Se

VI domenica di Pasqua (A)

(At 8,5-8.14-17 / Sal 65 / 1Pt 3,15-18 / Gv 14,15-21)
LOUANGE À TOI, SEIGNEUR JÉSUS
(inno dalla liturgia francofona)

Lode a te, Signore Gesù,
l’umile cammino della tua venuta
guida i nostri passi fino alla salvezza.
Alleluia, alleluia, alleluia.

Louange à toi, Seigneur Jésus,
L’humble chemin de ta venue
Guide nos pas jusqu’au salut,
Alléluia, alléluia, alléluia.

La morte non ha potuto trattenere la sua preda,
L’inferno vinto si apre alla tua voce,
l’amore trionfa dalla croce;
Alleluia, alleluia, alleluia.

La mort n’a pu garder sa proie,
L’enfer vaincu s’ouvre à ta voix,
L’amour triomphe par la croix
Alléluia, alléluia, alléluia.

Ecco la tomba non più sigillata
e i suoi testimoni per annunciarla,
sono inviati nel mondo intero.
Alleluia, alleluia, alleluia.

Voici la tombe descellée,
Et ses témoins pour l’annoncer,
Sont envoyés au monde entier,
Alléluia, alléluia, alléluia.

Tu sei vivo, gloria al tuo nome!
Affretta il tempo in cui potremo
vivere senza fine nella tua casa. 
Alleluia, alleluia, alleluia

Tu es vivant, gloire à ton nom !
Hâte le temps où nous pourrons
Vivre sans fin dans ta maison,
Alléluia, alléluia, alléluia.

Dal Vangelo secondo Giovanni
(14,15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Dice un proverbio che con i «se» e con i «ma» la storia non si fa. Ma c’è un «se» che certamente può far cambiare la storia personale di ciascuno. Siamo le relazioni intessute, veniamo da legami che ci hanno generati. «Se mi amate…» non è un’obbligo. «Se mi amate…» è una proposta. «Se mi amate…» è un’opportunità.  

L’Amore deve aver un legame ancestrale con l’ascolto. Ascoltare è conoscere, comprendere in profondità. Comprendere in profondità è obbedire. Obbedire è osservare una parola ascoltata, rispettandola, onorandola, rendendola vera con la propria vita, con il proprio comportamento… facendola diventare carne. È così che anche il Dio invisibile può essere amato: se di Lui ne ascoltiamo la Parola e la osserviamo con tutta la nostra vita. 

Perché i popoli dovrebbero dire: «Dov’è il loro Dio?» recita un salmo (114,2). Forse perché sono troppe ancora le sofferenze e le tragedie nella storia, così tante da poter quasi alimentare questo umano sospetto che Dio abbia lasciato l’uomo orfano in questo mondo. Può così ancora capitare che qualche persona amica o un conoscente chieda conto della nostra fede, magari sorpresi di trovarci ancora abitati di speranza, felici di credere, convinti di quanto della fede abbiamo iniziato a comprendere. Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. (1Pt 15,3) A questo sembra alludere la lettera di Pietro. La speranza sembra proprio nascere da questo gesto di intima adorazione rivolto al Signore, Cristo che ha promesso d’essere presente in noi. 

Il tempo di Pasqua è un buon esercizio per rileggere la nostra vita, senza escludere quei sentimenti nocivi come quel sentirsi trascurarti o rigettati a cui si faceva allusione nella riflessione della scorsa domenica. A questi due sentimenti umani si può aggiungere la paura di restare orfani e il quadro delle umane paure sembra davvero completo. Non vi lascerò orfani… e Gesù prega il Padre perché tutti i suoi possano ricevere lo Spirito santo, quello spirito che il mondo non vede e non conosce.

Sapeva bene con chi stava parlando ed Egli stesso aveva piena coscienza d’essere pieno di Spirito santo. Le sue opere descritte nei Vangeli sono esattamente testimonianze di questo Spirito del Padre che agiva nel mondo per mezzo del Figlio. Quei discepoli potevano veramente rallegrarsi delle opere che vedevano compiere dal loro Maestro. Lo Spirito santo si rendeva presente proprio attraverso la vita umanissima di Gesù e così il Figlio manifestava la volontà del Padre e rendeva visibile quello Spirito che altrimenti non si sarebbe potuto vedere. Amando i suoi che erano nel mondo – fino a dare la vita per loro – intendeva rendere visibile lo Spirito con il quale Dio non lascia mai orfani i suoi figli. 

Non ci resta davvero che continuare, come Gesù, a pregare il Padre perché mandi sempre l’Altro Consolatore, quello Spirito santo che i nostri occhi – in virtù di quella fede che nasce sempre dall’ascolto delle parole del Vangelo – hanno imparato a vedere e agire presente nella nostra storia. 

Permettetemi un semplice racconto che spero possa essere un indizio in più alla ricerca di questa divina presenza nella nostra storia. Passeggiavo alcuni giorni fa in un parco proprio vicino a casa, il parco di Mon Repos. L’inverno non fa onore a questo luogo ma la primavera lo restituisce agli abitanti della città in tutto il suo rigoglioso splendore. Il verde dei suoi prati ha l’intensità dell’erba fresca, abbondantemente bagnata dalle piogge di questi giorni primaverili. Negli alberi tutte le sfumature e le tonalità del verde, del marrone, del rosso. Aiuole fiorite, siepi tagliata ad arte o aree lasciate alla vegetazione spontanea a beneficio di insetti ed api, un vero incanto. Tonalità di profumi tenui dialogano e fanno tutt’uno mentre si attraversa il parco. In una voliera ci sono pappagalli di ogni specie: il loro garrire – a volte prepotente, come di chi volesse attirare l’attenzione – si mescola al canto degli uccelli più piccoli presenti ovunque nel parco.

Ma ciò che maggiormente ha rapito la mia attenzione erano gruppi di persone, giovani e famiglie seduti sull’erba, a volte su tovaglie o coperte, intenti a fare pic-nic quasi improvvisati e a parlare amorevolmente. La mente fa il suo lavoro e pesca nel profondo immagini da dipinti dei più celebri impressionisti. Il cuore invece vede rivivere scene evangeliche di folle seduti sull’erba a gruppi di cinquanta, in quel deserto divenuto ora un giardino, un paradiso. Immerso in questo parco, ora quadro e ora pagina di Vangelo spettava a me adorare il Signore ancora presente in mezzo a noi. Se tutta quella gente intenta a far pic-nic nel parco conoscesse o meno il Signore, questo non m’è dato di saperlo. Ciò che io so e non posso nascondere a me stesso è questa netta percezione della Sua presenza, della sua compagnia, di Lui che dice ancora: voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

A che serve dunque ascoltare le Scritture? A che serve esprimere questo amore per Dio consacrando parte del nostro tempo a leggere il suo Vangelo? Certamente ad educare il nostro sguardo, per saperLo riconoscere vivo e operante dove l’uomo vive.

Per Cristo Signore nostro,
Tu, o Dio,
crei
e santifichi sempre,
fai vivere,
benedici
e doni al mondo ogni bene.

(dalla preghiera eucaristica I)


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Piccoli Pensieri (6)

Marisa

Grazie Signore, grazie per la tua Presenza discreta e forte, quotidano ristoro.
Vieni e guida il mio cuore sulla via della pace, sii luce alla mia intelligenza e consiglio nel dubbio e nello smarrimento.
Vieni in aiuto della mia debolezza. Signore, grazie.

16 Maggio 2023
Rosi

O Padre, non farci mai mancare e mandaci sempre “l’Altro Consolatore”, Spirito Santo o presenza Divina, che ci dia sostegno spirituale quando, non comprendiamo ciò che ci succede e non capiamo il senso di quello che ci capita nel nostro vivere. Donaci conforto nelle sfide della vita!

Grazie per l’analisi meditativa e la traduzione della profonda preghiera liturgica francofona.

15 Maggio 2023
Arianna

Nel corso della predica ascoltata ieri, il celebrante, in apertura, ha paragonato lo Spirito Santo ad una sorta di navigatore, come quelli per l’auto. L’uno fatto per indirizzarci lungo le strade del mondo, l’altro per mostrarci la via lungo le strade della vita. A lasciarsi guidare dallo Spirito, ispirati dalle scritture, è tanto più facile in effetti scorgere le meraviglie del creato e delle creature che lo abitano. Ha anche più senso allora il mantenere l’abitudine di meditare le scritture: per non perdere questa capacità di osservazione!

15 Maggio 2023
Maria Rosa

Grazie! È proprio così: ascoltare la Parola per affinare lo sguardo e vedere il Signore all’opera.

15 Maggio 2023
Suor Regina

Rendere ragione della Speranza che è in noi… con dolcezza e rispetto. (lettera di Pietro). Un programma di vita che diventa quotidiano quando ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo.
Abbiamo bisogno di questi testimoni più che di maestri.

14 Maggio 2023
Dania

Ci sono alcune frasi ed alcuni canti che misteriosamente ti entrano così tanto dentro che già solo il pensiero che non se ne andranno tanto facilmente dà grande consolazione e speranza…

“non temere piccolo gregge” e “io sarò con voi fino alla fine del mondo” sono tra quelle che più mi scaldano il cuore perché mi permettono di vedere e sentire Dio in me ed attorno a me, al di là di tutto: di me, dei miei limiti ed imperfezioni, delle storture o brutture del mondo.
Manifestati Signore come meglio credi e secondo la Tua volontà ma non smettere mai di farlo, di accrescere la nostra fede, di oltrepassare la nostra incredulità per poter vedere e sentire i segni vivi della Tua presenza tra noi, nelle piccole cose di ogni giorno e nell’amore che ci doniamo. Questo ci basta… perché sono i tratti più belli di un volto che forse un giorno avremo la grazia di contemplare.

Auguri di cuore a tutte le mamme, che hanno dato e continuano a dare amore!!

14 Maggio 2023

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