraviglioso perché mi parla di Dio e pensando ai “miei” piccoli penso ai piccoli del Vangelo, non solo bambini ma anche a quelli resi tali da difficili condizioni economiche e sociali, che di piccolo hanno solo quello perché l’anima è grande, Dio è grande anche in loro. Aiutami a farmi e restare piccola con chiunque perché solo così si vedono gli altri grandi ed ancor più si svela la grandezza di Dio in loro.

27 Settembre 2021
Giuse

Forse le discussioni, fra discepoli, che ci mancano sono quelle nelle quali si cerca di chiederci se siamo credibili e profetici nella nostra testimonianza personale ed ecclesiale.
Intendo per discussioni quelle in cui riusciamo ad ascoltarci vicendevolmente per tentare una correzione fraterna.
Pensarci e vivere come bambini, aperti al nuovo e all’altro/ Altro.

27 Settembre 2021
Gianna

La preghiera che segue il Vangelo è intensa e bellissima. Grazie

27 Settembre 2021

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