Un passo indietro

opere di Maurizio Bonfanti, particolari 

I domenica di Quaresima (C)

(Dt 26,4-10 / Sal 90 / Rm 10,8-13 / Lc 4,1-13)

Spiritus Jesu Christi, Spiritus caritatis
confirmet cor tuum.

Lo Spirito di Gesù Cristo, lo Spirito della carità
confermi il tuo cuore. 

Dal Vangelo secondo Luca (4,1-13)

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Che cos’è l’uomo? È la domanda nel cuore. È la domanda al cuore di questi giorni di guerra. Sono nove soltanto… ma sono già troppo pesanti sulla nostra storia. Troppo pesanti… dice la nostra coscienza alla nostra incoscienza. Che cos’è l’uomo?… e forse nemmeno più interessa la domanda su Dio. Andar dicendo di non sapere chi è Dio dopo aver conosciuto Gesù Cristo, mi sembra sempre più una scusa puerile; e interrogare il Cielo circa la sua apparente indifferenza mi pare ancor più un’attenuante alle nostre responsabilità. Che cos’è l’uomo perché te ne curi? Eppure te ne dai pensiero anche Tu ed è questo che di Te amo. Come io stesso me lo chiedo, anche Tu te lo chiedi… dai tempi dei tempi.

Il gesto religioso è un’offerta. Qualcosa che tolgo dal mio per metterlo davanti all’altare. E la prima professione di fede, la prima cosa che della Terra e del Cielo si possa udire, la prima cosa che dell’uomo e di Dio si possa dire è nelle parole della prima lettura di oggi. Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele.

Che siamo di passaggio ci vuol poco a comprenderlo; ma l’uomo – a guardarlo bene – desidera pure mettere radici, dire che qualcosa gli appartiene, soprattutto se ce lo si è procurato a fatica. Il provvisorio cozza con la fierezza, la debolezza è rivestita di potere. Pregare per chiedere la Pace chi non lo fa oggi? Chi non sta gridando al Signore? Anche a nome di chi è rimasto oppresso e umiliato in queste umane faccende. 

Se una cosa oggi è urgente per la Vita di tutti, per un negoziato, per una trattativa, per qualcosa per cui valga ancora la pena venirsi incontro, è esattamente fare un passo indietro. L’offerta portata da portare ai piedi dell’altare – come disse Mosè al popolo – è il passo indietro di chi vorrebbe solo possedere. Un passo indietro… come fece Gesù nel deserto, luogo che solo al primo tramonto – quando si è in pellegrinaggio in Terra santa – rivela un tutto il suo fascino ammaliante. Ma rimanere nel deserto è la vera esperienza spirituale. Quei  quaranta giorni nel deserto hanno il potere di rivelare, perfino al Figlio di Dio, tutte le umane contraddizioni, gli umani limiti e l’umana debolezza, dalla fame in poi. Davanti al tentatore Gesù fa un passo indietro e non gli va incontro nel gesto di chi adora. Davanti alla tentazione di trasformare le pietre in pane per togliersi la fame, si fa un passo indietro e non saranno le pietre a farsi pane ma Cristo stesso, la sera prima di morire in croce, fuori dalla città simbolo di tutti i poteri. 

C’è urgente bisogno di fare tutti un passo indietro… perché il tentatore è abile a spianare strade e a distruggere ciò che lo Spirito, con gemiti e lacrime, semina ancora e fa germogliare su una terra assetata di giustizia e di pace. In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo…

E tu dove vai,
là ormai non c’è che fumo e fiamme!
− Là ci sono quattro bambini d’altri,
vado a prenderli!

Ma come,
disabituarsi così d’improvviso
a se stessi?
al succedersi del giorno e della notte?
alle nevi dell’anno prossimo?
al rosso delle mele?
al rimpianto per l’amore,
che non basta mai?

Senza salutare, non salutata
in aiuto ai bambini corre, s’affanna,
guardate, li porta fuori tra le braccia,
nel fuoco quasi a metà sprofondata,
i capelli in un alone di fiamma.

E voleva comprare un biglietto,
andarsene via per un po’,
scrivere una lettera,
spalancare la finestra dopo la pioggia,
aprire un sentiero nel bosco,
stupirsi delle formiche,
guardare il lago
increspato dal vento.

Il minuto di silenzio per i morti
a volte dura fino a notte fonda.

Sono testimone oculare
del volo delle nubi e degli uccelli,
sento crescere l’erba
e so darle un nome,
ho decifrato milioni
di caratteri a stampa,
ho seguito con il telescopio
stelle bizzarre,
solo che nessuno finora
mi ha chiamato in aiuto
e se rimpiangessi
una foglia, un vestito, un verso −

Conosciamo noi stessi solo fin dove
siamo stati messi alla prova.
Ve lo dico
dal mio cuore sconosciuto.

(Wisława Szymborska)


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Piccoli Pensieri (4)

Carla

Due anni a combattere la pandemia, cercando di salvare vite, per poi vederle cancellate dalle bombe e comprendere che nessun virus può eguagliare la cattiveria umana.

7 Marzo 2022
Savina

Un passo indietro…
È mirabile il fatto che Gesù non ha usato la potenza di “Figlio di Dio” per affrontare l’Ostacolatore” quale è il demonio, ma lo ha messo all’angolo con l’arma che anche noi disponiamo ed è quella della Parola.
Dunque un passo indietro… ma non per debolezza.
E sul suo esempio quante cose si risolverebbero nelle nostre vicende umane.
Ci è stato dato un mondo e un vestito di carne che un giorno dovremo restituire e ci verrà chiesto conto di come li abbiamo usati.
Un passo indietro… perché le mie parole non feriscano le persone, perché i miei gesti non diano fastidio.
Un passo indietro, perché lascio spazio ad altri…
Possa così il Signore instillare questo modo di fare in tutte le persone con incarichi di responsabilità.

6 Marzo 2022
Arianna

Avremmo bisogno tutti, davvero, di ritirarci un poco nel deserto. Allontanarci dalle molteplici sollecitazioni della quotidianità per trovare uno spazio di ascolto dí sè, innanzitutto, attraverso cui giungere ad un piú coerente ascolto dell’altro. Uno spazio dove, ne sono sempre più convinta, possano trovare terreno opportuno nuove possibilità di coesistenza tra esseri umani e con la natura. Uno spazio dove composizioni belle e semplici e “sane”, come questa di Wislawa Szymborska, possano radicare vieppiù ed accomparci a scoprire come, oltre la già ben nota “banalità del male”, si possa scovare, appena lí accanto anche quel gran tesoro che è la “banalità del bene”.

6 Marzo 2022
Carla

L’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, ma quando se ne dimentica vive in balia di tentazioni che lo allontanano sempre più dal suo Creatore. Le tentazioni sono quei desideri che provengono dall’estero e che noi vorremmo fare nostre, sbagliando contro noi stessi e contro gli altri.

6 Marzo 2022

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